I tavoli a sbalzo sono tra gli arredi più architettonici che esistano. Ma creare queste meraviglie non è impresa da poco.
Articolo di Helena Madden
Tavoli a sbalzo: Komos, TerzaDimensione
Prende spunto dall’architettura, unendo le competenze di due case di design italiane: TerzaDimensione, specializzata nella lavorazione di grandi lastre di ceramica (da cui il piano del tavolo) e LatoxLato, che tradizionalmente si ispira a edifici famosi. La base del tavolo ricorda le piramidi egiziane, mentre il nome deriva da un antico rituale greco a cui i partecipanti partecipavano in stato di ebbrezza. Ottimo per le feste. A partire da € 7.000.
Zero, Della Rovere
Il designer Karim Rashid è noto per le sue creazioni sinuose e colorate, tanto da sembrare ispirate al vecchio iMac di Apple. Zero non fa eccezione. Realizzata in resina e rinforzata con fibra di vetro (non per niente lo chiamano il “principe della plastica”), la gamba della scrivania si piega verso l’esterno a forma di “c”, dando all’insieme un senso di movimento a rotta di collo. Prezzo su richiesta.
Tavoli a sbalzo: Annecy, Vladimir Kagan Studio
Questo tavolino è stato uno degli ultimi pezzi realizzati da Vladimir Kagan, designer famoso per i mobili sinuosi e prende il nome da una delle sue nipoti. Aveva 85 anni quando iniziò il progetto, eppure, anche in età avanzata, Kagan non ha mai smesso di imparare. Insieme al suo apprendista ha seguito corsi di costruzione di barche a Nantucket per scoprire come realizzare lo stampo in schiuma per il pezzo, che poi ha fuso in bronzo. Prezzo su richiesta.
Found II, A Space
Il duo di designer A Space ha ricavato Found II da un unico grande pezzo di marmo, senza aggiungere alcun elemento. Nonostante la semplicità, il risultato è comunque notevole: un lato è lucidato, l’altro lasciato al naturale. Prezzo su richiesta.
Tavoli a sbalzo: Humo Table, Ewe Studio
Il monocromatismo di Humo è di una semplicità rinfrescante. La tonalità tenue lascia che siano i contorni del tavolo a parlare, il che è impressionante visto che si tratta di una vera e propria scultura. La base è scolpita in un unico pezzo di marmo nero, mentre la superficie è realizzata in legno bruciato con la tradizionale tecnica giapponese dello yakisugi. Prezzo € 30.000.
Articolo tratto dal numero primaverile di Robb Report
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