La città catalana ospita fino a fine ottobre la competizione più ammirata dagli appassionati di vela. Ecco che cosa fare in città per accompagnare la vista delle regate a esperienze di ospitalità di lusso.
La più importante competizione nel mondo della vela affonda le sue radici nel 1851, quando la goletta America attraversò l’oceano Atlantico partendo da New York, sfidando la flotta britannica in prove di velocità. L’impresa suscitò grande clamore e l’imbarcazione americana vinse una regata intorno all’Isola di Wight durante l’Annual Regatta del Royal Yacht Squadron, portando a casa il trofeo “£100 Cup”. Al rientro sul suolo americano, la statuetta fu rinominata America’s Cup e donata al New York Yacht Club per diventare il premio di una competizione velistica amichevole tra nazioni straniere. Fino al 1980 gli Usa hanno difeso con successo il trofeo, finché nel 1983 l’Australia II lo ha portato per la prima volta lontano dalle coste statunitensi. Oggi, la competizione attira sempre più visitatori, pronti a vedere le imbarcazioni AC75 sfrecciare sul pelo dell’acqua.
La Louis Vuitton America’s Cup a Barcellona
La 37esima edizione dell’America’s Cup anima la città di Barcellona fino a fine ottobre con un avamposto d’onore al Port Vell, da cui osservare le regate e le postazioni delle sei squadre che si danno battaglia per il titolo – oggi nelle mani di Emirates Team New Zealand. Oltre all’imbarcazione neozelandese, è possibile osservare la Ineos Britannia, la svizzera Alinghi Red Bull Racing, Luna Rossa Prada Pirelli, la Nyyc American Magic e la francese Orient Express Racing Team. Al Port Olímpic, gli spettatori si possono invece avvicinare alle regate della UniCredit Youth & Puig Women’s America’s Cup, classe AC40.
Dal 12 al 27 ottobre si terranno i match finali: per assicurarsi un posto in prima fila, Mandarin Oriental Barcelona offre diverse esperienze. La prima è a bordo di Tyde the Icon, lussuoso yacht elettrico comprensivo di servizio catering di lusso, oppure su charter privati riconosciuti come partner ufficiali della manifestazione, gli unici ad avere accesso alle aree esclusive della regata. Imoca 60, uno dei monoscafi più veloci al mondo, accoglie per l’occasione gli ospiti dell’hotel di lusso, con un vip transfer e un pranzo in location selezionate.
Chi preferisce restare a terra può invece vivere la Montblanc experience nella vip lounge dedicata, con sessioni personalizzate alla scoperta del migliore modello di penna per il proprio stile di scrittura.
Dove dormire durante l’America’s Cup
Situato sul Passeig de Gràcia – a pochi passi dalla Casa Battló progettata da Gaudì e dal Museu Tàpies – Mandarin Oriental Barcelona è il luogo ideale per alloggiare durante l’America’s Cup grazie allo stile contemporaneo firmato da Patricia Urquiola. Un tempo sede di un banca spagnola, l’edificio conta oggi 120 camere e suite che affacciano sulla via principale oppure sul giardino interno dell’hotel, uno spazio privato da vivere con la bella stagione. Il design gioca sugli equilibri e su sfumature che vanno dal verde al nero e oro, declinati tra tessuti, pelli, velluti e sete pregiate. Le suite sono caratterizzate da tappeti in seta e lana Tai Ping, ceramiche Bassano e arredi progettati in esclusiva per l’hotel insieme ai marchi B&B, Moroso, Flos e Molteni.
Terrazza Martinez, pranzo con vista sul porto
Chi vuole provare i piatti tipici della cucina spagnola da un punto di vista privilegiato può scegliere Terrazza Martinez. Con le sue ampie vetrate e un tavolo rotondo che affaccia direttamente sul porto, è il place to be per pranzare con gli occhi puntati sulle imbarcazioni dell’America’s Cup. Si inizia con una selezione di crudités e tapas, per poi proseguire con gli arroz, tipiche padelle servite direttamente a tavola ricche di riso farcito con ingredienti di mare o di terra, oppure la fideuà a base di fideos (piccoli spaghetti).
Una cena stellata
Per celebrare i risultati della propria squadra preferita non c’è niente di meglio di una cena nel ristorante due stelle Michelin Moments. Situato al piano terra del Mandarin Oriental Barcelona, è il regno della chef Carme Ruscalleda e del figlio Raül Balam. La loro direzione creativa dà vita a un armonia visiva nel piatto e una sinfonia di gusto al palato, con abbinamenti che spingono sui contrasti. Per celebrare il 15esimo anniversario dall’apertura, il ristorante propone un menu degustazione con le ricette più significative degli ultimi anni. Come un macaron di foie gras in arrivo dal percorso del 2016 dedicato ai viaggi; un’ode al mais e a Machu Picchu dalla carta del 2021 ispirata alle meraviglie del mondo; e la triglia con verdure del Mago di Oz da mangiare indossando un paio di occhiali in 3D, proveniente dalla degustazione a tema “settima arte” del 2017.
Hair Spa dopo l’America’s Cup
Se il salmastro mette alla prova i capelli durante le regate, la soluzione è concedersi un trattamento nella prima Miriam Quevedo HairSpa del mondo, situata all’interno del Mandarin Oriental Barcellona. Una cabina individuale con un grande specchio rosa e una poltrona accoglie chi vuole rilassarsi e provare un rituale olistico personalizzato. Si parte dall’analisi dello scalpo e dei capelli, passando per uno scrub, l’applicazione di prodotti specifici per la cute e una piega finale.
Dai rituali benessere, alle esperienze gourmet, l’America’s Cup si rivela un buon pretesto per visitare l’incantevole città di Barcellona all’insegna del lusso.
Immagine di copertina courtesy Louis Vuitton America’s Cup, credits Ian Roman
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