Per la prima Ferrari EV il costruttore italiano ha depositato brevetti che descrivono un sistema in grado di simulare un cambio manuale.
La prima vettura elettrica di Ferrari arriverà questo autunno (probabilmente a ottobre) e trattandosi di un’auto Ev non avrebbe alcuna necessità di un cambio manuale. Tuttavia, questo non ha impedito al costruttore di considerare la possibilità di dotarla di funzionalità di cambiata.
Ferrari EV con marce sintetiche che simulano il cambio manuale
Un sistema del genere simulerebbe un cambio manuale ed è già stato preso in considerazione o sviluppato da altri costruttori come Porsche, Honda e Toyota. Tuttavia, se fosse Ferrari a implementarlo, ciò rappresenterebbe un passo significativo per il settore delle EV, come accade ogni volta che l’azienda Maranello compie una mossa nel mondo automobilistico. Il sistema di Ferrari EV, descritto nei brevetti riportati da Motor1, prevedrebbe due componenti: palette al volante per modificare la coppia erogata al motore elettrico e simulare così la cambiata e un sistema separato per modificare anche il suono dell’auto. Quest’ultimo sarebbe personalizzabile in base alle preferenze del conducente, spaziando da un timbro aggressivo e rumoroso a uno più placido e “rilassato”.
Esperienza di guida sportiva anche con la Ferrari EV
Tutto ciò si traduce in un’auto che replica l’esperienza di guida attualmente offerta da Ferrari. Un’esperienza fortemente ingegnerizzata per offrire comfort al conducente ma, ancor più, emozione. Quando si guida, per esempio, la SF90 Stradale ibrida plug-in da 986 CV, è possibile viaggiare con la stessa comodità di una Honda Civic oppure sprigionare tutta la potenza semplicemente premendo sull’acceleratore e agendo sulle palette al volante.
Prestazioni ed emozioni
È fondamentale per Ferrari offrire ai propri clienti l’opzione dell’emozione alla guida, anche se molte delle sue auto finiranno inevitabilmente parcheggiate nei garage o in mezzo al traffico di Monaco. Nell’era delle EV, questo compito è forse più arduo, dato che le auto elettriche dispongono di una catena cinematica molto più semplice rispetto ai motori a combustione interna e richiedono un minore coinvolgimento da parte del conducente. Proprio per questo motivo, Ferrari ha impiegato tempo per sviluppare la sua prima EV: l’obiettivo è continuare a offrire emozioni alla guida e produrre un’auto degna del marchio.
“Le persone comprano una Ferrari perché, quando la guidano, si divertono molto”, ha dichiarato l’amministratore delegato Benedetto Vigna. “Non acquistano un cavallino rampante per un solo motivo, A, B, C o D. È una combinazione di elementi. Quando produrremo auto elettriche, lo faremo nel modo giusto”.
Ferrari EV con suoni e cambi simulati per un’esperienza completa
Da qui: la possibilità di marce sintetiche nella prima Ferrari EV, insieme a suoni interni che suggeriscono la cambiata e suoni esterni capaci di generare un “ruggito.” Anche nelle vetture a combustione interna questo tipo di sonorizzazione è oggi comune ma assume un’importanza ancora maggiore per un costruttore come Ferrari che, soprattutto, intende vendere un’esperienza, specialmente con la sua prima auto elettrica.
Articolo di Robbreport.com
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