In tutta l’Africa meridionale e orientale, nuove strutture aprono il mercato dei safari lodge di lusso.
Per troppo tempo, il design di molti safari lodge si è basato su tetti di paglia e pali torniti, chesterfield in pelle e la stessa monotona combinazione di colori. Le cose stanno cambiando e molti proprietari di lodge scelgono una nuova narrativa che fonde l’architettura e la biofilia con un arredamento che attinge al design territoriale, alla cultura tradizionale e all’artigianato locale.
Safari lodge di lusso in Zambia, Lolebezi Lodge
Tra le nuove esperienze c’è quella al lussuoso lodge Lolebezi. Situato sulle rive del fiume Zambesi, comprende sei suite e fa parte del portafoglio di African Bush Camps. Il complesso ha alzato il livello del lusso all’interno del Parco Nazionale del Basso Zambesi dello Zambia.
“Il punto di partenza è il luogo stesso”, spiega Jack Alexander, architetto di Lolebezi. “C’è un contesto naturale da rispettare e anche quello culturale è particolarmente rilevante per il complesso. Si ispira alle tradizioni dello Zambia, così come alla tavolozza dei colori del Basso Zambesi”.
L’approccio naturale è stato fondamentale al Lolebezi: dall’allineamento alba-tramonto di ogni suite sul fiume, alla costruzione su piattaforme rialzate per far fronte alle inondazioni annuali. All’interno, i dettagli di perline imfabinga, dischi di legno e lastre di rame sono un cenno all’artigianato locale e al patrimonio minerario dello Zambia.
Le influenze regionali nel lodge in Tanzania
Alexander e il duo di designer Fox Browne Creative hanno adottato un approccio simile nel reinventare l’AndBeyond Grumeti Serengeti River Lodge in Tanzania, utilizzando l’arco del fiume Grumeti e le forme circolari delle tradizionali capanne manyatta come spunti di design.
La ricostruzione ha sostituito l’esperienza delle tende del Serengeti con un lodge contemporaneo, costruito su un telaio di acciaio leggero rivestito con texture naturali di tela grezza, fibra di banano e legni duri locali di provenienza sostenibile. Il nuovo approccio ha permesso il passaggio di luce naturale e una maggiore connessione con la natura selvaggia circostante.
È qui che i designer Debra Fox e Chris Browne hanno trovato l’ispirazione per gli interni, con una tavolozza che rimanda agli ippopotami, alle tradizionali perline Maasai e ai colorati tessuti kitenge comuni nella regione. Li ha utilizzati abilmente Angama Mara in diversi punti delle suite, per stimolare la curiosità degli ospiti sulla storia che si cela dietro ogni pezzo di stoffa.
Safari lodge di lusso allo Zambezi Grande
“C’è il preconcetto che tutta la narrazione avvenga quando gli ospiti sono in safari, ma io credo che anche un lodge e il suo design debbano raccontare delle storie”, dice Michelle Throssell, interior designer del rinnovato Zambezi Grande.
Nel ripensare l’albergo di 10 camere situato sull’omonimo fiume in Zambia meridionale, Throssell si è ispirata alla natura circostante, ma ha prestato particolare attenzione all’approvvigionamento da artigiani locali.
“Non solo vogliamo raccontare le tradizioni locali attraverso manufatti di produzione artigianale, arricchendo così l’esperienza degli ospiti, ma vogliamo anche sostenere la nostra comunità locale”, aggiunge.
Le opere d’arte si integrano con il safari
Comunità e conservazione sono al centro delle nuove gallerie d’arte inaugurate da Singita. “Il concetto di arte Singita e il suo programma in espansione sono nati dal desiderio di trovare ulteriori modi per sostenere la conservazione, creando al contempo una piattaforma per presentare l’arte africana contemporanea”, afferma Jo Bailes, chief operating officer di Singita.
Curate da Kimberley Cunningham, di Johannesburg, le due gallerie, al Singita Kruger National Park e al Singita Sabi Sand, ospitano una serie di mostre coinvolgenti. I progetti futuri prevedono una serie di residenze per artisti, mentre una parte delle vendite è destinata al Singita Lowveld Trust per sostenere lo sviluppo di piccole imprese nella regione.
In questo senso, la presentazione agli ospiti dei talenti artistici africani si integra con il safari di lusso. Le ville del Cheetah Plains sono adornate con tele e sculture della collezione privata del lodge, mentre lo Xigera Safari Lodge, nel Delta dell’Okavango, si è affermato come luogo della creatività africana.
Nella Madikwe Game Reserve in Sudafrica, la designer Andrea Kleinloog ha trovato un modo innovativo per incorporare l’arte negli spazi organici del Molori Safari. Insieme al designer locale Koos Groenewald, Kleinloog ha collaborato con cinque artisti sudafricani, reinterpretando le loro opere come tappeti tessuti su misura da un’azienda locale.
“Dal nome di ogni stanza abbiamo sviluppato un tappeto. Dal tappeto abbiamo realizzato una tavolozza che ha influenzato gli interni finali”, spiega Kleinloog. “Ogni singola suite è unica e rappresenta un’intera narrazione colorata a sé stante”.
Waterside at Royal Malewane: una celebrazione del colore
Ma se c’è qualcuno nel settore dei safari che conosce il colore, è Liz Biden, la forza creativa del Royal Portfolio in Sudafrica. “A casa mia vivo con colori così straordinari che mi rendono felice”, dice. “Ho pensato che anche gli ospiti lo avrebbero amato”.
L’ultima creazione, il Waterside at Royal Malewane con 12 camere da letto, vicino al Parco Nazionale Kruger, è una celebrazione del colore. Una ribellione contro il kaki e un abbraccio gioioso alla miriade di tonalità del bush africano.
Il blu elettrico di un martin pescatore malachite, il rosa polveroso di un giglio impala e l’arancione bruciato di un’aloe Lebombo sono una tavolozza naturale e un autentico safari lodge africano.
Articolo di robbreport.com
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