Gli appuntamenti più interessanti con l’arte moderna e contemporanea selezionati per i collezionisti.
Il 2022 volge alla fine e le principali case d’asta, nell’ultima tornata dell’anno, propongono cataloghi particolarmente ricchi nelle aste di arte moderna e contemporanea. Infatti, Il mercato dell’arte italiana del secondo dopoguerra è ai massimi storici con alcuni artisti italiani, come Alighiero Boetti e Lucio Fontana.
Il catalogo di Sotheby’s, nella seduta Modern Art del 23 novembre, punta sulla rarità dei lotti dedicati a Boetti, Gnoli e Lucio Fontana. Christie’s, invece, predilige la formula dell’asta online e dal 23 novembre al 5 dicembre offre una selezione ragionata di lotti provenienti da prestigiose collezioni europee affiancate a un gruppo dedicato all’arte italiana storica. Il catalogo online vede una sezione di 16 lavori tratti da Le Jeune Collection, già offerta in asta a Londra con grandissimi esiti e una parte intitolata Un Folle Amore: The Agrati Collection, tratta dalla prestigiosa collezione di Peppino Agrati.
Il Ponte, invece, nell’ultima seduta dell’anno che si svolge il prossimo 29 e 30 novembre, punta sulla varietà delle proposte che vanno dal Futurismo italiano agli anni Sessanta dell’arte italiana, accanto ad alcuni lotti di pregio dell’arte internazionale.
Aste di arte di fine anno: Modern Art da Sotheby’s Milan
Il catalogo di Sotheby’s per l’asta di Milano vede fra i suoi top lots una rarissima opera di Domenico Gnoli. Intitolata Il Canapè Bleu, datata 1964, è un’opera pienamente rappresentativa dello stile pittorico dell’artista romano che, rifacendosi al Quattrocento italiano e alla Metafisica, attraverso l’ingrandimento inusitato dell’oggetto, esprime una struggente solitudine.
Data la rarità delle opere di Gnoli che generalmente passano all’incanto, è certo che, a partire dalla stima compresa fra 1 e 1,5 milioni di euro, otterrà massima attenzione da parte dei collezionisti. Di Boetti, piuttosto che le Mappe e i richiestissimi arazzi, la casa d’asta propone una scultura dei pioneristici anni dell’Arte Povera esposta a Roma alla galleria Arco d’Alibert nel corso di tre storici giorni di performance.
Intitolata “Colonna” e composta di centrini di carta smerlata per incartare i dolci e un’anima di ferro dipinto, è un’opera in scala umana. Alighiero infilò in galleria i centrini uno dopo l’altro nella barra di ferro, coinvolgendo gli spettatori. In concomitanza con la mostra dedicata a Fontana da Hauser e Wirth a New York curata da Luca Massimo Barbero in corso fino al marzo prossimo, il catalogo propone alla vendita un nucleo interessante di opere del maestro italo-argentino.
Le Jeune Collection e Un Folle Amore, The Agrati collection
La 20th/2st Century: Milan Online Sale si apre con un “Mimetico” di Alighiero Boetti. Dopo il record segnato all’asta Thinking Italian dello scorso ottobre per 6.5 milioni, si tratta secondo le indicazioni offerte dalla casa d’asta “della prima opera importante presentata a un’asta europea dell’artista”. Datata 1965 e stimata tra 300mila e 500mila euro, certamente sarà oggetto di forte interesse.
La selezione di arte italiana storica vede in catalogo opere di artisti come Rotella, Dorazio, Perilli, Gnoli, Schifano, assieme ai maestri dell’Arte Povera Penone, Paolini, Calzolari, Kounellis. Di Piero Dorazio, per esempio, la casa d’asta presenta una splendida “Nel Verde”, opera del 1960 che stimata in una forbice fra 200mila e 300mila euro.
Nel comparto dell’arte moderna si segnala la presenza un’iconica Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico, accanto a uno splendido disegno del 1931 di Giorgio Morandi, delicato e soffuso per i toni matita su carta. Scorrendo il catalogo dei lotti della sezione Un Folle Amore: The Agrati Collection provenienti dalla leggendaria collezione degli Agrati, troviamo una ricca selezione di lavori, fra i quali alcuni multipli richiestissimi dal mercato, a firma di artisti di caratura internazionale come Frank Stella e Joseph Albers, che faranno sicuramente gola a molti collezionisti.
Aste di arte moderna e contemporanea: Il Ponte
Il Ponte, per la sua asta di fine anno dedicata al moderno e contemporaneo, propone un catalogo variegato, pieno di lotti di pregio. Su tutti la piccola “Combustione plastica” del 1961 di Alberto Burri, che pur essendo di dimensioni molto ridotte (32×31 cm), costituisce un lotto interessantissimo per datazione. Stimato tra 250mila e 350mila euro, sarà capace di attirare diverse scommesse.
Di Alighiero Boetti, superstar di queste aste di arte di fine anno, va al martelletto un’opera su carta dalla serie realizzata a penna a biro alla fine degli anni Settanta, intitolata “La metà e il doppio”, 1979. L’opera, fatta di due fogli uguali che compongono un lavoro unico, riprende il tema del doppio, in quegli anni molto caro ad Alighiero. Questo lotto, accompagnato dalla stima molto vantaggiosa compresa 100mila e 150mila euro, è destinata a fare un prezzo ben più alto.
Il catalogo vede anche un acquerello di Sam Francis, alfiere dell’Espressionismo Astratto americano, intitolato “Black, Blue and Yellow (Blue Gouache)”. Infine, il gioiello di Giacomo Balla, intitolato “Linea di velocità + luce” datato 1925 con colori particolarmente brillanti, ha una stima compresa fra i 150 e 200mila euro. Da non perdere.
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