La vettura ha corso con Shelby nelle gare di SCCA C-Production. Si caratterizza per un design raffinato e per soluzioni tecniche all’avanguardia
Una Toyota-Shelby 2000 GT del 1967 è stata battuta all’asta di Amelia Island della Gooding & Company per la cifra record di 2.535.000 dollari (corrispondenti a circa 2,3 milioni di euro). Alla base dell’alta valutazione ci sono motivi di esclusività da ricercare nella storia stessa dell’auto. La vettura presenta il telaio MF10-10001 ed è il primo esemplare numerato in serie costruito, nonché il primo di soli tre modelli che Shelby ha preparato per le gare SCCA C-Production, la prima incursione della Toyota negli sport motoristici statunitensi.
La collaborazione di Toyota con Yamaha
A metà degli anni sessanta, la Toyota ebbe la necessità di creare una vettura di punta, in grado di accrescere la fama internazionale del marchio giapponese. La compagnia cercò di puntare in alto per competere con le migliori auto sportive e GT europee. E così, nell’estate del 1964, iniziò il progetto 280A, che alla fine portò alla creazione della leggendaria 2000 GT. Nello sviluppo di questa sportiva, la Toyota collaborò con il gigante giapponese delle moto Yamaha per l’ingegnerizzazione di un motore a sei cilindri a doppia camma da due litri, basato su un ‘blocco’ cilindri della Toyota già esistente.
Ispirandosi alla leggera Elan della Lotus, gli ingegneri Toyota progettò un telaio a spina dorsale che ha permesso all’auto di avere una ridotta altezza, pari a 119 cm. Grazie a un peso contenuto, il sei cilindri in linea da 150 CV conferiva all’auto uno scatto da 0 a 100 in 10 secondi e una velocità massima di 220 km/h. La raffinata tecnica della 2000GT prevedeva anche sospensioni a doppi bracci, freni a disco su tutte e quattro ruote, pneumatici radiali, cerchi in lega di magnesio e fari retrattili.
Un design d’ispirazione
Dopo numerose revisioni e prove di ingegneria, il designer della Toyota, Satoru Nozaki, tratteggiò una coupé fastback caratterizzata da linee sinuose. Molti degli spunti di design dell’auto erano unici e rimangono influenti fino ad oggi. Sebbene la Toyota avesse inizialmente fissato obiettivi di vendita di 1.000 auto all’anno, l’alto costo di costruzione portò il progetto alla chiusura dopo la realizzazione di soli 351 esemplari, di cui circa 60 sono esportate negli Stati Uniti. Le 2000 GT erano così scarse che la maggior parte dei concessionari americani sulla lista di assegnazione ricevettero una macchina ciascuno.
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