Il sipario è calato sulle presentazioni di Alta Gioielleria alla Haute Couture di Parigi, ma la sua eco resta forte e potente.
Svariate decine di presentazioni, gemme a profusione, pezzi unici da capogiro confermano il settore della gioielleria come uno dei più dinamici. A Parigi Robb Report ha visto cascate di diamanti e gemme eccezionali. Le maison hanno gareggiato nel presentare collezioni straordinarie, ispirate alla natura, alla trasformazione, all’heritage e al colore, con una particolare attenzione alla sostenibilità. Un tratto particolare di questa stagione è stata la presenza costante delle pierres fines e quindi del colore.
La Rose Gracieuse, Anna Hu

Anna Hu, La Rose Gracieuse, spilla in titanio con diamante giallo fancy vivid (1,18 ct), spinelli rubini, diamanti bruni, smeraldi e diamanti rotondi
L’ artista di gioielli Anna Hu, conosciuta per la sua raffinatezza e per i pezzi unici destinati a una clientela molto esigente, ha svelato l’opera emblematica di questa edizione: la “Rose Gracieuse”, una spilla in titanio, dipinta a mano dedicata al famoso ballo istituito dalla Principessa Grace a Montecarlo, in cui romanticismo e avanguardia si fondono.
Carte Blanche 2025 – Impermanence, Boucheron

Boucheron, Composizione n.6
In un mondo sempre più frenetico, Boucheron invita a rallentare, osservare e contemplare. Con la collezione di alta gioielleria Carte Blanche 2025 – Impermanence, Claire Choisne firma un poema visivo sulla fine della luce e sulla bellezza che svanisce. Le composizioni, oggetti scultorei più che gioielli, sono numerate al contrario, quasi a sottolineare un apocalittico conto alla rovescia. Ogni installazione botanica, dalla n°6 alla n°1, si scompone in 28 gioielli trasformabili, realizzati con materiali inusuali: vetro borosilicato, titanio, alluminio lucidato a specchio, ceramica nera, resine vegetali e diamanti couture incastonati con tecniche innovative, inclusa la stampa 3D.
Haute Couture di Parigi: Le borse di Buccellati

Buccellati, Borsetta sferica
Buccellati, nella boutique di rue Saint Honoré, ha presentato tre borse gioiello, fusione sublime di savoir-faire artigianale e ricerca estetica. La collezione si apre con una trousse rettangolare in velluto verde matelassé e impreziosita da una chiusura ornata da una rubellite cabochon. La seconda è una borsetta di velluto nero, che si distingue per un pregiato fermoir tempestato di diamanti e rubelliti e per la presenza di un pendente Opera. Il percorso creativo raggiunge il suo apice con una borsa sferica in velluto nero elasticizzato. Qui l’architettura della forma incontra il gioiello con una doppia fila di triangoli e ghirlande con brillanti che disegna la superficie.
Jewels by Nature, Chaumet

Chaumet, Collana trasformabile Carnation in oro bianco, con zaffiro blu di Ceylon taglio ovale di 36,44 carati, diamanti vari tagli
Chaumet fa librare in un mondo poetico con Jewels by Nature, un tema molto caro alla Maison da più di 240 anni. La collezione presentata all’indirizzo di Place Vendôme 12 è un omaggio ai tesori della flora e della fauna. Carnation (garofano) è il nome di una parure avvolta nel caratteristico blu Chaumet, una tonalità che in natura non appartiene a questo fiore campestre. È una distillazione contemporanea e altamente poetica della grazia di un prato idilliaco. La collana trasformabile segue perfettamente le linee e i movimenti del corpo: i sei garofani rivelano un sapiente dégradé di gemme e la forma a V del gioiello allude al motivo dell’aigrette, che richiama l’iconografia imperiale. Un opulento zaffiro ovale di Ceylon di più di 36 carati può essere staccato dal collier per essere indossato singolarmente.
Haute Couture di Parigi: Ode all’Italia, Damiani

Damiani, Luci del Mare, Collier Marea Rosa, oro bianco e rosa, ornato da morganiti taglio navette e diamanti taglio brillante culminante in una tormalina Paraiba di oltre 46 carati
A Place Vendôme Damiani ha presentato Ode all’Italia, una dichiarazione d’amore al Belpaese. Uno dei capolavori è il collier Marea Rosa appartenente alla tappa Luci del Mare. L’impressione è quella di essere trasportati su una spiaggia rosata di fronte al mare turchese, evocato da una sublime tormalina Paraiba di oltre 46 carati. Realizzato in oro bianco e rosa, il gioiello si presenta come una composizione fluida e armoniosa, impreziosita da morganiti taglio marquise nei toni del rosa delicato, la stessa nuance delle splendide spiagge sarde, e da diamanti dello stesso taglio, che fanno pensare alla luce tremolante dei raggi solari che si riflettono sull’acqua. Il retro del collier rivela un dettaglio segreto, frutto di maestria artigianale: una raffinata chiusura a scatola, anch’essa impreziosita da diamanti e morganiti.
Rare Perfection, David Morris

