Torna in tavola la tradizione. La ricorrenza più attesa dell’anno si declina senza voli pindarici, dal panettone più classico al cioccolato, al liquore d’antan. Purché tutto sia di comprovata eccellenza, come le scelte di Robb Report.
Panettone tradizionale con uvetta e canditi o pandoro soffice e burroso? Qualunque sia il proprio credo gastronomico, a Natale non può mancare la classica scelta tra i due dolci che si contendono il posto d’onore a tavola. Come Loison Classico A.D. 1476, panettone preparato artigianalmente nei laboratori in provincia di Vicenza con canditi di arance di Sicilia e cedro di Diamante, aromatizzato con vaniglia Mananara del Madagascar e arricchito dall’immancabile uvetta sultanina.
A sfidarlo a colpi di zucchero a velo c’è il pandoro di Ciacco, che Stefano Guizzetti realizza per il secondo anno consecutivo con il miele di Ailanto dalle note di albicocca e uva moscata, sostenute dal burro di cacao naturale con sentori di cioccolato e caramello. A proposito di ricette classiche, per la cena della vigilia ci sono i tradizionali confetti genovesi di Romanengo con involucri colorati e farcitura ai pinoli italiani, rosoli assortiti, scorze di arancia candita e pistacchio di Bronte.
Natale classico, il cioccolato
Chi preferisce il cioccolato può regalarsi la pregiata Gold Edition di Bodrato. Delle scatole completamente ricoperte in oro che celano praline, Boeri e Bodratini ai gusti di nocciola, caramello salato, pistacchio, bonnet, fondente e caffè. Per celebrare i suoi primi cento anni, l’azienda francese Valrhona lancia invece delle novità, studiate proprio per Natale. Come la copertura Komuntu 80%, fondente dalle note legnose e leggermente amaricanti con sentori di grué tostato, dalla filiera equa e sostenibile, i cui proventi raccolti per tutto il 2022 saranno devoluti a progetti di sostegno verso le comunità africane.
La pasticciera belga Charlotte Dusart propone a sua volta vere e proprie sculture tra cui gli alberelli innevati della capsule collection 2022. In fine cacao, sono ricoperti di mandorle tostate, finiti con zucchero a velo e una stella di Natale in cioccolato bianco. Ideali per decorare la tavola e concedersi un finale in dolcezza, magari accompagnato da un sorso di Marsala Semisecco Superiore Riserva Florio affinato vent’anni in legno di rovere. Dal tannino persistente, al sorso conquista con note di liquirizia, cioccolato fondente e torrone, con punte di frutta sotto spirito e castagne. Per un brindisi di Natale classico.
Imperdibili poi per i golosi di cioccolato, dalla collaborazione del Gruppo Da Vittorio e il chocolate designer Davide Comaschi, con il supporto del maître patissier Simone Finazzi, le capsule collection a tema natalizio e non solo (disponibili sull’e-commerce di Da Vittorio e nel temporary store della famiglia Cerea in Corso Matteotti a Milano). Provare per credere le pepite o le praline che sembrano gioielli, ma anche le confezioni – meravigliose e perfette in ogni particolare – tutte di cioccolato. Una gioia per i sensi, come i deliziosi e sorprendenti Macarons al caviale “White Sturgeon Deluxe” della storica azienda trevigiana Caviar Giaveri.
Le paste ripiene del Natale classico
E siccome sulla tavola del Natale va riservato spazio alle paste ripiene, la scelta di buon gusto è l’edizione limitata Oro Rosso di Giovanni Rana, che alla classica ricetta dei ravioli abbina quattro diverse farciture. Zucca e castagne per chi ama i sapori vellutati, gorgonzola e pere per i palati più esigenti. Brasato all’amarone da accompagnare con un calice di ottimo rosso e infine astice e gamberi per le tavole più raffinate.
Articolo tratto dal numero invernale di Robb Report
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