Selezionati dal direttore di sala di Enoteca Pinchiorri, 5 vini per le feste per conquistare gli ospiti con la loro eleganza e una beva straordinaria.
Sorprendere amici e parenti durante il cenone e il pranzo natalizio non è mai semplice. I wine lover sono alla ricerca di chicche sempre nuove, mentre i bevitori alle prime armi vogliono essere guidati attraverso un percorso del gusto. La voce esperta di Alessandro Tomberli, direttore di sala di Enoteca Pinchiorri a Firenze dal 1995 e sommelier dal 1998 – eletto il migliore d’Italia nel 2001 dalle Guide de L’Espresso e miglior sommelier Biwa, Best Italian Wine Awards, nel 2014 – consiglia cinque vini per le feste per fare un figurone e conquistare tutti gli ospiti fin dal primo sorso.
Tierra Madre 2019, Gonzales Bastìas
“Il Natale in Sudamerica, sulla spiaggia invece che accanto al camino acceso, un vino gioioso e fresco. Luminoso”. Nel sud del Cile, nella valle del Maule, a poca distanza da Santiago, si produce un vino unico da uve Semillon e Torontel, piantate negli anni Sessanta su terreni di sabbia e granito.
Le uve vengono lavorate con un’antica tecnica: pigiate manualmente con bastoni di bambù intrecciati e affinate in fusti di Raulì, un legno tipico cileno. Il bouquet di mandarino, scorza d’arancia e gelsomino introduce un sorso che equilibra dolcezza e acidità, regalando una sensazione avvolgente e calda al palato.
Vini per le feste: Poggio Al Crine Sauvignon 2018, Montauto
“Un vino Mediterraneo, per chi ama associare una data ad un luogo. Fascinoso”. Il Poggio al Crine nasce da uve sauvignon provenienti dai primi filari piantati 45 anni fa da nonno Enos, fondatore della cantina, sul crinale di Montauto a Manciano. Nel cuore della Maremma, questa azienda agricola si trova in un ambiente incontaminato, caratterizzato da terreni argillosi ricchi di minerali e quarzo, e dalla vicinanza al mare, che dista poco più di dieci chilometri, garantendo una brezza rinfrescante nei mesi più caldi.
Il vino si presenta con un colore giallo oro antico e offre un profilo aromatico complesso: note di scorze di agrumi disidratati, sentori tostati e sfumature di pasticceria e pasta di mandorle. Al palato colpisce per la grande sapidità, accompagnata da morbidezza e una persistenza che sembra infinita.
Poggio alle Nane 2019, Le Mortelle
“Un vino per pranzo, merenda o cena nelle lunghe maratone da tavola durante le feste, come si evince dalla sua origine…un vino da Bosco e da Riviera. Poliedrico”. In Maremma, vicino a Castiglione della Pescaia, la famiglia Antinori ha investito su terreni di sabbia e limo per creare il Poggio alle Nane, un blend di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Carmenere. Questi vitigni trovano qui un habitat ideale, grazie al sole generoso e al vento costante, in una terra ostica quanto affascinante.
Il vino si apre con profumi balsamici e speziati, arricchiti da richiami di macchia mediterranea ed elicriso. Al palato si rivela pieno e ricco, con tannini maturi e setosi che conferiscono una straordinaria eleganza.
Vini per le feste: Aftorizo 2018 Thymiopoulos Xinomavro
“Se il Natale arriva sempre lo stesso giorno, questo vino lo fa sembrare in un’altra stagione. Singolare”. Nel nord della Grecia, a Naussa, nel villaggio di Fytia, una vigna di oltre 60 anni a piede franco, su terreni di granito e scisto, dà vita al Xinomavro, un vitigno autoctono che, vinificato con maestria, non ha nulla da invidiare a Borgogna e Barolo.
Il colore richiama immediatamente questi grandi vini, mentre il naso svela, strato dopo strato, fiori, fragole, pomodorini e una fresca chiusura balsamica di salvia e rosmarino. In bocca è un concentrato di eleganza: acidità vibrante e tannini setosi accompagnano ogni sorso.
Buvoli Metodo Classico Tre, Opificio Del Pinot Nero
“Una bollicina suscita brio e allegria, questa aggiunge originalità e curiosità. Enigmatico”. A Gambugliano, sulle colline vicentine, Marco Buvoli si distingue come un autentico innovatore, dedicando la sua passione al Pinot Nero. Tra i suoi vini, il Metodo Classico Tre rappresenta una proposta giovane, con soli tre anni di affinamento sui lieviti, in contrasto con le lunghe maturazioni che solitamente predilige.
Questo spumante si distingue per la sua eleganza delicata. In bocca si presenta inizialmente timido, ma si espande con una cremosità avvolgente, offrendo tensione, acidità agrumata e una lieve nota amaricante.
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