Datejust, ha compiuto 80 anni quest’anno. Per l’occasione, ecco una guida alle edizioni più amate.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Rolex produceva da quasi vent’anni la sua celebre cassa impermeabile Oyster, e da circa quindici anni i suoi movimenti automatici Perpetual. La combinazione potente di questi due importanti sviluppi orologieri portò alla creazione dell’Oyster Perpetual, una serie di orologi automatici ad alta resistenza all’acqua che, nei decenni successivi, sarebbe stata integrata in numerose collezioni di orologi professionali celebri.
La nascita del Datejust
Oltre a segnare la fine del conflitto più sanguinoso della storia umana, il 1945 rappresentò anche il quarantesimo anniversario della fondazione della celebre casa orologiera di Hans Wilsdorf. Per festeggiare quattro decenni di innovazione e successi, il marchio lanciò un’edizione speciale dell’Oyster Perpetual in oro massiccio, referenza 4467 da 36 mm, dotata di una complicazione data e di un bracciale a più maglie battezzato “Jubilee”. Anche se oggi può sembrare scontato, questa referenza rappresentò il primo orologio da polso automatico, impermeabile e cronometro al mondo con funzione data. Presto, e dopo alcune modifiche importanti, sarebbe diventato noto come il Datejust.
Sebbene per molti il nome “Rolex” evochi immediatamente modelli come il Submariner, il GMT-Master o il Cosmograph Daytona, è in realtà il Datejust la collezione più venduta nella storia del marchio, e dunque il modello più riconoscibile del brand. Meno costoso, in alcune configurazioni, rispetto ai suoi cugini della collezione Professional, il Datejust offre un’estetica elegante, una pratica funzione data, un’ampia varietà di quadranti e materiali. Nonché la possibilità di scegliere tra i bracciali Jubilee, Oyster o President.
Il punto d’incontro tra eleganza e versatilità
Considerato da molti un “orologio elegante” nonostante il bracciale in metallo massiccio e la cassa piuttosto spessa, riesce a colmare abilmente il divario tra gli orologi da tutti i giorni e quelli più formali. Disponibile sin quasi dagli inizi anche in versione bicolore acciaio e oro, è forse l’orologio che più di ogni altro incarna quel particolare stile. Riunendo numerose innovazioni Rolex, il Datejust rappresentava, agli occhi del fondatore Hans Wilsdorf, una sorta di Rolex definitivo. Numerosi leader mondiali e celebrità della metà del XX secolo ricevettero in dono o indossarono questo modello: Winston Churchill, Dwight D. Eisenhower e Martin Luther King sono stati tutti visti con un Datejust al polso. (A Churchill fu infatti donato il 100.000° cronometro certificato Rolex, che risultò essere proprio un Datejust).
La longevità del Rolex Datejust nel tempo
Esplorare ogni possibile configurazione del Datejust sarebbe un’impresa pressoché impossibile. Nominare però le referenze più importanti e le loro caratteristiche principali è perfettamente fattibile, e offre un’illustrazione del motivo per cui questo classico modello ha resistito così bene alla prova del tempo. Mentre altri modelli e famiglie di modelli sono andati e venuti, il Datejust è rimasto una costante, antecedente a tutte le altre collezioni Rolex, ad eccezione dell’Oyster Perpetual stessa, di cui rappresenta una variante. In un mondo in cui i prodotti vengono introdotti e ritirati a una velocità allarmante, questo modello (che compie 80 anni nel 2025) ha dimostrato una longevità straordinaria. E non c’è dubbio che continuerà a farlo.
Rolex Oyster Perpetual ref. 4467 (~1945–1959)
Presentata dal fondatore di Rolex, Hans Wilsdorf, all’Hôtel des Bergues di Ginevra (oggi Four Seasons), la Rolex Oyster Perpetual ref. 4467 non riportava in realtà la dicitura “Datejust” sul quadrante. Quella sarebbe arrivata in seguito. Disponibile in oro giallo o rosa e con un diametro di 36 mm, era equipaggiata con il calibro automatico certificato cronometro A295, che richiedeva un fondello sporgente successivamente soprannominato dai collezionisti “Ovettone” o “Big Bubbleback.” Le prime innovazioni (indicazione della data, lunetta zigrinata che consentiva agli ingegneri Rolex di avvitarla facilmente alla cassa, e il nuovo bracciale Jubilee) erano già presenti. Colori di quadrante, indici e disco data variarono nel corso della produzione di questa referenza.
Referenza: 4467
Diametro: 36 mm
Movimento: Rolex Cal. A295 automatico
Prezzo sul mercato secondario: 15.500–19.000 euro
Rolex Oyster Perpetual ref. 5030/5031 (~1948–1950)
Prodotte per un breve periodo attorno al 1949/1950, le referenze 5030 (lunetta liscia) e 5031 (lunetta lavorata) introdussero l’opzione della cassa Rolesor in acciaio e oro nella collezione Datejust, una caratteristica che ancora oggi rappresenta un elemento importante del modello. Disponibili anche in oro rosa o giallo, conservavano il fondello sporgente della ref. 4467, dovuto alla presenza del movimento automatico A295. Come la ref. 4467, potevano essere scelte con quadrante color crema o nero. Alcuni esemplari di fine produzione mostrano la scritta “Datejust” sul quadrante, anche se la maggior parte degli studi concorda nel ritenere che sia stata la referenza 6105 a introdurre per prima tale dicitura.
