Il primo orologio RD (ricerca e sviluppo) della collezione Code 11.59 di Audemars Piguet introduce nuove complicazioni.
L’Audemars Piguet Universelle RD#4, con 40 funzioni, tra cui 23 complicazioni e 17 dispositivi tecnici, è il quarto della serie di orologi di Ricerca e Sviluppo. La serie riafferma lo status di Audemars Piguet come uno dei più importanti produttori di orologi storici della Svizzera (uno dei tre marchi insieme a Patek Philippe e Vacheron Constantin).
L’RD#4 debutta nella collezione Code 11.59, mentre i primi tre erano tutti Royal Oak. Il segnatempo si ispira a un modello da tasca Audemars Piguet del 1899. Con 26 funzioni, di cui 19 complicazioni, viene definito una super complicazione. L’introduzione dell’RD#4 nella linea Code 11.59 collega l’eredità di Audemars Piguet come produttore di ultra complicazioni con la sua collezione più recente, quasi un secolo dopo.
Le innovazioni di Audemars Piguet Universelle
Il segnatempo riunisce le innovazioni dei primi tre RD, tra cui la tecnologia Supersonnerie presentata nell’RD#1 (2015), il movimento ultrasottile con calendario perpetuo lanciato nell’RD#2 (2018) e l’oscillatore con ampiezza aumentata presentato in anteprima sui due modelli Royal Oak Selfwinding Flying Tourbillon Extra-Thin RD#3 (2022). Il movimento, calibro automatico 1000, è stato sviluppato per sette anni e comprende oltre 1.100 componenti. Le 23 complicazioni includono tutte quelle più importanti. Grande sonnerie, supersonnerie, petite sonnerie, ripetizione minuti, calendario perpetuo, cronografo sdoppiante flyback, tourbillon volante e fasi lunari.
I 17 dispositivi tecnici si riferiscono a meccanismi incorporati nel movimento che ottimizzano le funzioni. Tra queste una frizione girevole dedicata sul cronografo, per evitare balbettii sulla lancetta dei secondi, un regolatore silenzioso della velocità di battuta sul meccanismo dei rintocchi e il correttore rapido della data avanti/indietro sulla corona a ore 3.
Un modello facilmente indossabile
Nonostante le molteplici funzioni, l’orologio mantiene dimensioni ridotte, con una cassa di soli 42 mm x 15,55 mm. Il direttore tecnico di Audemars Piguet Giulio Papi ha affermato che l’obiettivo era quello di rendere il modello indossabile. “Questa ultracomplicazione è il culmine di diversi decenni di ricerca, progettazione e produzione di molti tipi diversi di meccanismi che hanno messo l’ergonomia in primo piano. Crediamo che una funzione meccanica incentrata sull’ergonomia apra una nuova strada per Audemars Piguet e per l’industria orologiera nel suo complesso”.
Un’altra delle caratteristiche principali dell’orologio è la semplificazione dei pulsanti e dei correttori, ridotti a tre corone a destra e a tre pulsanti discreti a sinistra, quasi a filo della cassa. Le tre corone caricano l’orologio, impostano l’ora e la data e selezionano la modalità di suoneria (grande sonnerie, petite sonnerie o modalità silenzio). Il pulsante superiore avvia la funzione di ripetizione minuti, mentre i due inferiori correggono le indicazioni della luna e del giorno.
Il cronografo flyback può essere avviato e fermato con quella che Audemars Piguet chiama la super corona a ore 2 e poi azzerato con l’altra a ore 4. Quest’ultima corregge anche il mese in sincronia con l’anno, in modalità avanti o indietro.
Il calendario perpetuo semi-gregoriano di Audemars Piguet Universelle
Il calendario perpetuo si basa sulle innovazioni brevettate del calibro 5133 nel prototipo Royal Oak Selfwinding Perpetual Calendar Ultra-Thin RD#2, che fonde le funzioni del calendario perpetuo su un unico livello. Il giorno e il mese sono indicati a ore 9 e a ore 3 in contatori o finestrelle (a seconda del modello), leggermente rialzati per lasciare spazio alla gabbia del tourbillon a ore 6. La data si trova in una finestrella a ore 6. La data è visualizzata a ore 12 e, invece di includere l’indicatore dell’anno bisestile, mostra l’anno in una finestrella a ore 4:30.
Si tratta di un calendario perpetuo semi-gregoriano che dovrà essere corretto manualmente ogni 400 anni anziché ogni 100. Non dovrà essere reimpostato fino a quando il calendario gregoriano non avrà raggiunto il suo massimo storico. Il marchio ha sviluppato un bariletto della molla più grande per alimentare le lancette, il cronografo e il calendario, mentre le complicazioni dei rintocchi sono alimentate da un bariletto dedicato.
Questo meccanismo più potente, introdotto nel modello RD#3 Royal Oak Selfwinding Flying Tourbillon Extra-Thin, conferisce all’orologio una riserva di carica di circa 60 ore. Ciascuna delle quattro referenze, due versioni scheletrate e due con quadrante, sono pezzi unici con un prezzo su richiesta.
Articolo di robbreport.com
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