Blue Origin vuole aggiungere un secondo razzo alla flotta, mentre la compagnia di Elon Musk punta a viaggi più lunghi
Era l’11 luglio 2021 quando la navicella spaziale Spaceflight Unity 22, con a bordo il miliardario britannico Richard Branson, ha effettuato il suo primo viaggio suborbitale ed è rientrata con successo sulla Terra dopo poco più di un’ora. A bordo, insieme al magnate, un equipaggio di due piloti, Dave Mackay e Michael Masucci, più tre dipendenti della Virgin Galactic.
Oggi volare nello spazio diventa sempre più semplice, ma non certo per tutte le tasche. Virgin Galactic ha infatti aperto al pubblico le prenotazioni dei biglietti per i voli spaziali il 16 febbraio. Si chiede un deposito di $ 150.000 necessario per prenotare il biglietto, mentre il prezzo totale è di $ 450.000, con il resto dovuto prima del decollo. I passeggeri trascorreranno diversi giorni a prepararsi per il loro volo nel New Mexico, soggiornando in sistemazioni personalizzate con ‘servizi di prima classe’. Il viaggio vero e proprio sarà di 90 minuti, con diversi minuti di assenza di gravità e la possibilità di guardare la Terra dalle 17 finestre dell’astronave.
La conquista dello spazio, una questione a tre
Anche se sul sito non ci sono ancora le date disponibili, il CEO di Virgin Galactic Michael Colglazier ha affermato che stanno cercando di avere i loro primi 1.000 clienti a bordo entro la fine dell’anno. E mentre Virgin ha pianificato di coinvolgere partecipanti paganti a bordo per più di un decennio, anche Blue Origin ha portato il primo cliente nello spazio nel luglio del 2021. Da allora Blue Origin di Jeff Bezos ha trasportato 14 persone nello spazio attraverso tre voli, incluso lo stesso fondatore di Amazon e l’attore di Star Trek William Shatner.
La navicella ha una capacità di sei persone, ma delle missioni di luglio, ottobre e dicembre dello scorso anno solo quest’ultima è stata lanciata con ogni posto occupato. La compagnia vuole raddoppiare il numero di persone che vola nello spazio quest’anno, aggiungendo un secondo razzo New Shepard alla sua flotta. Il prezzo rimane ancora un mistero. La terza compagnia nella corsa allo spazio è SpaceX di Elon Musk, che si concentra sui voli orbitali, inviando i passeggeri più in profondità nello spazio per periodi più lunghi utilizzando un modello di razzo e capsula come Blue Origin. SpaceX ha fatto la sua storica incursione nello spazio l’anno scorso, lanciando in orbita quattro civili a settembre.
Il trio di aziende si è guadagnato elogi e critiche per questi viaggi, con alcuni che ne hanno riconosciuto il potenziale scientifico mentre altri ne hanno sottolineato il loro impatto negativo sul clima. Questo però non ha rallentato il mercato, anzi. Parlando durante una presentazione alla 24a Conferenza sui trasporti spaziali, il CEO di Blue Origon Bob Smith ha aggiunto: “Il mercato è solido e molto robusto. La sfida per Blue a questo punto è che in realtà abbiamo una fornitura limitata. Nessuna azienda vuole mai essere limitata dall’offerta quando c’è una forte domanda. – ha affermato Smith – Spetta a noi costruire nuovi veicoli, prepararli e volare in sicurezza”.
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