David Morris, collier smeraldi e diamanti
La collezione Rare Perfection mette in risalto la bellezza delle pietre colorate: rubini rosso ciliegia del Mozambico, diamanti fancy pink, zaffiri e smeraldi rappresentano un tripudio di colori. Geometrie Art Déco si alternano a cuori e motivi floreali delicati in una potente collezione di 12 pezzi.
Haute Couture di Parigi: Essence of Nature, De Beers

De Beers, Parure Baobab Magnitude, giaietto inciso a mano con diamanti taglio poire fancy yellow e diamanti bianchi
De Beers a Parigi ha svelato il secondo capitolo della collezione Essence of Nature, ispirata a quattro alberi originari dei Paesi produttori di diamanti. Particolarmente originale il set Baobab Magnitude, che celebra il baobab del Botswana con forme audaci e voluminose in giaietto levigato e diamanti fancy, introducendo nuove tecniche artigianali per la Maison.
1963, Graff

Graff, collana “1963”. Diamanti taglio ovale, baguette e pavé, impreziosita da smeraldi rotondi
Graff trascina in un’atmosfera psichedelica con la parure 1963, in omaggio al decennio che vide nascere la Maison: un’epoca che segnò l’avvento di un nuovo linguaggio creativo attorno al diamante. Graff presenta un sontuoso set che incarna lo spirito libero ed effervescente dei Swinging Sixties: un collier magnetico, un bracciale coordinato e spettacolari orecchini per un totale di 7.790 diamanti, oltre 129 carati di pura luce. Un bagliore verde, dato da smeraldi circolari, illumina con discrezione il lucore accecante dei diamanti ovali.
Haute Couture di Parigi: Monili, Gucci

Gucci, bracciale Monili
Monili, la prima collezione nata dalla collaborazione tra Gucci e Pomellato, rappresenta una proposta di alta gioielleria che le unisce in una visione comune di artigianalità. Il savoir-faire di Gucci nella lavorazione della pelle si fonde con l’eccellenza di Pomellato nell’oreficeria e nell’incastonatura delle pietre preziose.
Monili, termine latino per indicare i gioielli, richiama un’eleganza senza tempo e un’anima poetica. La collezione esprime un perfetto equilibrio tra opposti e un design che unisce purezza delle forme e contemporaneità, dando nuova vita a silhouette scultoree e codici iconici, realizzati in oro, diamanti e pelle pregiata. È una collezione versatile adatta a look casual chic che include bracciali, una morbida pochette e persino una minaudière.
Terres d’instinct, Messika

Messika, collier Kalahara
Valérie Messika sorprende con una novità assoluta: per la prima volta introduce gioielli con gemme colorate, tra cui una serie di anelli con pietre vibranti che segnano una svolta cromatica per la Maison parigina, finora legata al monocromo del diamante. Anche l’oro prende texture insolite: graffiato, spazzolato e grezzo. Uno dei capolavori della nuova collezione Terres D’Instinct, presentata all’Hôtel de Crillon di Parigi, è il collier Kalahara, modellato dall’eco primordiale della pietra e dai venti infuocati, emblema di una terra di contrasti e di luce. Un’opera magistrale di incastonatura e design modulare, impreziosita da due straordinari diamanti radiant-cut fancy intense yellow da 34,92 carati e da un diamante radiant-cut fancy yellow/IF da 3,61 carati.
Haute Couture di Parigi: Collezione 1967, Pomellato

Collana e orecchini Cascata Blu
Pomellato ha rivisitato i propri archivi con la Collezione 1967, un viaggio gioioso attraverso tre decenni di storia del gioiello. Dalle catene anni ’70, che hanno fatto epoca, ai gioielli scultorei degli anni ’80, fino alle esplosioni cromatiche dei ’90.
Rêve de Plume, Serendipity

Serendipity, Rêve de Plume, opale nero australiano di 11,88 carati, diamanti, zaffiri, turchesi, tanzaniti, laspislazzuli montato in oro bianco
Serendipity incanta con una presentazione fastosa al Museo Guimet: un viaggio onirico dove natura, arte e conoscenza si fondono in armonia. La collezione nasce dai ricordi della fondatrice Christine Chen: la quiete del giardino cinese dei nonni e le sfumature dei paesaggi di Monet. Queste impressioni si fondono in un luogo immaginario che esiste solo nei sogni. Tra le creazioni più affascinanti, Rêve de Plume: ispirato a un dipinto ukiyo-e di un pavone trovato nella casa di Monet. Al centro, un opale nero australiano da 11,88 carati, dai colori cangianti che ricordano le piume di pavone. Il corpo principale del collier è trasformabile e può essere indossato anche come spilla o accessorio per capelli.
Haute Couture di Parigi: Ardis Alta Gioielleria, Vhernier
Vhernier ha ambientato la sua nuova collezione Ardis Alta Gioielleria nell’Atelier Brancusi. Un esercizio di design contemporaneo che incarna l’eleganza minimale della maison, con volumi architettonici e giochi di vuoti e pieni, rappresentato da creazioni che combinano la leggendaria artigianalità italiana con le lavorazioni più innovative. Con le sue linee pure e i volumi generosi esaltati dai pavé di pietre, Ardis Alta Gioielleria è declinata in otto varianti, ognuna delle quali è stata concepita con una diversa idea della luce e dell’ombra.
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