In una bottega di Albuzzano, nel pavese, Oisa ha deciso di ricominciare dal ritmo di un savoir-faire meccanico che l’Italia aveva quasi dimenticato.
La storia di Oisa 1937 è un affare di famiglia, ma anche una vicenda industriale che attraversa il cuore del Novecento. Fondata a Milano nel 1937 da Domenico Morezzi, l’Orologeria Italiana Società Azionaria (da cui l’acronimo) ha prodotto oltre 4 milioni di movimenti meccanici fino alla fine degli anni Settanta. Poi, come tante realtà del tempo, è stata travolta dall’avvento del quarzo, silenzioso e implacabile, fermandosi nel 1978.
Quasi quarant’anni dopo, il nipote del fondatore ha deciso di riaccendere la miccia. Ma è l’incontro con Benedetto Perrotta, oggi ceo e socio di maggioranza, a imprimere una direzione chiara a Oisa: riportare la manifattura italiana a costruire movimenti meccanici di alta gamma, interamente made in Italy. Il risultato è un laboratorio d’eccellenza ad Albuzzano, 500 metri quadri dove ogni componente prende forma quale eccezione assoluta nel panorama nazionale.
Oisa: precisione, materia e savoir-faire
Il cuore del progetto è la produzione in-house: dai ponti ai pignoni, fino alle decorazioni realizzate a mano da decoratrici specializzate. L’approccio è artigianale, ma con una visione industriale. Perrotta, forte di trent’anni di esperienza nella meccanica di precisione e del supporto delle sue aziende (Futura, Metalsab e Progea Leonardo), ha strutturato Oisa come una pmi innovativa pronta a confrontarsi con il mercato internazionale. E a offrire soluzioni su misura per i clienti b2b, anche nel mondo della moda e della gioielleria.
Due i movimenti attualmente in produzione: il Calibro 29-50, meccanico a carica manuale, e il Calibro 29-60, automatico premium. Ma è il 29-50 Cinque Ponti a raccontare davvero la filosofia dell’azienda: una riserva di carica di 60 ore, finiture eleganti e meccanica di altissima precisione. Un manifesto tecnico ed estetico.
La visione del team
A guidare la manifattura, insieme a Perrotta, c’è Fausto Berizzi: un maestro orologiaio con un passato tra le più prestigiose maison svizzere. Il team è composto da giovani professionisti, tecnici e artigiani, con l’obiettivo comune di costruire competenze. Il progetto Oisa punta anche alla creazione di una filiera locale dell’orologeria, attraverso nuove assunzioni e percorsi di formazione.
La manifattura ha già realizzato dieci movimenti originali nella sua storia e ha in cantiere nuovi sviluppi per espandere la gamma. La crescita passa anche per l’ampliamento della collezione di orologi firmati Oisa 1937: pezzi in edizione limitata che interpretano in chiave contemporanea l’identità storica del marchio.
Il valore del tempo condiviso per Oisa
Nel 2025 Oisa ha avviato una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd (Azimut Group), con l’obiettivo di coinvolgere investitori, appassionati e addetti ai lavori. La ricorrenza del 15 aprile – Giornata del Made in Italy – ha fatto da sfondo all’operazione, celebrata con una special edition composta da 87+1 orologi, riservati ai primi sostenitori del progetto.
Il rilancio di Oisa è anche un invito a riconsiderare il ruolo dell’Italia nella meccanica del tempo oltre il design, verso l’innovazione. Una sfida ambiziosa che si misura con giganti svizzeri e produttori asiatici, proponendo un’alternativa credibile, radicata e competitiva. A distanza di quasi novant’anni dalla sua fondazione, Oisa 1937 prova a restituire alla manifattura orologiera italiana un posto che le spetta per storia, qualità e visione. E ogni nuovo movimento è un piccolo passo in quella direzione.
Immagini courtesy Oisa 1937
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