Le imbarcazioni di costruttori storici come Azimut e Numarine sono in grado di effettuare viaggi transoceanici grazie a costruzioni uniche. Ecco i nuovi pocket explorers.
Sogna in grande, pensa in piccolo. Questo è il motto che guida la recente ondata di “pocket explorers” sotto i 27 metri che, senza elicotteri ed equipaggi voluminosi, hanno capacità di attraversare il globo simili agli yacht esplorativi full-size, che combinano autonomia e capacità di affrontare il mare col potenziale di vivere isolati per giorni o anche settimane.
I costruttori storici come Nordhavn, Grand Banks e Marlow sono stati raggiunti dai nuovi arrivati Sirena, Numarine, Bering, Azimut e altri che evitano l’estetica da peschereccio anni ’70 a favore di un look più elegante e contemporaneo. Il Magellano 60 di Azimut, per esempio, abbina una prua affilata, ideale per una buona tenuta in mare, a ampi spazi aperti sia all’interno che all’esterno. Lo scafo “Dual-Mode” del Magellano 60 consente di raggiungere una velocità di 26 nodi e di coprire una distanza di 1.020 miglia nautiche a nove nodi. Inoltre, è progettato per funzionare con biocarburante Hvolution, riducendo le emissioni di CO2 del 80 percento.
Pocket explorers, Magellano 60
Per coloro che continuano ad apprezzare un’impronta ridotta ma hanno bisogno di più spazio di quello che il Magellano 60 offre, il Numarine 26XP è stato progettato sia uno scafo a planata, capace di raggiungere i 31 nodi, sia con una superficie di navigazione più lenta a dislocamento. L’intrepido yacht di 85 piedi presenta una prua alta, un timone chiuso e numerose finestre.
Dal punto di vista dell’avventura, le caratteristiche più importanti della versione a dislocamento sono la sua autonomia di 3.000 miglia nautiche a nove nodi e un pescaggio di 2 metri, che consente non solo viaggi transoceanici ma anche l’accesso a acque basse una volta giunti in porto. Come nel caso del Magellano, gli interni sono incentrati sullo spazio e sul comfort, con quattro cabine che includono una cabina armatoriale a tutta larghezza.
Pocket explorers, Arksen 85
Il re dei pocket explorers, però, è l’Arksen 85, con la sua costruzione interamente in alluminio e un’autonomia che può raggiungere fino a 7.000 miglia nautiche. La forma cesellata e a doppia curvatura dello scafo suggerisce un design di spedizione senza fronzoli, ma è il basso rapporto tra dislocamento e lunghezza che aumenta l’efficienza in diverse condizioni marine. La versione ibrida prossima al lancio, chiamata “Project Ocean”, include generatori, motori elettrici ed energia solare. Sebbene l’interno sia meno elegante rispetto a quello del Magellano e del Numarine, è altrettanto aperto e funzionale. Con spazio per lo stoccaggio di attrezzature e tender, l’Arksen è equipaggiato sia per il viaggio che per la destinazione.
Articolo di robbreport.com
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