Al Gallery Hotel Art di Vicolo dell’Oro a Firenze fino al 20 settembre è possibile visitare la mostra “My Lights & Shadows” di Alan Gelati. Curata da Valentina Ciarallo, l’esposizione accompagna la riapertura dell’hotel del Gruppo Lungarno Collection dopo due anni di stop.
Non c’è grande personaggio dello star system che non sia passato davanti all’obiettivo di Alan Gelati. Il “fotografo delle celebrità” è infatti conosciuto per aver immortalato le icone contemporanee del mondo del cinema e della moda. Nicole Kidman, Sean Penn, Francis Ford Coppola, Eva Herzigova, Janet Jackson, Yasmin and Amber Le Bon, Anya Taylor Joy sono solo alcuni dei soggetti che ha ritratto dagli anni Novanta a oggi.
80 scatti di Alan Gelati
Per rendere omaggio alla carriera dell’artista italiano, il Gallery Hotel Art di Vicolo dell’Oro a Firenze ospita una mostra delle opere in bianco e nero di Gelati. Alcuni degli scatti, esposti per la prima volta in assoluto, fanno parte di una raccolta di 80 fotografie impresse per l’occasione in un volume in edizione limitata.
“My Lights & Shadows”, fino al 20 settembre offre la possibilità agli appassionati d’arte di osservare la poetica di Gelati e, allo stesso tempo, celebra la riapertura dell’hotel fiorentino della Lungarno Collection, rimasto chiuso per due anni. L’indirizzo di alta ospitalità è infatti legato da dieci anni al mondo artistico, favorendo il dialogo dell’arte contemporanea con la città di Firenze.
Il fotografo delle celebrità
Milanese, classe ’72, Alan Gelati studia fotografia nel capoluogo lombardo. Negli anni ’90 si trasferisce a Londra, la “Cool Britannica” e lì arriva la svolta della sua carriera. La scena creativa e musicale è infatti nel pieno del suo fermento e Gelati vive al centro di un intenso rinascimento culturale. È il periodo dell’esplosione degli “Young British Artist” come Damien Hirst e Tracey Emin, della dirompente musica rock e pop e dell’ascesa di fashion designer del calibro di Alexander McQueen.
L’atmosfera di rinnovamento è di vitale ispirazione per Alan Gelati che assorbe ogni stimolo e perfeziona la propria tecnica fotografica. Scattando dipinti e sculture classiche matura la scelta di puntare sui volti, realizzando dei close-up per raccontare con le immagini l’empatia che si crea tra l’artista e il soggetto.
Nascono così dei ritratti eleganti, sofisticati e allo stesso tempo estremamente sinceri. Il talento di Gelati è presto svelato: con le sue fotografie è capace di cogliere la bellezza assoluta attraverso gesti, espressioni, sguardi.
My Lights & Shadows, ottanta scatti di Alan Gelati
Esposti al Gallery Hotel Art di Firenze si trovano fotografie in bianco e nero come Plastic, dal nome dello storico locale notturno milanese di Viale Umbria. Un luogo che è stato fondamentale per l’avanguardia creativa del presente, preludio dell’identità mutevole e del riconoscimento della fluidità di genere.
I nudi come Ray of light plate mostrano incastri e sovrapposizioni di luci e ombre, con i profili dei corpi che si fanno paesaggi bidimensionali. Body è invece una figura in tensione, scultorea, richiamo dell’estetica statuaria greco-romana. Grande forza espressiva è affidata anche alle mani, simbolo di legami intensi quando in primo piano e di complicità quando impegnate in un abbraccio.
Quello di Alan Gelati è uno sguardo autentico e ricco di fascino, pervaso da un’intensa allure glamour. Un frammento di infinito da contemplare ancora per qualche settimana nella culla dell’arte di Firenze.
Immagini courtesy WIB Milano
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