Referenza: 5030/5031
Diametro: 35,5 mm
Movimento: Rolex Cal. A295 automatico
Prezzo sul mercato secondario: 13.000–43.000 euro
Oyster Perpetual Datejust ref. 6104/6105 (~1950–1953)
Le referenze 6104 (lunetta liscia) e 6105 (lunetta lavorata), disponibili in oro giallo e rosa (e, in casi estremamente rari, con corona sul lato sinistro) presentavano una varietà di quadranti. Oltre al bianco o nero, erano disponibili anche quadranti con diamanti incastonati. Questa generazione di Datejust vide Rolex passare dalla dicitura “Swiss Made” a “Swiss”. È inoltre la prima referenza (secondo molte fonti) a riportare la scritta “Datejust” sul quadrante. Le configurazioni del testo sul quadrante variano da un esemplare all’altro: alcune riportano “Officially Certified Chronometer” o “Chronometer Officially Certified” su due righe, mentre altre lo fanno su tre.
Referenza: 6104/6105
Diametro: 36 mm
Movimento: Rolex Cal. A296 / Rolex Cal. 745 automatico
Prezzo sul mercato secondario: 12.000–16.000 euro
Rolex Oyster Perpetual Datejust ref. 6309/6609 “Thunderbird” (~1954–1959)
Questa interessante referenza combina un Datejust abbastanza standard degli anni ’50 con una lunetta girevole per il calcolo dei tempi trascorsi. (Il Turn-O-Graph, introdotto nel 1953 e seguito a breve dal Submariner, fu il primo orologio professionale Rolex dotato di lunetta rotante.) Il nome “Thunderbird” deriva dall’associazione di Rolex con lo U.S. Air Force Demonstration Squadron, fondato nel 1953. Disponibile in metalli preziosi con quadranti neri o bianchi, venne proposta anche in acciaio (ref. 6609) con lunetta in oro bianco, una configurazione che sarebbe diventata distintiva del Datejust con l’introduzione della ref. 1601 nel 1958. Si noti anche la lavorazione raffinata della lunetta stessa, con dettagli eleganti tra gli indici dei 10 minuti.
Referenza: 6309/6609
Diametro: 36 mm
Movimento: Rolex Cal. 743 / Rolex Cal. 1065 automatico
Prezzo sul mercato secondario: 8.600–34.500 euro
Oyster Perpetual Datejust ref. Serie 16XX (~1958–1977)
Forse la più celebre tra le referenze vintage del Datejust, la serie 16XX debuttò alla fine degli anni ’50 includendo varianti con lunetta liscia (1600), zigrinata (1601), lavorata (1603), e altre ancora. La ref. 1601, in acciaio con lunetta zigrinata in oro bianco, è particolarmente apprezzata: questa combinazione consente un orologio (relativamente) accessibile pur includendo materiali preziosi. La generazione precedente (serie 6XXX) aveva abbandonato il fondello “Bubbleback” in favore di uno piatto, grazie all’introduzione di un nuovo movimento, caratteristica mantenuta nella serie 16XX. La celebre lente “cyclops,” introdotta nel 1955, comparve anche su questi modelli (e su tutte le generazioni successive del Datejust). Le lancette a bastone fecero la loro comparsa proprio nella serie 16XX.
Referenza: 1600 / 1601 / 1603 / 1605 / 1607
Diametro: 36 mm
Movimento: Rolex Cal. 1570 / 1575 automatico
Prezzo sul mercato secondario: 3.400–5.000 euro
Rolex Oysterquartz Datejust (1977–2004)
Un’eccezione unica nella linea Datejust, altrimenti composta da modelli automatici, Oysterquartz Datejust era alimentato da un movimento al quarzo sviluppato internamente da Rolex. A differenza delle altre versioni, presentava un bracciale integrato distintivo e una cassa più spigolosa, in linea con il design degli anni ’70, epoca in cui nacque. (Questa tecnologia di movimento, altamente precisa, offriva anche la regolazione rapida della data e i secondi “hacking”). Rimasto in produzione per oltre 25 anni, l’Oysterquartz Datejust (e il corrispettivo Day-Date) rappresentò una rivoluzione, unendo tecnologia avanzata e design contemporaneo pur mantenendo le proporzioni classiche da 36 mm. Nel 2004, Rolex cessò la produzione dell’Oysterquartz Datejust, tornando a una produzione interamente meccanica.
