Le mazze di precisione possono fare la differenza. Ecco come nasce l’ultimo modello nella Pxg di Bob Parsons.
Articolo di Robin S Withinbank
Anche per il giocatore più rigido, il golf è questione di sensibilità. I mashie e i niblick, le mazze di un tempo, se impugnate oggi potrebbero sembrare dei reperti dell’Età del ferro. Ma sin dagli albori di questo sport i produttori hanno cercato di fornire ai giocatori strumenti che potessero inviare segnali chiari dai loro polpastrelli al cervello e li rendessero golfisti migliori.
Uno di quelli che sta innovando nel campo della progettazione e della produzione di mazze da golf è Parsons Xtreme Golf, noto come Pxg, società con sede in Arizona creata nel 2013 dal bizzarro fondatore di GoDaddy, il miliardario e fanatico del golf Bob Parsons. Il marchio produce mazze da golf di precisione su ordinazione.
Bob Parsons e le sue mazze da golf
La visione di Parsons, sostenuta dall’ex professionista ed esperto progettista di mazze, Mike Nicolette, e dall’ex direttore tecnico di Ping, Brad Schweigert, è quella di realizzare “mazze da golf senza compromessi”, utilizzando disegni Cad (computer-aided design), stampe 3D e fresatura laser.
In questo modo i giocatori non solo otterrebbero un set completo di mazze su misura per le caratteristiche specifiche del loro gioco, ma potrebbero anche farle riprodurre con le stesse misure e finiture nel caso in cui le loro mazze venissero perse, rubate o semplicemente usurate.
I golfisti professionisti colpiscono migliaia di palline ogni mese, utilizzando soprattutto i loro wedge (i ferri per i colpi dalla breve e brevissima distanza) per affinare il controllo e la distanza. Alcuni, secondo Pxg, li sostituiscono ogni mese, dopo avere consumato le scanalature che garantiscono una sensibilità importante.
Attualmente Pxg lavora insieme a 30 giocatori dei circuiti Pga e Lpga. Zach Johnson, ex campione del Master e capitano della squadra degli Stati Uniti alla Ryder Cup 2023, è tra questi, e ha contribuito allo sviluppo di uno dei primi wedge dell’azienda. Ecco, invece, come viene realizzato uno degli ultimi modelli, lo Sugar Daddy II.
Come nasce il modello Sugar Daddy II
Dove tutto ha inizio. Pxg utilizza software Cad per progettare il modello in 3D.
Simulando si crea. Vengono effettuate le scelte dei materiali, degli elementi estetici, dei pesi, inclinazioni, forme e della geometria delle scanalature. Le simulazioni al computer mostrano le prestazioni della mazza.
Una bella dozzina. Il progetto si trasforma in oggetto materiale grazie alla stampa 3D, ma solo per verificarne l’estetica. Possono essere necessarie fino a 12 repliche per perfezionarne l’aspetto.
Tutto d’un pezzo. Il wedge si ricava da una sbarra di acciaio 8620, materia prima di alta qualità priva di spazi vuoti, che viene poi forgiata riscaldandola e stampandola ad alta velocità.
Lavorando di cesello. Un punteruolo si muove velocemente rimuovendo piccoli pezzi di metallo no a rivelare la forma finale. A metà del processo di fresatura, il wedge viene capovolto in modo che il procedimento possa continuare sul lato opposto.
Il ferro che luccica. Completamente fresato, il pezzo viene sabbiato e cromato per garantire durezza e resistenza alla corrosione e quindi verniciato.
Spostamento di peso. I pesi di “swing” vengono aggiunti nella parte posteriore della testa del ferro. Durante il fitting, i giocatori possono regolarli con incrementi di 2 grammi (tra 2,5 e 20) fino a trovare il peso ottimale.
Lampi di luce. La lunghezza e il tipo di shaft (la canna che collega il grip alla testa del ferro) sono fondamentali quanto le scanalature, il taglio, il bilanciamento e il peso della testa della mazza. Ogni ferro è costruito su misura
La mazza è finita. Il ferro ha ora il suo grip (sono disponibili diverse misure) e, dopo gli ultimi controlli di qualità, viene impacchettato e spedito al nuovo proprietario.
Articolo tratto dal numero primaverile di Robb Report
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