Four Seasons Hotel Milano presenta il restyling di camere e suite tra luce, materia e spirito milanese.
Tra le architetture monumentali del Quadrilatero della moda, il Four Seasons Hotel Milano continua a raccontare Milano con la sua voce distinta. Indirizzo che dal 1993 abita con grazia le stanze di un ex convento del XV secolo, in oltre 30 anni di storia è diventato un punto riferimento per chi cerca un’ospitalità profondamente radicata nello spirito della città.
Il restyling del Four Seasons Hotel Milano a cura di Pierre-Yves Rochon
A più di trent’anni dall’apertura, l’hotel svela un nuovo capitolo della sua storia: un restyling a cura di Pierre-Yves Rochon. Le 118 camere e suite del Four Seasons Hotel Milano esprimono così una nuova raffinatezza fatta di equilibrio tra luce e colore, armonia tra semplicità formale e ricchezza materica. La palette si ispira agli affreschi del chiostro cinquecentesco e alterna sfumature terracotta a note grigio- blu, restituendo agli ambienti un senso di continuità visiva e quiete. Rubelli firma velluti e lini, con trame che dialogano con il palissandro delle boiserie su misura, l’ottone e le pelli. Alle camere si affiancano le aree comuni ridisegnate nel 2021 da Patricia Urquiola con un tocco metropolitano e un lessico contemporaneo, con arredi di Cassina, Poliform, Moroso, Poltrona Frau, Stepevi e Flos che restituiscono agli spazi una nuova energia.
La cucina di Zelo
Come al ristorante Zelo, guidato dall’executive chef Fabrizio Borraccino, dove i piatti leggeri serviti durante il giorno e le proposte di cucina italiana gourmet della cena sono realizzate con ingredienti stagionali provenienti da produttori selezionati come Costantini Slow, che alleva suini neri d’Abruzzo allo stato brado e Armatore con il suo pescato sostenibile. Un equilibrio tra eccellenza, memoria e futuro con cui il Four Seasons Hotel Milano custodisce l’anima della città.
Articolo tratto dal numero autunnale di Robb Report Italia
Articolo realizzato in collaborazione con Four Seasons Hotel Milano
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