Reach for the Stars rappresenta l’ultima opera realizzata da Patrice Leguéreau per Chanel, prima della sua scomparsa.
Coco Chanel era conosciuta, almeno nei primi anni del suo stile rivoluzionario, per una forma di minimalismo che offriva alle donne libertà di movimento attraverso una nuova silhouette e tessuti innovativi. Era anche rigorosamente dedita ai dettagli e alla maestria artigianale, un ethos che il marchio continua a portare avanti ancora oggi.
L’omaggio alla cultura giapponese in Reach for the Stars
Entrambi questi principi estetici sono intrinseci alla cultura giapponese, ed è quindi appropriato che l’ultima collezione di alta gioielleria della maison abbia debuttato questa settimana a Kyoto, nonostante i pezzi fossero tutt’altro che minimalisti. Si tratta inoltre di una località particolarmente amata da Patrice Leguéreau, il compianto direttore della gioielleria di alta gamma di Chanel, scomparso nel novembre dello scorso anno. La nuova collezione Reach for the Stars rappresenta l’ultima opera da lui realizzata per la maison francese, coronando una carriera lunga 15 anni alla guida del dipartimento.
Simboli celebri di Chanel nella collezione Reach for the Stars
La collezione è dichiaratamente Chanel, nella rappresentazione dei motivi celebri e duraturi della maison. Il leone, mascotte di Mademoiselle Chanel (un simbolo prediletto dalla stilista, in virtù del suo segno zodiacale), compare in un collier ornato ai lati da due felini, con diamanti che scendono lungo il petto. I leoni sono presenti anche in alcuni scorci dei templi di Kyoto, come nei pannelli dorati del tempio Nanzen-Ji. Non mancano le stelle cadenti, presenti anche nell’unica collezione di alta gioielleria creata da Coco Chanel nel 1932. Alcuni gioielli evocano esplosioni stellari, in omaggio alla visione della fondatrice, e sembrano trarre ispirazione anche dai copricapi delle 1.001 statue di Kannon, la dea della misericordia, custodite nel tempio Sanjusangendo nella parte orientale di Kyoto.
Le ali come nuova icona nella collezione
In questa collezione, tuttavia, Leguéreau ha introdotto una nuova icona. Le ali costituiscono la fonte d’ispirazione per molti dei pezzi, tra cui l’imponente collier Wings of Chanel, realizzato in diamanti e impreziosito da un eccezionale zaffiro Padparadscha rosa da 19,55 carati, oltre a una serie di spille e una tiara.
Reach for the Stars tra spiritualità e futuro della maison
Reach for the Stars è senza dubbio un omaggio all’Estremo Oriente e, di conseguenza, eserciterà probabilmente un forte richiamo presso la clientela asiatica della maison. Ma è anche il canto del cigno di Leguéreau. Sebbene non siano stati resi noti i dettagli della sua scomparsa, molti degli elementi tematici della collezione lasciano intendere che il designer possa aver rivolto lo sguardo al cielo durante la fase creativa. O forse si tratta solo di una coincidenza. In ogni caso, rappresenta un addio bello e appropriato, ulteriore segno recente della fine di un’epoca per la maison e dell’inizio di una nuova.
Lo scorso dicembre, Chanel ha nominato un nuovo direttore artistico, Matthieu Blazy, che prende il posto di Virginie Viard, succeduta brevemente alla direzione creativa dopo la scomparsa dello storico e leggendario stilista Karl Lagerfeld. Coco Chanel stessa fu simbolo di rinascita, avendo rilanciato il proprio marchio contro ogni previsione nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. La maison è stata poi reinventata da Lagerfeld. E, senza dubbio, è ora sull’orlo di una nuova trasformazione. La visione originaria, tuttavia, rimane sempre fedele alle sue radici.
Articolo di Robbreport.com
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