L’aereo spaziale Invictus, progettato per raggiungere Mach 5.0, potrebbe essere operativo entro il 2031.
Dopo il ritiro dello Space Shuttle della Nasa nel 2011, sembrava che gli aerei spaziali potessero diventare reliquie. Ma stanno tornando in auge. Le società statunitensi Sierra Space Corp., Dawn Aerospace e Radian Aerospace hanno tutte presentato le proprie versioni di un velivolo che decolla come un aereo, ma vola come un razzo. Virgin Galactic prevede a breve di introdurre la versione Delta del proprio aereo spaziale. In ambito militare, l’aeronautica statunitense opera un aereo spaziale orbitale robotico chiamato X-37B, mentre la Cina dispone di un velivolo simile denominato Shelong.
Il progetto dell’aereo spaziale Invictus dell’Esa
L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è recentemente entrata nel fiorente settore degli aerei spaziali, annunciando il finanziamento di un nuovo programma di ricerca chiamato Invictus, che svilupperà un aereo spaziale ipersonico capace di raggiungere Mach 5 (5.450 km/h). Il velivolo potrebbe volare da Londra a New York in un’ora. Se i piani procederanno come previsto, potrebbe essere operativo entro il 2031.
I dettagli sulla tecnologia utilizzata per Invictus
La società di consulenza britannica Frazer-Nash guiderà il progetto, che utilizzerà la tecnologia sviluppata da Reaction Engines Ltd. Un’azienda privata fondata nel 1989 che in passato aveva progettato un aereo spaziale chiamato Skylon. Quest’ultimo, a sua volta, era basato su un concetto del 1982 denominato Hotol (Horizontal Take-Off and Landing). Lo scorso anno Reaction Engines ha incontrato difficoltà finanziarie ed è uscita dal mercato.
Caratteristiche del motore e la sfida delle temperature ipersoniche
Invictus prevede di integrare nel nuovo aereo spaziale la tecnologia del “pre-cooler” sviluppata per il motore Sabre (Synergetic Air-Breathing Rocket Engine) di Reaction. Combinando elementi della propulsione a getto e di quella a razzo, il motore estrae ossigeno dall’aria negli strati atmosferici inferiori per ridurre la necessità di trasportare propellente, ottenendo così un velivolo molto più leggero ed efficiente. Nello spazio sarà alimentato a idrogeno liquido.
“Gli aeromobili che volano a velocità ipersoniche—oltre cinque volte la velocità del suono—devono affrontare temperature estremamente elevate dovute al riscaldamento da onda d’urto e all’attrito con l’aria”, ha dichiarato un rappresentante di Frazer-Nash a Space.com. “I motori aeronautici tradizionali non possono funzionare in queste condizioni, poiché l’aria è troppo calda da gestire”. La tecnologia del pre-cooler, che raffredda aria surriscaldata in una frazione di secondo, è già stata testata con successo su motori a reazione convenzionali. “Permette a questi motori di volare a velocità ipersoniche”, ha aggiunto il rappresentante.
L’aereo spaziale Invictus e il futuro del trasporto orbitale e terrestre
Se Invictus raggiungerà il suo pieno potenziale, potrebbe aprire la strada alla prossima generazione di aerei spaziali. “Stiamo gettando le basi per velivoli che decollano come aerei e raggiungono l’orbita come razzi—rivoluzionando sia il trasporto terrestre che quello orbitale”, ha dichiarato in un comunicato Tomasso Ghidini, capo del dipartimento meccanico dell’Esa. “Ciò ridefinirà il modo in cui ci muoviamo sul pianeta e oltre”. Il team di Invictus ha l’incarico di presentare un concept valido entro 12 mesi e un jet ipersonico funzionante entro il 2031.
Articolo di Robbreport.com
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti