SCC North America è nata nel 1999 negli Stati Uniti e potrebbe sembrare una casa automobilistica novellina. Eppure il produttore americano si presenta con tre hypercar da urlo il cui obiettivo è quello di essere le più potenti e veloci al mondo.
Non si sente parlare spesso di case automobilistiche americane, specialmente nel settore delle super sportive. Ecco perché la storia della SSC North America e il suo esordio nel mondo dei motori è sorprendente. Nasce appena prima del nuovo millennio sotto la direzione di Jerod Shelby, un piccolo imprenditore con una grande passioni per le auto veloci, da cui la casa prende il nome, Shelby Super Cars.
I veri risultati arrivarono al debutto della prima auto in serie della produzione statunitense. La SSC Tuatara, hypercar che si mise subito alla prova per ottenere il record mondiale di velocità, obiettivo raggiunto con successo nel 2021. Il titolo venne strappato negli anni successivi da nomi come Bugatti e Koenigsegg, ma la SSC è pronta a riprendersi la gloria con due modelli nuovi ancora più potenti, desiderosi di uscire in pista. SSC Striker e SSC Aggressor sono in arrivo.
SSC North America Tuatara, l’originale
La sua produzione è stata completata solo nel 2020, ma si è messa subito all’opera per raggiungere il suo obiettivo. Per farlo, la Tuatara vede installato un propulsore V8 da 6 litri che, se alimentato con etanolo E85, fa salire la potenza fino a 1.774 CV e una velocità dichiarata di 482 km/h. Tutta la carrozzeria e il telaio sono interamente costruiti in fibra di carbonio, con una piccola percentuale di alluminio, rendendo la vettura talmente leggera da prendere il volo. Gli interni donano il tocco finale. Nonostante l’aggressività del profilo esterno, sono calorosamente rivestiti in pelle e alcantara per accogliere il più prestigioso dei piloti.
La Tuatara ha tentato più volte di raggiungere il record mondiale di velocità: nel 2020, la leggenda narra che la vettura avesse raggiunto i 500 km/h di velocità, record che però non era omologato per entrare nel Guinness dei Primati, e che fu poi smentito dal produttore stesso che dichiarò dei rilevamenti falsati a causa di problemi di settario. Solo nel 2021 raggiunse una velocità di 455,3 km/h, che non fu certificato in quanto non si presentò nessun incaricato del Guinness. Ma questo non fermò la casa automobilistica dal dichiarare il mondo intero che la Tuatara era la macchina più veloce al mondo.
Hypercar da urlo: SSC Striker e SSC Aggressor, i nuovi arrivi
Figlie della stessa madre, entrambe riportano le sue sembianze. Mentre la Striker si concentra sulla perfezione aerodinamica, la Aggressor sarà potenza pura. La prima sarà prodotta in 100 esemplari, mentre la seconda solo in 10. Il prezzo è ancora un mistero, ma si può dedurre che costeranno più dell’originale, il cui prezzo è di 1,3 milioni di euro.
La Striker prende ispirazione dagli aerei da combattimento. Rispetto alla Tuatara standard triplica il carico aerodinamico creando una deportanza mai raggiunta, ottenuta grazie a un nuovo pacchetto aerodinamico che include un alettone posteriore attivo e un’ala fissa con stabilizzatori verticali. Il 55% del carico aerodinamico è distribuito sull’asse posteriore per garantire maggiore stabilità e tenere la macchina praticamente incollata a terra.
La Aggressor, a differenza della sorella, sarà omologata solo ed esclusivamente per uso sportivo. Sedili da corsa e cinture a cinque punti da competizione non lasciano niente al mistero. La Aggressor raggiungerà il record di velocità su pista, grazie anche a un aumento vertiginoso della potenza erogata dal V8. Si specula infatti su una potenza di 2.200 CV, cifra parecchio discutibile e utopica, ma non impossibile per la casa americana.
Immagini courtesy SCC North America
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