Un libro racconta l’altro lato di Modena attraverso il progetto di ospitalità di Casa Maria Luigia. Con lo sguardo di Massimo Bottura e Lara Gilmore e le ricette della chef canadese Jessica Rosval.
“Casa mia la chiamavo Hotel California. A tavola non mancava mai un posto per gli ospiti inattesi e il frigorifero era sempre pieno”. Con questa visione Massimo Bottura, insieme alla moglie Lara Gilmore, ha dato vita a Casa Maria Luigia.
Un luogo ricco di storie e ricette, dove passeggiare nel giardino tra gli alberi secolari, leggere un libro, ascoltare la musica circondati dall’arte e ammirare la collezione di auto e moto dello chef. Inaugurata nel 2019, la casa/albergo è un pit-stop di charme nel cuore della campagna modenese, a pochi minuti dal centro e dall’Osteria Francescana, la cui offerta gastronomica è guidata dalla chef canadese Jessica Rosval.
Ogni stanza racconta un momento di vita attraverso opere d’arte e arredi selezionati personalmente dalla coppia, spesso in arrivo dalla loro casa oppure dalla Francescana. Le meraviglie che accadono qui, tra una fetta di parmigiano e un bicchiere di lambrusco, sono raccontate nel libro “Slow Food, Fast Cars” edito da L’Ippocampo Edizioni in partnership con illycaffè, insieme a 85 ricette realizzate quotidianamente all’interno della guest house.
L’incontro inaspettato con Casa Maria Luigia
“Lasciamo sempre la porta aperta all’inaspettato. È arrivato un momento in cui abbiamo sentito il bisogno di aggiungere un ulteriore tassello per chiudere il nostro cerchio dell’ospitalità e far capire meglio che cos’è il turismo enogastronomico di Modena”, racconta Massimo Bottura a proposito di Casa Maria Luigia. “Fu Marchionne, allora ceo di Ferrari, a suggerirci di aprirci all’ospitalità, creando qualcosa che avesse lo stesso livello e la cura dell’Osteria Francescana. È stata la casa a trovarci. Era all’asta, abbiamo fatto un’offerta e dopo un anno abbiamo iniziato a ristrutturarla. Piano piano. Un pezzo alla volta. Non abbiamo ancora finito: chi può dire cosa succederà?”.
“Quando chiudiamo Casa Maria Luigia e non ci sono ospiti al mattino mi piace viverla in silenzio, ma già nel pomeriggio mi mancano le persone che riempiono le sue stanze. La cosa di cui ci siamo innamorati con Massimo nel 2017, appena vista questa dimora, è che piangeva da quanto era da sola, aveva bisogno di compagnia”, svela Lara Gilmore.
“Sapevamo che con la nostra piccola famiglia – abbiamo due figli grandi – non avremmo mai potuto riempirla. Allora è nata l’idea di ospitare per qualche sera le persone che arrivano a Modena per mangiare all’Osteria Francescana o chi passa dalle case automobilistiche. Durante il giorno la cucina viene riempita con piccoli stuzzichini, sia nel frigo che sul banco: è un invito per gli ospiti a radunarsi vicino al focolare come si fa a casa degli amici, per trovare sempre qualcosa da mangiare. Parmigiano, insalata, tiramisù. Ogni giorno si cambia e tante di queste ricette sono raccolte nel libro Slow Food, Fast Cars, per condividere il nostro senso di ospitalità”.
Modena, terra di eccellenze enogastronomiche e automobilistiche
In pochi anni Casa Maria Luigia è diventata un luogo di incontro per tutta la “Francescana family”, che spesso vi si riunisce. “È un posto dove ci sentiamo a casa lontano da casa. Prima del lockdown– ricorda Bottura – viaggiavo 170 giorni all’anno e mi mancava il senso di dimora. Qui ho cercato di mettere tutto quello che mi fa sentire accolto. Per prima cosa abbiamo ristrutturato la stanza della musica con settemila vinili. È pensata come quella che abbiamo a casa io e Lara, dove posso decomprimere alla fine di un servizio”.
Tutto intorno la campagna modenese, un territorio dove lento e veloce convivono: dai ritmi frenetici della motor valley ai lunghissimi invecchiamenti dell’aceto e del Parmigiano della food valley. “Slow Food, Fast Cars è una frase che ha coniato più di 20 anni fa Umberto Panini per raccontare questa terra. Un visionario produttore di Parmigiano con una collezione di Maserati e di trattori da far paura”, aggiunge Bottura. “Con un motto ha sintetizzato l’essenza di Modena”.
Lento e veloce
“La lentezza porta a una grande conoscenza e alla profondità delle cose”, aggiunge Lara Gilmore. “Il Lambrusco è veloce, quando lo stappi nelle sue mini bottiglie è già pronto. La cucina di Jessica anche, ma quando il forno si spegne la cucina rallenta ed è proprio in quei momenti che si plasma l’identità gastronomica di Casa Maria Luigia”. Come Al Gatto Verde, ristorante da poco inaugurato, dove va in scena la vera espressione di cottura al fuoco, che va oltre al concetto di barbecue. “A Casa Maria Luigia abbiamo cercato di dimenticare quello che sapevamo per ricominciare da zero, come con la colazione, ispirata a quella che Massimo faceva dalla sua nonna per le feste”, racconta Rosval.
Così il primo pasto della giornata è sempre ricco di preparazioni dolci e salate, come se ogni giorno gli ospiti si svegliassero a Natale. “Cotechino, sbrisolona e zabaione è l’abbinamento che racchiude l’audacia e quel pizzico di follia di Casa Maria Luigia”, conclude Bottura. “Un luogo per i coraggiosi e per chi ha ancora voglia di sognare ed emozionarsi: quest’estate, seduto su una panchina a osservare la campagna, David Beckham mi ha detto che per lui è questo il paradiso”.
Immagini courtesy illycaffè
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