Oltre a essere una delle ultime quattro al mondo, ha un palmares ricco di successi, ottenuti in gran parte dall’americano Sterling Edwards
La leggenda Ferrari ha avuto origine e si è consolidata nel mondo del motorsport. Gli anni ’50 furono cruciali nella storia delle competizioni del Cavallino. Con l’avvicinarsi della stagione del Gran Premio del 1949, la Rossa si trovò infatti a dover affrontare una nuova tendenza nella competizione: l’uso di motori sovralimentati di piccola cilindrata. Questi propulsori avevano dimostrato di avere successo, ma richiedevano una manutenzione costante.
Ferrari 340 MM, il successo del motore Lampredi
Gioacchino Colombo, l’ingegnere capo di Maranello, era favorevole a seguire questa tendenza, e suggerì una versione sovralimentata del suo collaudato V-12. Tuttavia, l’ingegnere junior Aurelio Lampredi aveva un’idea diversa e propose di impiegare un motore di grande cilindrata aspirato naturalmente. Elaborò i piani per un’architettura diversa, che utilizzava un blocco più lungo e più alto, una singola aspirazione e una doppia accensione. Con una cilindrata iniziale di 3,3 litri, questo motore ebbe grande successo nelle corse di Formula 1 e consentì a Lamprendi di essere promosso come ingegnere capo a 30 anni.
Quello stesso motore farà parte del ‘pacchetto’ della Ferrari 340 MM messa all’asta da RM Sotheby’s con un valore stimato che oscilla tra i 6 e gli 8 milioni di euro. In origine questo esemplare era di proprietà di uno dei più rinomati sportivi americani degli anni ’50, e indubbiamente questa 340 MM è l’auto che ha portato la Rossa a motore Lampredi all’attenzione del mercato statunitense.
Il numero di telaio 0350 AM è l’ultimo di dieci esemplari costruiti, e uno dei soli quattro rimanenti 340 MM Vignale Spider, una vettura gemella quasi identica a quella vincitrice della Mille Miglia del 1953. La Ferrari fu ordinata con la mediazione di Luigi Chinetti da Sterling Edwards, importante uomo d’affari californiano, aviatore e pilota di auto sportive, nonché uno dei fondatori delle gare su strada di Pebble Beach.
Seguendo la forma delle precedenti barchette, la spider Vignale presentava il caratteristico triplo oblò ovale del noto carrozziere sui parafanghi anteriori, prese d’aria di raffreddamento triangolari sui parafanghi posteriori, un rigonfiamento sul cofano, e fari circolari. L’accattivante carrozzeria era rifinita in una combinazione bicolore di blu scuro e bianco, presumibilmente in onore della nazionalità americana dell’acquirente.
Dal trionfo di Palm Springs alla Phil Hill Cup
Edwards portò l’auto a San Francisco e iniziò immediatamente a correre in una serie di eventi SCCA sulla costa occidentale. Il successo fu immediato, con la vittoria della 340 MM nella sua prima apparizione alla Stead Air Force Base di Reno, Nevada, nell’ottobre 1953. Seguirono i trionfi di Palm Springs nel febbraio 1954 e nella quinta edizione della Pebble Beach Road Races due mesi dopo. Dopo diversi cambi di proprietà, la Ferrari fu acquistata da McAfee da Tom Bamford della vicina Woodland Hills, che ridipinse la carrozzeria in rosso. L’uomo utilizzò la vettura per partecipare a diverse gare, finendo secondo assoluto e primo alle Los Angeles Sports Car Road Races a Hansen Dam nel giugno 1955.
Nel 2012 la Ferrari è stata acquistata dall’attuale proprietà e sottoposta a un ulteriore restauro, compresa la rifinitura in rosso, per essere presentata a Pebble Beach nell’agosto 2015 dove si è aggiudicata la Phil Hill Cup. Il telaio numero 0350 AM è dotato di quello che si ritiene essere il blocco motore originale del telaio 0032MT, ma è accompagnato anche dal motore originale Lampredi V-12 a blocco lungo, lo stesso propulsore che portò Sterling Edwards a tanti successi tra il 1953 e il 1954.
Le vittorie dei numeri pari
Questo esemplare costituisce l’opportunità per i collezionisti Ferrari di acquisire una V-12 Spider da 300 CV a un prezzo concorrenziale rispetto alle “sorelle” 375 Plus, 290 MM, 410 Sport e 335 Sport. È l’auto gemella dell’esemplare che ha ottenuto il successo alla Mille Miglia del 1953. Il significato storico della 0350AM è elevato in quanto è uno dei pochi esemplari di Ferrari che ha partecipato a tutti i più importanti eventi di corse e rally del mondo. Da precisare che nei primi 25 anni di vita come costruttore di automobili, la casa di Maranello ha fatto una chiara distinzione tra le auto da corsa e le vetture stradali, identificandole con uno specifico numero di telaio.
I numeri dispari erano riservati alle auto stradali o GT, mentre i pari erano assegnati alle auto da corsa costruite appositamente dalla Ferrari. I numeri pari erano usati su tutte le auto sportive della Scuderia e sulle auto da corsa private. Furono i modelli con i numeri pari a costruire le fondamenta della leggenda della Rossa sui circuiti di tutto il mondo nei primi anni ’50, ottenendo la vittoria nelle grandi competizioni del tempo. Le auto che presentano una numerazione pari sono molto più rare di quelle dispari, con un totale di circa 480 vetture da corsa costruite, rispetto alle oltre 8mila vetture numerate dispari realizzate nello stesso periodo.
1953 Ferrari 340 MM Spider by Vignale | Monaco 2022 | RM Sotheby’s (rmsothebys.com)
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