La casa di Francesco Molinari, situata a 10 minuti da 3 grandi campi da golf, si trova nel tranquillo quartiere residenziale di Brentwood.
Si rinnova la collaborazione tra Francesco Molinari e Tomèf, studio creativo di architettura e interior design fondato a Londra da Tommaso Franchi. Primo e unico italiano a vincere il British Open, il più prestigioso e antico campionato Major di golf, il golfista ha scelto ancora una volta lo studio londinese, con cui aveva collaborato per altre due case, per progettare la sua residenza di Los Angeles.
Tomèf è stato incaricato di lavorare a un progetto che si adattasse alle esigenze della famiglia Molinari. Una dimora piena di personalità e originalità, lussuosa e rilassante allo stesso tempo. “Un ottimo rapporto tra designer e cliente è fondamentale per il successo di un progetto di interior design, e questa casa progettata a distanza è una testimonianza del nostro rapporto con i Molinari”, ha dichiarato il fondatore di Tomèf Tommaso Franchi.
“Conoscevamo il loro modo di vivere e i loro gusti, e si sono fidati di noi per proporre un ottimo progetto e gestirlo senza problemi. Oltre al loro background italiano, la location di Los Angeles è stata una ricca fonte di ispirazione per noi e ci siamo divertiti a portare all’interno lo stile di vita californiano all’aria aperta e a creare una casa familiare elegante ma di carattere”.
L’identità italiana di Francesco Molinari
Situata a 10 minuti da 3 grandi campi da golf, nel tranquillo quartiere residenziale di Brentwood, tra Santa Monica e Bel Air, la casa è circondata da un’abbondante vegetazione che Tomèf ha usato come fonte di ispirazione, con una palette di colori accuratamente scelta di neutri, verdi e blu, che portano l’esterno all’interno.
I progettisti volevano che l’abitazione riflettesse l’identità italiana della famiglia, ma che facesse anche riferimento al design di Los Angeles attraverso i suoi elementi decorativi. Per questo ha combinato alcuni pezzi di proprietà dei Molinari con una selezione di mobili vintage e nuovi per ricreare un’atmosfera stratificata ed equilibrata.
Per le sale di rappresentanza al piano terra sono stati scelti colori che vanno dal verde più scuro a quello più tenue, mentre sulle pareti e il soffitto dello studio domina un effetto laccato in verde bottiglia che crea uno sfondo deciso e avvolgente, bilanciato da dettagli in bianco sporco come la lampada a sospensione, il cuscino ricamato e il tessuto utilizzato per le tende.
Il legame con la natura emerge negli arredi, realizzati con materiali naturali, con poltrone, sedute in legno di Cassina e il tavolo dei Molinari ricavato da un tronco d’albero. Il verde sfuma in una tonalità sempre più chiara nel passaggio dal soggiorno alla sala da pranzo, con le pareti rivestite da carta da parati.
Dagli richiami a Los Angeles ai quadri di Lorenzetto
Il fiore all’occhiello è rappresentato dal tavolo da pranzo su misura, progettato da Tomèf per omaggiare la Los Angeles di metà secolo, con un piano in foglia d’argento rifinito con vetro trasparente, un bordo di giocosi rivetti cromati e sostenuto da un trio di zig-zag laccati.
Per dare all’ambiente un tocco di colore, lo studio ha scelto le opere d’arte dell’artista di Los Angeles Marco Lorenzetto e una plafoniera in carta con una nappina rossa su misura, mentre il tappeto stampato a blocchi realizzato su misura a San Patrignano è solo uno degli omaggi all’eredità italiana di Molinari, a cui si aggiungono i manifesti originali di un produttore di Vermouth di Torino (città natale del golfista) visibili dalla scala principale che porta al secondo piano.
Per la cucina è stata scelta una tavolozza luminosa di blu e neutri chiari, che si abbina alla carta da parati e alle tende realizzate con un tessuto di ispirazione ottomana. Qui si trovano alcuni degli oggetti a cui la famiglia è più affezionata, come l’arcobaleno disegnato dalla figlia di Molinari.
Omaggio ai colori e alla fantasia per Francesco Molinari
Entrando nella zona soggiorno, ricca di colori e motivi, si trova un altro tappeto realizzato da San Patrignano su disegno di Tomèf, una coppia di poltrone rivestite in tessuto dedar e un vivace blu. E ancora tavolini blu vibrante e un divano modulare. All’esterno, l’area del portico ospita un tavolo da pranzo tavolo e panche con ricchi dettagli blu progettati su misura da Tomèf con le piastrelle in pietra lavica siciliana.
Esposta alla luce naturale, la camera da letto principale è decorata con uno sfondo neutro per compensare una palette di gialli e di una tavolozza più luminosa di giallo e blu, introdotta da opere d’arte di Marco Lorenzetto e Tom Borgese. Qui si trovano un tavolino e una scrivania in legno chiaro, posizionata in modo da separare le due aree principali della camera da letto.
Nella camera della figlia, un letto a castello disegnato da Tomèf è racchiuso in un arco con tende, perfetto per ospitare i pigiama party. Le pareti con gli scarabocchi dei bambini sono decorate con la carta da parati fantasia, mentre il rosa pallido di Benjamin Moore tinge la scaffalatura modulare regolabile e la scrivania. Nel progettare la camera da letto del figlio del golfista, Tomèf ha preso ispirazione per la passione del bambino per le mappe, i viaggi e la geografia. Da qui, la scelta di utilizzare una giocosa carta da parati e un poster originale di Air France dei primi anni ’60 sopra il letto.
Nella stanza dei giochi, le mensole modulari in legno di Tomèf fanno da sfondo a colori vivaci, mentre la carta da parati, ispirata ai disegni degli indiani d’America, conferisce carattere e un motivo sottile.
Immagini courtesy Tomèf
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