Un viaggio in Antartide di 12 giorni a bordo di un vero rompighiaccio con sommergibili, praticando heliski e ora anche con una troupe cinematografica professionale per immortalare ogni istante di meraviglia.
Tutto è cominciato con ospiti che portavano con sé fotocamere di alta gamma e obiettivi potenti (alcuni sapevano persino come usarli). Poi hanno iniziato a lasciare a casa l’attrezzatura per farsi accompagnare direttamente da un fotografo. Oggi, tutto ciò sembra quasi antiquato: è infatti emersa una nuova nicchia di troupe cinematografiche professioniste che accompagnano i viaggiatori nelle esperienze più esclusive, con tutta l’attrezzatura necessaria per documentare con discrezione ogni momento, assicurandosi che sia davvero indimenticabile.
Documentare le proprie esperienze più avventurose
Questa presenza irrinunciabile è nata a seguito di un cambiamento più ampio nelle aspettative dei viaggiatori più avventurosi, come osserva Christopher Wilmot-Sitwell, esperto di viaggi per Robb Report e membro di Cazenove + Loyd. Un’evoluzione da un “turismo orientato allo status”, a esperienze ricche di narrazione. Per quanto riguarda le esigenze della sua clientela più assidua, afferma: “Non si tratta più solo di dove si va, ma di come si ricorda, si cattura e si condivide l’esperienza”. Ed è proprio questa troupe di documentaristi a rappresentare l’elemento centrale di un’esperienza esclusiva firmata Vault, che consente a chiunque di assecondare il proprio David Attenborough interiore.
Viaggio in Antartide con docufilm
Il viaggio di 12 notti, riservato a un massimo di dodici persone, ruota attorno a una spedizione nell’ultimo vero deserto naturale del mondo: l’Antartide. “È ai confini della Terra”, spiega Wilmot-Sitwell. “E il primo momento in cui si scorgono gli iceberg torreggianti e il paesaggio incontaminato, in un silenzio assoluto, è qualcosa di assolutamente unico”. Raggiungere quel paradiso innevato, tuttavia, di solito implica l’uso di navi commerciali con altri cento passeggeri—la maggior parte delle imbarcazioni charter non dispone né di garage per toys né della capacità di rompere i ghiacci necessaria per esplorare in totale privacy.
Legend, la nave perfetta per esplorare l’Antartide
Legend è un’eccezione: una nave in grado di spingersi in acque inesplorate. Si tratta di un’imbarcazione straordinaria: la sua scafo ultraresistente le conferisce la classificazione Icebreaker di Classe 1, una rarità tra gli yacht disponibili per il noleggio. Le sue dimensioni contenute—appena 77 metri—le permettono di accedere a luoghi inarrivabili per le navi più grandi. Il garage è colmo di ogni tipo di attrezzatura indispensabile per sfruttare al meglio il territorio antartico: un sommergibile, una piattaforma per elicotteri, Seabob, motoslitte e molto altro. Anche l’allestimento a bordo è di livello mondiale: sala cinema, palestra e una spa in stile balinese sono a disposizione, oltre a una cucina degna dell’alta ristorazione.
Le innumerevoli attività possibili durante il Viaggio in Antartide
Navigare su una nave privata di questo tipo, osserva Wilmot-Sitwell, trasforma il viaggiatore in “regista della propria spedizione,” con la possibilità di reagire in tempo reale a ciò che si incontra. “Se si avvistano balene o si desidera trascorrere più tempo presso una colonia di pinguini, si può cambiare rotta all’istante”, afferma. Si può intraprendere un’escursione di heliski lungo la Costa Danco e la Terra di Graham, con iceberg alla deriva sotto i propri sci, scenografici e drammatici al tempo stesso. Oppure affrontare le lunghe discese verticali della piattaforma di ghiaccio Filchner-Ronne vicino al Mare di Weddell. Il sommergibile di bordo può esplorare la Baia Marguerite alla ricerca di plancton bioluminescente, spugne marine e perfino banchi di krill antartici. O ancora ci si può avventurare nei pressi della piattaforma di ghiaccio Larsen, dove le formazioni sottomarine sono talmente spettacolari da essere paragonate a una cattedrale congelata.
A bordo di Legend con astrofisici e ricercatori
Legend è gestita da un equipaggio di 28 membri esperti, tanto nella sicurezza quanto nella scienza. Sono infatti presenti a bordo anche membri dello staff scientifico, con i quali si può scegliere di collaborare in studi di monitoraggio della fauna selvatica o nella mappatura dei ghiacciai. Un’esperienza memorabile per il proprio viaggio in Antartide: sedersi sul ponte durante la notte, alzare lo sguardo verso un cielo incredibilmente limpido, privo di qualsiasi inquinamento luminoso, e osservare le costellazioni con il supporto dell’astrofisico di bordo. “Trovarsi così a sud permette di osservare costellazioni australi e corpi celesti completamente invisibili, o visibili solo all’orizzonte, nelle latitudini più settentrionali”, spiega Wilmot-Sitwell, citando meraviglie come la Nebulosa Sacco di Carbone e le galassie nane delle Nubi di Magellano.
La troupe di documentaristi pronti a catturare ogni istante
È un’esperienza irripetibile che non si vorrà mai dimenticare, ed è proprio per questo che è presente una troupe professionale, pronta a rendere questo viaggio in Antartide davvero unico. Non solo documenterà ogni avventura, come il lancio in elicottero verso pendii intatti, ma realizzerà anche scatti dei pinguini intenti nel corteggiamento o nella cova sulle isole come Cuverville. Oppure il silenzio surreale delle immersioni nel paesaggio sottomarino al di sotto dei ghiacci galleggianti. La varietà di fauna cambia nel corso della stagione, che si estende approssimativamente da ottobre a marzo. All’inizio, racconta Wilmot-Sitwell, si trovano neve e ghiaccio incontaminati e una grande presenza di pinguini. A gennaio, ci si può aspettare una moltitudine di pulcini, prima che predatori e balene diventino protagonisti negli ultimi due mesi, mentre neve e ghiaccio iniziano a sciogliersi.
Il documentario del proprio viaggio in Antartide
I videomaker assegnati al viaggio faranno riprese che verranno poi montate per creare, una volta tornati a casa, un documentario naturalistico personale. “I viaggiatori possono vivere pienamente il momento, pur conservando ricordi con qualità cinematografica”, aggiunge Wilmot-Sitwell. “Trasforma un’esperienza effimera in un racconto visivo senza tempo”. Un avvertimento, però: dopo un viaggio con una troupe come questa, non si vorrà mai più partire da soli. A partire da 860 mila euro.
Articolo di Robbreport.com
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