Il membership club The Wilde ha aperto le porte a Milano, coinvolgendo le menti più brillanti con il suo hub culturale e preparandosi a un’espansione internazionale.
Il primo tiepido sole primaverile scompare tra le silhouette del quadrilatero milanese e il corridoio che segna l’ingresso di The Wilde si illumina, invitando gli ospiti a prendere posto al suo interno. Un veloce stop nella sala accoglienza anticipa il momento della scelta del piano al quale accomodarsi.
Nell’edificio milanese un tempo residenza di Santo Versace, al numero 16 di Via dei Giardini si trova oggi uno dei membership club più chiacchierati, sede di una community creativa e internazionale che ha eletto Brera quale punto di incontro esclusivo. Fondato da Gary Landesberg, The Wilde ha aperto le porte nel novembre 2024, attirando soci tra professionisti di finanza e tecnologia, così come esponenti di arte e design, moda, musica e teatro, selezionati da un membership committee.
Una fee di ingresso e una quota annuale garantiscono ai membri di vivere The Wilde dal mattino fino a tarda notte, utilizzando gli spazi distribuiti fra tre piani e un rooftop per lavorare, organizzare riunioni o semplicemente rilassarsi.
Spazi raffinati per ogni esigenza al The Wilde
La Club Room accoglie professionisti intenti a leggere il giornale, giovani artisti che conversano di fronte a un Giardini Negroni e menti brillanti intente a dare vita a nuovi progetti. Fulcro degli eventi serali, la sala è dotata di un palco mobile che ospita concerti live, tra cui la serata jazz del mercoledì, appuntamento fisso. La Library è aperta tutto il giorno, mentre una sala riunioni più raccolta permette incontri privati. La cigar lounge Arturo’s presenta dettagli in cuoio, mentre il giardino e il rooftop hanno un flair mediterraneo. Il designer Fabrizio Casiraghi ha curato il progetto privilegiando arredi in noce americano in contrasto con legno laccato rosa, travertino e dettagli in velluto, mentre Ed Tang, co-fondatore di Art Bureau, ha selezionato opere di artisti come Diane dal Pra e Andy Warhol.
Un viaggio tra sapori e cocktail esclusivi
L’offerta gastronomica di The Wilde parte da Ava, che celebra la cucina mediterranea, mentre Nina fonde sapori latino-americani e giapponesi, proponendo piatti in stile Nikkei. Ogni piano vanta una cocktail list dedicata e una selezione di vini e distillati ricercati. Hub culturale, il membership club organizza eventi e appuntamenti di networking come il Breakfast Social e le Talk Series, con ospiti di spicco nel mondo del business, dell’arte e dell’innovazione.
L’agenda del club include anche eventi speciali per i membri, tra cui workshop, mostre e degustazioni esclusive. Dopo il successo dell’apertura milanese, il concept si prepara a espandersi in altre città, con future sedi a New York, Londra e Los Angeles, consolidando una rete internazionale dedicata a menti visionarie e cosmopolite.
Articolo tratto dal numero primaverile di Robb Report Italia
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