Secondo i suoi fondatori, la AirCar di Klein Vision sarà certificata e pronta per la vendita entro il primo trimestre del 2026. Se ciò accadrà, sarà la prima auto volante a raggiungere il mercato negli ultimi 75 anni.
Morgan Freeman non è del tutto convinto che la prima auto volante certificata al mondo decollerà davvero nella realtà. Freeman (insieme al due volte premio Oscar John Travolta) ha consegnato a Klein Vision, azienda con sede in Slovacchia, un premio speciale per l’eccellenza ingegneristica durante la cena di gala dei Living Legends of Aviation 2025, svoltasi il mese scorso a Beverly Hills, in California. L’evento celebra i progressi nel volo, nell’esplorazione e nella mobilità aerea personale. Ma Freeman non se l’è bevuta, almeno all’inizio. “Chiunque può venire nella nostra sede e vedere l’AirCar volare”, ha detto Anton Zajac all’attore, anche lui premiato con un Oscar. Zajac, che ha cofondato Klein Vision nel 2016 insieme a Stefan Klein, ha dichiarato a Robb Report che alla fine della conversazione Freeman sembrava più vicino ad accettare la realtà dell’AirCar.
AirCar e la lunga storia delle auto volanti
Quando si parla di scetticismo sulle auto volanti, Freeman non è il solo. La loro storia conta uno o due successi (tra cui l’Aerocar, che riuscì appena a entrare in produzione negli anni ’50, e naturalmente la celebre navetta a cupola della famiglia dei Jetsons) ma la maggior parte dei tentativi è fallita nel tempo. Ora, una mezza dozzina di produttori cerca di portare le proprie versioni di auto volante sul mercato. Tra queste figurano la Pal V Liberty, la Samson Switchblade, la Aska A5, la Alef Model A e la Doroni H1X. Come Klein Vision, sono tutte aziende di piccole dimensioni con risorse limitate, impegnate a portare i propri velivoli sul mercato affrontando sfide sia tecniche che normative. Tutti i progetti si trovano in fasi diverse di sviluppo.
Klein Vision pronto al lancio commerciale nel 2026
Klein Vision sostiene di essere vicina a un ingresso nel mondo reale, con l’intenzione di lanciare commercialmente la sua AirCar nel primo trimestre del prossimo anno. Questo avverrà dopo i voli di prova del secondo prototipo pre-serie previsti per l’autunno. Si tratta della tappa finale di un lungo percorso per Klein, che ha progettato cinque generazioni di auto volanti sempre più sofisticate dal 1989. Zajac è suo partner da quasi un decennio. “Siamo stati cauti quando abbiamo iniziato il progetto [AirCar]”, afferma Zajac, riferendosi al primo prototipo. “L’obiettivo era ottenere una prova di concetto e una conferma geometrica e arrivare a qualcosa che potesse effettivamente volare”.
Prestazioni tecniche avanzate del nuovo prototipo AirCar
Dal volo inaugurale nel 2021, il primo prototipo ha totalizzato 170 ore di volo, con oltre 500 decolli e atterraggi. La seconda versione sarà più leggera di circa 200 kg, grazie a un metodo costruttivo avanzato in materiali compositi. Il piccolo motore aeronautico fornito da Adept sarà dotato di Fadec (controllo digitale totale del motore), che regola automaticamente le prestazioni per facilitare il volo.
“Questo modello salirà più rapidamente e volerà più velocemente rispetto al primo prototipo, e abbiamo inserito un abitacolo più spazioso”, afferma Zajac. L’AirCar sarà inoltre dotata di avionica Garmin e predisposta per il pilota automatico. L’autonomia in volo sarà di circa 1.000 chilometri, ha spiegato, e di circa 800 chilometri su strada. Dopo 50 ore di test, potrà ottenere il certificato di aeronavigabilità EASA, che consentirà a Klein Vision di immetterla sul mercato europeo. I piani a lungo termine includono la distribuzione in Asia e Nord America. Il prezzo sarà compreso tra i 710mila e 900mila euro.
Il futuro della mobilità personale
Zajac individua un mercato potenziale tra i pendolari che vogliono eliminare il passaggio negli aeroporti e volare direttamente tra le proprie abitazioni e altre zone di atterraggio non soggette a restrizioni.
Klein guarda ancora più lontano. “L’AirCar realizza il sogno di una vita: portare la libertà del volo nelle mani delle persone comuni”, ha dichiarato durante la cerimonia. “Con il lancio del nostro prototipo di produzione, siamo un passo più vicini a trasformare il modo in cui il mondo si muove, fondendo strada e cielo in una nuova dimensione della mobilità personale”. Si può immaginare che Freeman si sia limitato a sorridere.
Articolo di Robbreport.com
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