Si è celebrato quest’anno il centenario della gara di endurance francese più importante al mondo. 24 ore tra festeggiamenti, imprevisti e dramma in pista, per poi arrivare alla conclusione più dolce per tutti gli appassionati del Cavallino Rampante.
Tra il 10 e l’11 giugno si è svolta per la centesima volta la 24 Ore di Le Mans, quarta tappa nel calendario del Campionato del mondo endurance FIA, nonché la più attesa dell’anno. Il Circuit de la Sarthe, che da sempre ospita questa gara, ha ospitato un totale di 62 vetture partecipanti divise in tre categorie. Tra queste, la regina LMH – Le Mans Hypercar – ha visto vittoriosa la Scuderia Ferrari, che ha portato con sé gioia e orgoglio sul primo gradino del podio.
La Casa di Maranello ottiene questo trofeo per l’ultima volta 58 anni fa: grazie alla strabiliante guida di Alessandro Pier Guidi, James Calado e l’ex pilota di Formula 1 Antonio Giovinazzi, la Ferrari 499P numero 51 ha riconquistato una vittoria che segnerà per sempre la storia del cavallino.
Il settore delle automobili di lusso ha trovato più di un rappresentante tra i partecipanti: Porsche ha gareggiato direttamente contro Ferrari, mentre Aston Martin ha partecipato nella categoria GTE dedicata alle auto Gran Turismo.
Porsche a Le Mans, bella ma non buonissima
La scuderia Porsche Penske Motorsport ha portato tre vetture in gara per la categoria Hypercar. Nonostante la sua ingente collezione di vittorie in questa competizione, quest’anno la squadra non ha ottenuto risultati soddisfacenti. La vettura, denominata Porsche 963, ha riscontrato non pochi problemi tecnici oltre che agli errori decisivi dei piloti.
Ciò nonostante, la vettura ha dimostrato di non essere l’ultima arrivata, lottando almeno nei primi giri per le prime posizioni. La hypercar Porsche è mossa da un powertrain ibrido composto da un’unità elettrica e da un V8 biturbo di 4,6 litri, che come da regolamento, ha una potenza complessiva di 680 CV. Inoltre, porta molta allegria con i numerosi colori della carrozzeria.
Aston Martin, una stradale da competizione
La scuderia britannica ha portato ben cinque Aston Martin Vantage AMR in gara, aumentando le quindi le possibilità di vittoria a cui si è egregiamente avvicinata. Nella sua categoria, infatti, la miglior vettura si è classificata seconda. La Gran Turismo di Aston Martin vanta di una vittoria nel circuito francese, ottenuto nel 2020, così come il titolo di Campione del mondo endurance sia piloti che costruttori dello stesso anno. La vettura da competizione si ispira alla versione stradale, come da regolamento, con sostanziali modifiche sia al motore che all’aerodinamica per rientrare nei parametri della corsa.
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