La retrospettiva dedicata alla creatività di Enzo Mari e prodotta da Triennale Milano, approda per la prima volta a Londra. Dove rimarrà, con 250 progetti, fino all’8 settembre.
Il Design Museum di Kensington High Street ospita fino all’8 settembre una grande esibizione che ripercorre i 60 anni di carriera di Enzo Mari, uno dei più grandi e poliedrici designer del XX secolo. Il progettista, artista, critico e teorico novarese viene celebrato con una monografica prodotta e allestita per la prima volta dalla Triennale di Milano nel 2020, pochi giorni prima della scomparsa del maestro 88enne.
Gli artisti in mostra con Enzo Mari
L’esposizione di Londra – 250 progetti esposti in ordine cronologico, fondamentali per capire il percorso dell’autore – segue la tappa a Genk in Belgio dello scorso anno. Prevista una ricostruzione storica, a cura di Francesca Giacomelli, affiancata da una serie di tributi a opera di progettisti internazionali contemporanei. In una mostra parallela, “Grazie Enzo Contemporary Responses to Enzo Mari”, 13 artisti residenti a Londra mettono in mostra le loro opere per dimostrare l’influenza del designer.
Tra loro Jasper Morrison, Industrial Facility, Andu Masebo, Sound Advice. Diciannove piattaforme multimediali impreziosiscono la rassegna permettendo di conoscere i progetti alla base della visione artistica di Mari. Completano il percorso una serie di video interviste che raccontano le tensioni etiche dell’artista, le sperimentazioni, la capacità di dare forma all’essenziale. Sono realizzate da Hans Ulrich Obrist, uno dei curatori d’arte più influenti al mondo.
Tra classici e opere inedite
Non sono presenti solo lavori celebri ma anche materiali inediti, provenienti per la maggior parte dall’Archivio Mari donato al CASVA, Centro di Alti Studi sulle Arti Visive di Milano. Tra le opere esposte, il calendario perpetuo e le serigrafie della Serie della Natura realizzate negli anni ’60.
L’intuito di Mari si esprime anche nella sua attenzione nel design dedicato all’infanzia, di cui fu un precursore. Attratto dal mondo del gioco come attività necessaria a scoprire le proprie potenzialità, nel 1957 realizzò “16 Animali”, uno zoo-puzzle di legno prodotto da Danese. Dopo 16 anni produsse con la medesima filosofia “16 Pesci” e in seguito altri giochi e libri per bambini. Una testimonianza di come il genio artistico di Mari si sia espresso a 360° con la progettazione di circa 2mila creazioni che vanno dal prodotto fino a spingersi alla realizzazione di opere concettuali.
I premi alla carriera di Enzo Mari
I suoi studi lo portarono a essere insignito nel 1967 del suo primo Compasso D’oro. Riconoscimento che gli venne attribuito proprio per le “Ricerche individuali di Design” del quale rivoluzionò il concetto con la realizzazione di oggetti utili destinati alla gente comune, fino ad allora esclusa da un settore ritenuto elitario.
Ricercava un design spogliato del superfluo, funzionale, efficiente e dal prezzo accessibile. Un design etico e democratico. Il suo era un atteggiamento pionieristico con grande attenzione a tematiche attuali come quelle legate al consumismo e alla sostenibilità. La mostra itinerante celebra una vita dedicata alla sperimentazione incessante e alla passione per il Made in Italy dagli anni ‘50 alle ultime opere del 2020.
Articolo tratto dal numero estivo di Robb Report Italia
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