Già visti i “Big Five”, e ora? Queste avventure africane conducono dove pochi si sono spinti.
La parola “safari” significa “viaggio” in lingua swahili, ma nel tempo è diventata sinonimo di un tour in Land Cruiser tra leoni ed elefanti visti da binocoli o teleobiettivi. Non c’è nulla di male in questo, ma l’Africa è molto più vasta, selvaggia e sorprendente dei soli Big Five. Di seguito, cinque avventure africane, dalle fitte giungle del Congo ai musei del Benin, che conducono ben oltre la savana.
Avventure africane sulle tracce dei gorilla nel Bacino del Congo
I gorilla di montagna del Parco Nazionale dei Vulcani in Ruanda, epicentro del tracciamento dei gorilla in Africa, ricevono quasi 100 turisti al giorno che si aggirano nel loro territorio. Un’attività intensa, se paragonata a quella dei loro cugini leggermente più piccoli, i gorilla di pianura occidentali del Bacino del Congo, che incontrano meno di 250 visitatori all’anno. Il tour operator Cookson Adventures organizza spedizioni completamente su misura in questo angolo poco frequentato del continente, dove, sotto la guida di primatologi di fama mondiale, si ha l’occasione di incontrare da vicino queste creature elusive nel Parco Nazionale di Odzala, nel nord-est del Congo.
Con Kamba, una serie di lodge eco-chic immersi nella foresta pluviale, come base, si possono osservare anche elefanti della foresta, rari antilopi bongo e oltre 1000 specie di uccelli autoctoni. Se questo non è abbastanza selvaggio per l’avventura africana, si può salire a bordo di una barca lungo il fiume Sangha fino alla Riserva di Dzanga-Sangha, patrimonio Unesco nella Repubblica Centrafricana. Qui Cookson ha accesso privilegiato a nuovi gruppi di gorilla abituati alla presenza umana, agli elefanti della foresta del Dzanga Bai e a notti in campeggio con il popolo Ba’Aka, che vive nella giungla.
In elicottero attraverso il Madagascar
In Madagascar non si trovano leoni. Né si vedono zebre, elefanti o gli altri mammiferi onnipresenti in gran parte dell’Africa. Essendo una delle isole più grandi del mondo, questo mosaico di foreste pluviali, altipiani e formazioni rocciose surreali ha dato vita a un ecosistema unico, popolato da creature bizzarre, molte delle quali non esistono in nessun altro luogo sulla Terra. Il modo migliore per muoversi in questo Paese in gran parte non sviluppato è l’aereo, che consente di saltare da un lodge a un parco nazionale con facilità e osservare da vicino oltre 100 specie di lemuri, anfibi dai colori fluorescenti e insetti grandi quanto un pugno.
Questa avventura africana è un tour di 10 giorni in aereo privato proposto dallo specialista del Madagascar Natural World Safaris include tappe al Parco Nazionale di Andasibe, ricco di fauna selvatica e situato nella parte orientale del Madagascar, campeggio rustico sulle rive del fiume Mandrare e aperitivi al tramonto sotto i baobab alieni della Riserva Comunitaria di Ifotaka. L’avventura si conclude in una delle sontuose ville di Miavana, considerato uno dei migliori resort balneari di tutta l’Africa. Da qui una flotta di barche ed elicotteri è pronta a portare a picnic tra le irraggiungibili foreste rocciose di Tsingy. Oppure in safari subacquei per avvistare megattere, tartarughe marine e scogliere coralline incontaminate dai colori caleidoscopici.
Avventure Africane, navigare nell’Arcipelago di Lamu
Con le sue ville private con piscina e boutique che vendono caftani leggeri, Lamu, fulcro mondano della costa keniota, può talvolta sembrare una versione swahili di Notting Hill. Ma NaiSabah, un magnifico dhow omanita completamente ristrutturato e lanciato alla fine del 2023, rende facile allontanarsi dalla folla. Le tre cabine rivestite in legno e dotate di aria condizionata del vascello lungo 23 metri possono ospitare famiglie fino a otto persone, mentre il ponte superiore, arredato con manufatti locali e letti da giorno coperti di cuscini, offre ampio spazio per sessioni di yoga mattutine, pomeriggi pigri e cene a base di pesce appena pescato.
Gli itinerari delle avventure Africane (prenotabili tramite Ultimate Travel Company) variano in base alla stagione e possono spaziare da notti singole tra le foreste di mangrovie intorno all’isola di Lamu a spedizioni di una settimana che arrivano fino a Zanzibar o alle spiagge incontaminate vicino al confine con la Somalia. In ogni caso, le giornate si riempiono di immersioni con snorkeling, visite ai villaggi e aperitivi al gin tonic su spiagge remote ancora prive di impronte umane.
Un viaggio culturale in Benin
Dai nomadi Wodaabe con il volto dipinto del Ciad ai guerrieri Samburu del Kenya, le culture indigene africane sono tutt’altro che monocromatiche. Eppure, il Benin, una sottile striscia di Paese incastonata tra Nigeria e Togo sulla costa dell’Africa occidentale, potrebbe essere uno dei luoghi più colorati del continente. Deve gran parte della sua vivacità alla cultura Voudun, sviluppatasi qui durante l’apice del commercio degli schiavi nel XVI secolo. Nelle spedizioni attraverso il Benin (o nella regione dell’Africa occidentale più in generale), lo specialista in viaggi etnografici Last Places permette di approfondire i costumi caleidoscopici, i rituali ipnotici e il passato oscuro del Voudun.
Altre tappe possibili di queste avventure Africane includono le dimore portoghesi dai colori accesi di Porto-Novo, i Palazzi Reali di Abomey o i villaggi-fortezza del popolo Ditamari. Ma non è ancora il momento di ripartire: una serie di nuovi musei, come il Museo Internazionale della Memoria e della Schiavitù a Ouidah e il Museo di Arte Contemporanea di Cotonou, apriranno nei prossimi mesi e varrà sicuramente la pena aspettare.
Avventure Africane nella Skeleton Coast: la Namibia dall’alto
Quel che manca alla Skeleton Coast della Namibia in termini di acqua dolce, e dunque di grandi concentrazioni di fauna selvatica, viene ampiamente compensato da paesaggi che sembrano quasi extraterrestri. Il modo migliore per cogliere l’immensità di queste dune e formazioni rocciose è dall’alto, e gli esperti di Journeys by Design sanno come rendere possibile tutto ciò. Nei safari volanti su misura, si attraversano alcuni degli ambienti più ostili dell’Africa a bordo di piccoli aerei, a piedi e in 4×4, per comprendere da vicino perché i boscimani chiamano questa fetta di deserto arido “la Terra che Dio ha creato con rabbia”.
Le sistemazioni lungo il percorso sono semplici ma confortevoli (si pensi a strutture in tela e legno, docce a secchio e personale accogliente proveniente dalle comunità locali). Per chi desidera spostarsi tra i campi più esclusivi della Skeleton Coast, come l’Hoanib Skeleton Coast Camp di Wilderness o il più moderno Skeleton Coast Shipwreck Lodge, è possibile optare per un tour in elicottero privato.
Articolo di Robbreport.com
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