A Firenze, nell’ex fabbrica di sigari riqualificata in chiave contemporanea e sostenibile, stanno nascendo 45 tra open space d’ispirazione industriale e appartamenti ricercati, ampi e luminosi.
Tra queste mura un tempo dominava il profumo pungente delle foglie di tabacco, fermentate, seccate, e arrotolate in ricercati sigari toscani.
Oggi Manifattura Tabacchi – 16 edifici straordinario esempio di architettura razionalista – si propone come un nuovo centro ad appena 3 chilometri dal centro storico di Firenze. Costruita negli anni ‘30 e dismessa agli inizi dei Duemila, l’ex area industriale di circa 110.000 mq sta riprendendo vita grazie a un ambizioso progetto di riqualificazione.
La nuova vita di Manifattura Tabacchi

Living e terrazzo di un appartamento di “Anilla”
Il progetto prevede la realizzazione di spazi culturali, commerciali e direzionali, hospitality e coworking, aree verdi e residenziali. In particolare, in due edifici, il 7 e il 12, ribattezzati “Anilla” e “Puro”, stanno per nascere 45 residenze ad alto tasso di design.
Nel primo fabbricato, Patricia Urquiola, archistar internazionale con studio a Milano, firma 21 appartamenti. Al primo piano si trovano le unità con terrazza, tra il secondo e terzo piano si sviluppano tre duplex dotati di verande e grandi vetrate. Due penthouse panoramiche, con ampia terrazza e giardino interno, sono ospitate nel nuovo volume ricavato sulla copertura dell’edificio esistente.

La cucina e il living di un loft di “Puro”
Nell’altro edificio, costruito negli anni Venti in stile industriale tardo ottocentesco, preesistente al complesso, troveranno spazio 24 loft di diverse metrature. Si sviluppano su uno o due livelli e sono caratterizzati da volumi ampi, travi di legno a vista e spazi esterni intimi e protetti. Li firma q-bic, affermato studio multidisciplinare fiorentino.

Il fabbricato 12 di Manifattura Tabacchi, ribattezzato “Puro”
Articolo tratto dal numero primaverile di Robb Report
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