Referenza: 17000 / 17013 / 17014
Diametro: 36 mm
Movimento: Rolex Cal. 5035 Oysterquartz
Prezzo sul mercato secondario: 3.400–5.000 euro
Rolex Oyster Perpetual Datejust ref. Serie 16XXX (~1977–1988)
La serie 16XXX del Datejust abbandonò il caratteristico quadrante a “pie pan” della generazione precedente, ma introdusse alcuni miglioramenti significativi. Primo fra tutti, il nuovo calibro 3035, che permetteva la regolazione rapida della data e presentava una frequenza più alta di 4 Hz (28.800 alternanze/ora). Disponibili con lunetta zigrinata, lavorata o “bark,” questi orologi vennero proposti in acciaio, oro giallo o nella configurazione bicolore Rolesor, con una vasta gamma di quadranti (tra le versioni più interessanti, si segnalano quelle con motivi “tapestry” e “linen”). Questa serie fu anche l’ultima a montare vetri acrilici, sostituiti poi da cristalli in zaffiro. Gli orologi della serie 16XXX venivano forniti con bracciali Jubilee o Oyster a tre maglie.
Referenza: 16000 / 16013 / 16014 / 16018 / 16030 / 16078
Diametro: 36 mm
Movimento: Rolex Cal. 1570 / 1575 automatico
Prezzo sul mercato secondario: 3.400–5.000 euro
Oyster Perpetual Datejust ref. 162XX (1988–2004)
La serie Datejust 5 cifre 162XX, aggiornata con vetro zaffiro e alimentata dal calibro 3135, conserva molte delle caratteristiche amate dagli appassionati del vintage: anse forate, finali stampati e (almeno nei primi anni di produzione) lume al trizio. Disponibile con lunetta liscia, zigrinata o lavorata, fu l’ultima serie del Datejust a proporre quest’ultima tipologia di lunetta, poi dismessa da Rolex. Ancora una volta, configurazioni di quadranti e materiali furono numerosissime: da indici in diamanti a numeri arabi applicati, con colori che spaziavano da tonalità sobrie a sfumature più appariscenti, a seconda della referenza. Chi cerca una configurazione classica ma con comodità moderne trova un ottimo esempio nella ref. 16234 in acciaio con lunetta in oro bianco e quadrante argentato.
Referenza: 162XX
Diametro: 36 mm
Movimento: Rolex Cal. 3135 automatico
Prezzo sul mercato secondario: 3.400–5.000 euro
Rolex Oyster Perpetual Datejust II ref. 1163XX (2009–2016)
Con il Datejust II, Rolex aumentò le dimensioni del suo celebre orologio con data, introducendo una cassa da 41 mm e il calibro 3136. Disponibile solo con bracciale Oyster, era proposto in acciaio con lunetta in oro bianco o in oro giallo o rosa con lunette abbinate. A causa delle proporzioni maggiorate, presentava un quadrante più ampio con indici più spessi, lunetta più marcata e un’estetica complessivamente più robusta. Il calibro 3136, certificato cronometro, offriva caratteristiche moderne come spirale Parachrom, ammortizzatori Paraflex e secondi arrestabili, con una vasta gamma di quadranti disponibili. Tuttavia, Rolex interruppe questo modello dopo soli sette anni, sostituendolo nel 2016 con il Datejust 41, una misura che fa ancora parte della collezione attuale.
Referenza: 1163XX
Diametro: 41 mm
Movimento: Rolex Cal. 3136 automatico
Prezzo sul mercato secondario: 7.000–12.000 euro
Oyster Perpetual Datejust 41 ref. 1263XX (2016–Presente)
Rolex ha interrotto la produzione del Datejust II sostituendolo nel 2016 con il simile Datejust 41. Sebbene le referenze delle due sottofamiglie siano affini, vi sono differenze visibili: cassa, anse, lunetta e persino indici del quadrante risultano leggermente più sottili nel Datejust 41, conferendogli un’estetica più raffinata. Mentre il Datejust II era disponibile solo con bracciale Oyster, il Datejust 41 viene proposto anche con bracciale Jubilee. Oltre alle versioni in acciaio, Rolesor bianco e Rolesor giallo, questo modello è disponibile anche in Rolesor Everose. Ogni configurazione è proposta sia con lunetta liscia sia zigrinata, accompagnata da un’ampia varietà di quadranti in ogni metallo. Il movimento attuale che anima questa collezione è il calibro 3235.
Referenza: 1263XX
Diametro: 41 mm
Movimento: Rolex Cal. 3235 automatico
Prezzo: da 7.300 euro
Rolex Oyster Perpetual Datejust ref. 126234-0051
L’interpretazione moderna del classico Datejust da 36 mm non si discosta molto dalla serie 16XX nata alla fine degli anni ’60. La ref. 126234-0051, ad esempio, presenta una cassa in Oystersteel con bracciale Jubilee, lunetta zigrinata in oro bianco, corona e fondello a vite, e un movimento automatico Rolex certificato cronometro. Questa particolare configurazione sfoggia un bellissimo quadrante verde menta con finitura soleil e indici e lancette applicati con materiale luminescente Chromalight. Disponibile anche con altri colori di quadrante, e su bracciale Oyster, per chi lo preferisce, è lo stesso Datejust classico amato nel XX secolo, ma aggiornato con caratteristiche e soluzioni tecniche moderne.
Referenza: 126234-0051
Diametro: 36 mm
Movimento: Rolex Cal. 3235 automatico
Prezzo: 8.200 euro
Articolo di Robbreport.com
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