Lo spazio, avvolgente e riservato, si ispira all’esperienza autentica dei ‘bagni romani’
Per un’hotel realizzato all’interno di un edificio che in passato ospitava il Banco di Roma, c’era quasi da aspettarselo: la piscina della nuova Spa allestita all’interno dell’Helvetia & Bristol di Firenze è stata ricavata da quello che un tempo era il caveau dell’istituto di credito. Con una scelta che riporta alla memoria una delle scene più iconiche della serie Netflix La Casa di Carta, in cui un gruppo di rapinatori riempie d’acqua il caveau della Banca di Spagna per poter rubarne il contenuto, lo spazio che un tempo era deputato ad accogliere oro e titoli di credito diventa adesso una sorta di paradiso fuori dal tempo.
Accade all’Helvetia & Bristol, uno degli hotel più eleganti del centro storico di Firenze, con l’arrivo de ‘La SPA’, che rappresenta il più ampio ed esclusivo luxury retreat con 540 mq dedicati al benessere, a due passi da Palazzo Strozzi e dal Duomo. Uno spazio avvolgente e riservato, unico nel contesto cittadino, che si ispira all’esperienza autentica dei ‘bagni romani’: non a caso, scendendo nel piano interrato dell’edificio si possono ancora vedere le vestigia dei diversi periodi storici, da quello romano a quello longobardo e medievale. Non a caso, la filosofia che contraddistingue ‘La SPA’ prende a modello il passato del luogo che la ospita: il centro si trova infatti laddove un tempo sorgevano le Terme Capitoline della Florentia d’epoca romana, le cui mura riaffiorano qua e là lungo il percorso di benessere. “Scoprire durante gli scavi di realizzazione che proprio qui sorgevano un tempo le antiche terme capitoline della città romana“, ha commentato Elisabetta Fabri, presidente e AD di Starhotels, “ci ha ispirato ancora di più nella costruzione di una spa senza eguali in città, non soltanto bella e sorprendente ma anche ricca di storia”.
L’ambiente de ‘La SPA’ dell’Helvetia & Bristol, gestita da Snow Group Italia e aperta sia agli ospiti dell’hotel che agli esterni, attraverso programmi di membership che permettono di vivere tanto l’esperienza giornaliera quanto per periodi più lunghi, è soffuso e onirico, dominato da colori chiari. Il travertino riveste tutte le superfici, enfatizzate da un sofisticato gioco di luci e ombre. Gli arredi sono essenziali e le poltrone, dal design confortevole e accogliente, invitano a vivere un’esperienza all’insegna della convivialità e del benessere. Non mancano il Calidarium, l’Aquamotus e le docce emozionali, così come il Sudatorium (la sauna finlandese), il Frigidarium e il Tepidarium con una stanza del sale, che poggia su una pavimentazione in vetro da cui si possono ammirare le fondazioni di epoca medievale.
Il richiamo agli originali nomi romani testimonia la coincidenza non casuale degli spazi destinati già storicamente allo stesso uso. C’è poi il Lacus Quietis, l’area dedicata alle piscine, vero plus della struttura che ha nella romanità il suo fil rouge: dal Banco di Roma alle terme di ispirazione romana, infatti, in quest’angolo di centro storico fiorentino c’è una sorta di ciclicità che sfida il passare del tempo. La contemporaneità si respira invece nell’apporto dell’atista Felice Limosani, che ha creato una video arte sospesa e sognante da vivere immersi nel tepore dell’acqua: si tratta di paesaggi digitali realizzati attraverso sinuose animazioni in dialogo con i riflessi delle superfici.
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