I produttori di orologi sono legati alla formula 1 da oltre 50 anni, ma mai come in questo momento.
Il biglietto più ambito nell’orologeria di lusso non è per una partita di tennis, una gara di golf, una cena di gala o una crociera esclusiva. È per un weekend in Formula 1, completo di pass VIP per il Paddock Club, incontri con i piloti e una valanga di merchandising automobilistico.
L’esperienza di Tudor in pista con gli orologi Formula 1
Si parla per esperienza diretta. Dal 2 al 5 maggio a Miami, Tudor ha celebrato il primo anniversario della sua partnership con il team Visa Cash App Racing Bulls di Formula 1 (quello con la livrea rosa sgargiante) invitando 13 giornalisti da tutto il mondo nella Magic City. L’obiettivo? Testare un nuovo orologio durante la quarta edizione del Gran Premio di Miami. La gara, che si è conclusa il 4 maggio con la vittoria del pilota McLaren Oscar Piastri, ha rappresentato la prima grande attivazione di Tudor in Formula 1.
Il Black Bay Chrono “Carbon 25”: orologi Formula 1 in edizione limitata
Il nuovo orologio, il Black Bay Chrono “Carbon 25”, è stato all’altezza dell’occasione. Primo segnatempo in edizione limitata nella storia del marchio, prodotto in 2.025 esemplari, è anche il più costoso della sua gamma, con un prezzo di 6500 euro. Alloggiato in una cassa interamente in fibra di carbonio da 42 mm, il cronografo certificato COSC presenta un quadrante “racing white” con un distintivo anello blu. “Al polso dà una sensazione sportiva, e anche l’aspetto è da corsa”, ha dichiarato Liam Lawson, uno dei due piloti di Visa Cash App, durante un evento Tudor a South Beach, dove lui e l’altro pilota, Isack Hadjar, hanno mostrato i loro modelli Carbon 25 numerati posando per le foto con i giornalisti.
Orologi Formula 1 e il boom della F1
Come TAG Heuer, IWC e gli altri marchi svizzeri che competono per il primato in Formula 1, Tudor sta sfruttando il crescente profilo della F1 negli Stati Uniti. Da quando i Gran Premi di Miami e Las Vegas hanno debuttato rispettivamente nel 2022 e nel 2023, la base di fan americana dello sport è aumentata. Alimentata da una nuova demografia di appassionati, tra cui giovani e donne, attratti dal dramma – e dal cast – della docuserie di Netflix in sette stagioni Formula 1: Drive to Survive.
Competizione in pista e nei brand
Il panorama ultra-competitivo della F1 ha inoltre incrementato l’audience. “In questo momento, la McLaren è la squadra più veloce, ma subisce pressioni regolari da Red Bull, Ferrari e persino Mercedes”, ha dichiarato recentemente Luke Smith, senior writer di The Athletic per la Formula 1, al New York Times. “Al momento è impossibile dire quale pilota vincerà il campionato mondiale. Fuori dalla pista, gli ascolti televisivi negli Stati Uniti, sebbene modesti rispetto ad altri sport, sono cresciuti nella prima parte della stagione. Lo sport sta attirando più sponsor che mai, il che significa che i team stanno guadagnando più denaro che mai”.
Rolex e il cambio di guardia negli orologi Formula 1
Nel 2014 al Gran Premio di Formula 1 a Monaco, Rolex, la casa madre di Tudor, era al suo secondo anno come sponsor ufficiale del cronometraggio in F1. Gli striscioni verdi distintivi del marchio, con l’iconico logo a corona gialla, dominavano praticamente ogni centimetro del circuito. Non vi era dubbio su quale azienda fosse al vertice della classifica degli sponsor in Formula 1.
Nel 2025, tuttavia, Rolex non è più affiliata al campionato automobilistico più prestigioso al mondo. A seconda della fonte, la Corona avrebbe perso oppure volontariamente ceduto la sponsorizzazione a TAG Heuer, che ha colto l’occasione del Gran Premio di Miami per presentare il nuovo Formula 1 Solargraph Miami GP Limited Edition, parte della collezione Formula 1 lanciata dal marchio all’inizio dell’anno. Caratterizzato da un quadrante nero opalino e una cassa in acciaio con rivestimento DLC nero, l’orologio è il primo di sette modelli in edizione limitata legati a Gran Premi internazionali che verranno lanciati nel corso dell’anno.
Orologi Formula 1 e la sfida della visibilità
L’assenza di Rolex non è stata l’unica ragione per cui quest’anno l’atmosfera è sembrata diversa. L’esplosione di sponsorizzazioni in Formula 1, unita alla crescente competizione per catturare l’attenzione del pubblico, ha generato una lotta per gli spazi pubblicitari che ha finito per diluire l’impatto visivo di qualsiasi singolo brand durante l’evento. A Miami, le pubblicità di Crypto.com hanno oscurato quelle di Aramco, Heineken, LVMH e altri partner globali della F1.
Le nuove strategie dei brand
Ciò potrebbe spiegare perché IWC, altro storico protagonista del panorama F1, abbia scelto un approccio di marketing differente. Il marchio ha messo in evidenza il suo legame con la Formula 1 attraverso una serie di eventi orientati al mondo delle celebrità durante il weekend di gara, focalizzati sul prossimo film di Apple TV dedicato alla F1. In uscita a giugno, la pellicola vede Brad Pitt nei panni di Sonny Hayes, un pilota di Formula 1 fittizio che indossa un orologio di scena ispirato all’Ingenieur SL Referenza 1832 (progettato da Pitt stesso in una collaborazione a tre con IWC e Cloister Watch Company, uno studio di design di New York).
Collaborazioni sempre più forti tra orologi Formula 1 e team
Queste non sono le uniche collaborazioni tra il mondo dell’orologeria e quello della Formula 1. Richard Mille sponsorizza da tempo McLaren e Ferrari (a Miami, Piastri avrebbe indossato un modello RM67-02 personalizzato nei toni dell’arancione McLaren). Girard-Perregaux è sponsor di Aston Martin e H. Moser & Cie. collabora con Alpine Motorsports. I produttori di orologi sono legati al motorsport da oltre mezzo secolo, ma mai in modo così intenso come oggi. Per capire il perché, basta immaginare una ragazza di 13 anni che guarda la Sprint Race del sabato sul telefono tra una partita e l’altra del torneo di calcio.
Articolo di Robbreport.com
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