La Sicilia è tra le più grandi regione vinicole d’Italia per superficie e produce alcuni vini straordinari.
Sebbene l’uva da vino venga coltivata in Sicilia sin dall’arrivo dei Fenici 2.800 anni fa, non è la prima regione italiana a venire in mente quando si parla di vino. Spesso trascurata da chi predilige Barolo, Brunello di Montalcino o Amarone, la Sicilia è in realtà tra le più grandi regioni vinicole d’Italia per estensione, oltre a essere la maggiore isola del Mar Mediterraneo. Terra di numerosi vitigni autoctoni la cui coltivazione risale a secoli, se non millenni fa, la Sicilia vanta 23 Doc (Denominazioni di Origine Controllata), compresa la vasta Sicilia Doc e una denominazione Docg. Con estati calde e inverni miti e piovosi, un clima mediterraneo e altitudini che spaziano dal livello del mare fino a quasi 3.300 metri, i vigneti siciliani sono ideali per la coltivazione di una vasta gamma di uve da vino.
7 vini rossi eccezionali da bere subito
Con l’interesse per i vini minerali provenienti da suoli vulcanici ai massimi storici, una delle zone più apprezzate del momento è l’Etna Doc, dove quasi 1.200 ettari di vigneti si estendono sulle pendici del più grande vulcano attivo d’Europa. Gli appassionati di vini rossi apprezzeranno varietà autoctone come Nero d’Avola, Nerello Mascalese e Perricone, oltre a quelle di origine francese come Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot. Ecco i rossi siciliani da apprezzare in questa stagione (e non solo).
Rossi siciliani: Planeta 2018 Didacus Cabernet Franc
Le uve Cabernet Franc destinate a questo vino straordinario provengono dal vigneto Piano del Sommacco a Sambuca di Sicilia, situato nel cuore della Menfi Doc. Dopo la vendemmia, vengono raffreddate in una sala a temperatura controllata per 24 ore e selezionate manualmente sul tavolo di cernita, diraspate e poi sottoposte a una seconda selezione manuale. La fermentazione avviene in botti di rovere di piccole e grandi dimensioni, con bâtonnage due volte alla settimana, seguita da 21 mesi di affinamento in legno prima dell’imbottigliamento. Nel calice, Didacus si presenta di un intenso colore porpora, con aromi di cacao, spezie indiane, prugna nera e mirtillo, tannini setosi e un profilo gustativo che richiama lampone rosso, amarena, spezie dolci da forno, mora e foglie di menta essiccate.
Donnafugata 2021 Mille e Una Notte Nero d’Avola
Giacomo e Gabriella Rallo fondarono Donnafugata nel 1983, ispirandosi al romanzo italiano Il Gattopardo, in cui una donna in fuga trova rifugio nella regione vitivinicola siciliana. Oggi Donnafugata possiede una storica cantina familiare a Marsala risalente al 1851. Una seconda cantina si trova sull’isola vulcanica di Pantelleria oltre a un’estensione di 270 ettari a Contessa Entellina. Mille e Una Notte è ottenuto da Nero d’Avola in purezza e deve il suo nome all’omonima opera. Il vino offre aromi di pepe nero appena macinato, lampone nero e menta, che introducono un sorso caratterizzato da tannini vellutati e note di liquirizia nera, prugna e un accenno di cacao in polvere nel finale.
Rossi siciliani: Regaleali 2018 Rosso del Conte Red Blend
I fratelli Tasca d’Almerita acquisirono la Tenuta Regaleali a Sclafani nel 1830 e, negli ultimi 194 anni, hanno portato avanti con continuità la tradizione agricola siciliana e l’impegno per la sostenibilità. Attualmente gestiscono quasi 600 ettari di terreni con suoli e altitudini differenti. La famiglia produce oltre 15 vini, ma il Regaleali Rosso del Conte rappresenta la loro etichetta di punta, dedicata alla nobiltà locale. Frutto di un blend composto dal 53% di Nero d’Avola e dal 47% di Perricone, questo vino sorprende con aromi di fragola, lampone nero e macchia mediterranea, accompagnati da tannini piacevolmente strutturati e da sapori di frutta nera e vaniglia, sostenuti da un elegante telaio di rovere tostato.
Feudo Montoni 2020 Vrucara Prephylloxera Nero d’Avola
La storia di Feudo Montoni risale al 1469 e, da allora, i diversi proprietari della tenuta si sono sempre dedicati alla coltivazione delle varietà autoctone siciliane. L’attuale titolare, Fabio Sireci, porta avanti la tradizione familiare curando 160 ettari di vigneti distribuiti tra i campi di grano locali e ha dedicato la propria carriera ai vini ottenuti da viti prefillossera. Le uve destinate a questo vino affascinante provengono da un unico vigneto chiamato Vrucara, dal nome dell’erba spontanea che cresce tra le viti pre fillossera di Nero d’Avola. Nel calice si presenta di un rosso cremisi, con profumi di prugna nera, ciliegia rossa e lampone nero. Al palato è pieno e corposo, con sapori di frutta rossa e nera matura arricchiti da note di erbe mediterranee essiccate.
Rossi siciliani: Firriato 2018 rosso Camelot
Firriato comprende sette tenute in Sicilia: Baglio Soria, Calamoni di Favignana, Cavanera Etnea, Borgo Guarini, Pianoro Cuddia, Dagala Borromeo e Giudeo. Ciascuna di esse produce vini unici in funzione del tipo di suolo, dell’altitudine e dell’esposizione solare. Blend di Cabernet Sauvignon e Merlot, il Rosso Camelot 2018 di Firriato è un vino di grande piacevolezza, di intenso colore rosso, che conquista con aromi di fragola, lampone rosso e cannella. Al palato è corposo, con tannini morbidi e avvolgenti, e offre note di mirtillo, menta e ciliegia nera.
Cusumano 2019 Sagana tenuta San Giacomo Nero D’avola
Le uve destinate a questo elegante Nero d’Avola provengono dalla Tenuta San Giacomo di Butera, coltivate in terreni bianchi e calcarei, noti come torrone bianco, a un’altitudine di circa 400 metri. Secondo il team enologico, questi suoli esaltano eleganza, equilibrio e maturità della vite di Nero d’Avola, donando al vino anche una spiccata capacità di invecchiamento. Nel calice si presenta di un colore granato e offre aromi di frutta rossa e nera matura arricchiti da erbe aromatiche essiccate, mentre al palato rivela note di lampone nero, ciliegia rossa e un accenno fresco di mentolo nel finale.
Rossi siciliani: Stemmari 2015 Hedonis riserva
Il nome Hedonis richiama il concetto greco della ricerca del piacere ed è prodotto con uve coltivate in due vigneti di Sambuca: uno con orientamento est-ovest e l’altro esposto direttamente a est, in modo da catturare la prima luce del sole. Con circa dieci anni di affinamento, questa annata attualmente in commercio ha raggiunto un’evoluzione elegante e armoniosa. Al naso si colgono aromi di lampone essiccato, mirtillo rosso, liquirizia nera e melograno, che conducono a un sorso in cui emergono tabacco, vaniglia e prugna nera, il tutto avvolto da un raffinato manto tannico setoso.
Articolo di Robbreport.com
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