Gli occhi sono tutti puntati su questi creativi della Paris Design Week che stanno lasciando il segno nel mondo dell’arredo.
Negli ultimi due anni, la fiera di arredo e accessori Maison&Objet, ha ridefinito il proprio focus. Organizzata due volte l’anno nella Ville Lumière, la celebrazione congiunta di designer, artigiani e creativi comprende lanci di prodotto, collaborazioni, feste, installazioni e scambi culturali. Per dare maggiore valore e distinguere i programmi autunnali e invernali, l’edizione di settembre è ora dedicata ai nuovi talenti e ai designer emergenti, mentre quella di gennaio rappresenta una vetrina più ampia dei lavori di marchi consolidati, studi e professionisti nel settore degli interni e dell’arredamento per la casa.
Designer emergenti: il vero significato dietro il termine
Il termine designer emergente o rising star tende a creare confusione, poiché spesso si pensa che indichi solo neolaureati o talenti appena lanciati. Sebbene questo rappresenti certamente un estremo dello spettro, nell’industria un designer emergente è spesso qualcuno che non è ancora a metà della carriera, ma neppure un principiante. Può trattarsi di chi lavora da circa un decennio, ancora in fase di affinamento del proprio linguaggio, ma con sufficiente esperienza per presentare pezzi di alto livello, degni di galleria, oppure di chi sta iniziando a ottenere riconoscimento attraverso collaborazioni con brand e inserimenti in progetti. Sono spesso i creativi di questa categoria a produrre i lavori più interessanti – e rivelatori – e l’attenzione che la Paris Design week ha dedicato loro ha offerto un terreno fertile per la scoperta. Ecco cinque nomi di spicco da seguire mentre proseguono il loro percorso nel mondo del design.
Paris Design Week: Gerlach&Heilig
Parte del Rising Talent Award di Maison&Objet (focalizzato quest’autunno sulla Germania) Gerlach&Heilig è stato fondato a Stoccarda nel 2019 dai designer Lenn Gerlach e Kyra Heilig. Oggi con base ad Amsterdam, il duo realizza opere meticolosamente costruite, ispirate alla Foresta Nera tedesca.
Attribuendo valore ai metodi artigianali tradizionali, dalla lavorazione del legno e dell’estrazione della pietra alla forgiatura dei metalli, Gerlach&Heilig utilizza sistemi e strumenti contemporanei (taglio laser, fresatura Cnc) per progettare arredi che abbracciano una semplicità elegante e minimale. La scelta dei materiali va oltre la funzione, diventando parte integrante del processo narrativo. Ne è esempio la serie Fragments of Mining, composta da oggetti realizzati con pietra proveniente da tre principali strati sedimentari dei monti Svevi in Germania. La pietra racchiude una storia geologica e artistica, suggerendo al tempo stesso una tipologia vicina all’arredo. “È piuttosto importante che ogni oggetto abbia al suo interno una narrazione”, afferma Gerlach.
Studioparisien
Fondato nel 2013 da Laurène Barbier Tardrew e Romain Jourdan, Studioparisien è diventato uno studio di riferimento per il lusso, firmando boutique per Cartier, Hermès e Karl Lagerfeld. Durante la Paris Design Week, Tardrew e Jourdan hanno compiuto un ulteriore passo nel loro percorso con il lancio della loro prima collezione di arredi, Égée. Ispirata alla cultura, alla storia e al paesaggio delle isole mediterranee, la serie di pezzi celebri– illuminazione, sedute e superfici – trova coesione nella forma e nella matericità. Grandi elementi, che non temono di occupare spazio, realizzati in ottone, terracotta e velluto. Le tonalità delicate evocano lunghe giornate assolate e sabbiose e fresche serate ventilate.
Paris Design Week: Hugo Falaise
Nuovo nome nell’industria, il designer di ricami originario della Bretagna Hugo Falaise sta già producendo opere di grande impatto. All’interno della Paris Design Week Factory, evento di dieci giorni diffuso in tutta la città e dedicato ai nuovi talenti, Falaise ha presentato uno specchio da parete rivestito in tessuto color merlot. I dettagli ricamati a mano in tonalità rosate che facevano sembrare il pezzo come spruzzato di vernice. Accanto, un raffinato paravento a tre ante (realizzato in collaborazione con l’architetta d’interni Aurélie Rimbert), anch’esso ricamato a mano, rappresentava un’elegante testimonianza della potenza del tempo e dell’attenzione al dettaglio nell’artigianato. Falaise ha lanciato il suo studio omonimo lo scorso anno, creando opere ispirate alla selvaggia regione della Côte des Légendes.
Charles-Emmanuel Deppierraz
Il designer svizzero Charles-Emmanuel Deppierraz non ha seguito un percorso tipico verso il design. Ex dirigente d’azienda, ha iniziato a esplorare il lato creativo solo dopo i cinquant’anni, lanciando i suoi primi arredi nel 2023. Radicate in un’elegante semplicità, le sue opere suscitano emozione attraverso la loro pura presenza – come dimostra la finitura estremamente opaca della sua più recente creazione, la lampada Curves Absolute Black. Lo specchio NY2, altro pezzo presentato durante Paris Design Week, esprime una doppia matericità: metà in intarsio di paglia, l’altra metà in lacca blu lucida a finitura metallica. Un equilibrio tra artigianato tradizionale e spirito contemporaneo, completato da una tonalità navy che dona coerenza ai materiali.
Paris Design Week: Jérémy Pradier-Jeauneau
Jérémy Pradier-Jeauneau è già stato celebrato in passato, più recentemente per il lavoro collaborativo con il collega francese Axel Chay – una serie premiata come Miglior Collezione di Arredi dell’Anno. In occasione della Paris Design Week, Pradier-Jeauneau ha occupato tre spazi dell’Hôtel de la Marine (che un tempo ospitava la collezione statale di arredi francesi) con Le Labyrinthe. Un sorprendente debutto curatoriale e progettuale che ha visto la partecipazione di oltre due dozzine di collaboratori. Arredi, sculture, opere video e moda si sono intrecciati nel cortile, in un grande salone e sul balcone dell’edificio, dando vita a un percorso fantastico attraverso spazio e tempo – in cui arredi e abiti contemporanei dialogavano con la storia francese. All’interno della mostra, Pradier-Jeauneau ha presentato la sua linea di arredi omonima, con un imponente divano scultoreo rivestito in mohair Élitis a fare da perno all’intera collezione.
Articolo di Robbreport.com
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