Dai grandi alberghi ai non luoghi, le opere del giovane artista italiano raggiungono un pubblico sempre più internazionale.
Articolo di Federico S. Bellanca
Due esposizioni a neanche un mese di distanza l’una dall’altra, sulle due sponde dell’Atlantico, un’istallazione inaugurata a fine Dicembre all’interno dell’Aereoporto di Milano Malpensa (all’interno del progetto “WOW! – Walls of Wonder”, nato dalla collaborazione tra Sea Aeroporti di Milano e il museo Maga di Gallarate) e una personale in arrivo nella sua Milano.
Andrea Crespi e la mostra a Firenze
Si è chiuso in modo entusiasmante il 2024 per Andrea Crespi, classe 1992, senza dubbio tra gli artisti italiani in ascesa. Nonostante abbia molto spaziato negli ultimi anni a livello tecnico, la coerenza nell’inseguire la tematica dell’illusione ottica pare premiarlo e dargli continuità, portandolo a esporre su palchi come la Triennale di Milano, il CAFA Art Museum di Pechino o l’Art Space di Dubai. Proprio in questi giorni a Firenze, presso l’Hotel Savoy, ha inaugurato la sua mostra personale “Rinascimento invisibile”, visitabile dal 12 dicembre 2024 a metà gennaio 2025, dove con la sua tecnica di prospettive e linee riproduce nei suoi quadri dettagli e frammenti della Signoria, visibili solo assecondando l’angolatura giusta, come se fosse lo spettatore a doversi sintonizzare sul contenuto dell’opera per poterla capire e apprezzare pienamente. Un gioco che qualche settimana fa aveva divertito il pubblico americano durante Art Basel di Miami.
Tra grandi hotel e aeroporti
Robb Report lo ha incontrato a margine della presentazione della sua mostra fiorentina, che ha avuto come momento più alto l’iniziativa “Deck the Halls”, ovvero l’insolito albero natalizio esposto all’ingresso del Savoy. Supportato dal Maître Cartier Grimaud e Dynamo Camp, celebra cultura e tradizioni italiane, grazie al tema centrale del gioco, inteso come simbolo di unione familiare e gioia. Crespi ha infatti reinterpretato il classico albero di Natale, realizzandolo con 6.100 carte da scala quaranta personalizzate. L’installazione, alta quasi tre metri, è un omaggio al calore dei momenti familiari e alla tradizione italiana, integrando elementi di nostalgia.
Come spiegato dallo stesso artista, la sua italianità è sicuramente un elemento distintivo che arricchisce l’interpretazione delle sue opere ispirate al Classicismo. Ha affermato: “Essere parte di una cultura profondamente radicata nella storia dell’arte greco-romana è un valore aggiunto che il pubblico internazionale riconosce e apprezza. Tuttavia, il vero tratto distintivo del mio lavoro è il dialogo tra tradizione classica e contemporaneità, mediato dall’uso della tecnologia. Il mio obiettivo è rendere il Classicismo un linguaggio vivo e attuale, reinterpretandolo attraverso strumenti tecnologici che ne ridefiniscono estetica e significato. Questo approccio non solo preserva l’eredità culturale, ma la trasforma in una chiave moderna, creando un ponte tra passato e futuro. Credo che sia proprio questa fusione a colpire maggiormente il pubblico: un’esperienza capace di parlare a sensibilità diverse e generazioni distanti”.
Esporre al Mandarin Oriental di Miami durante Art Basel e al Savoy Hotel di Firenze, ha raccontato Crespi, è stata un’esperienza unica. “Entrambi gli spazi sono caratterizzati da un’estetica curata e da una forte attenzione ai dettagli, il che li rende luoghi stimolanti per l’arte. Sebbene un ambiente già arredato possa presentare maggiori sfide rispetto a uno spazio neutro come una galleria o un museo, offre anche l’opportunità di creare un dialogo tra le opere e il contesto”, racconta il giovane artista. “Le mie opere si adattano a spazi diversi, dai minimalisti ai più tradizionali, instaurando un rapporto armonico con l’ambiente circostante. Questo dialogo valorizza sia l’opera che lo spazio espositivo, ampliandone la percezione. Inoltre, la natura internazionale di questi luoghi permette di raggiungere un pubblico eterogeneo, offrendo un’esperienza artistica che si intreccia con quella culturale”.
Il 2025 e la personale a Milano
Guardando al futuro, Andrea Crespi ha anticipato che il 2025 sarà un anno ricco di nuove sfide e opportunità. Tra i progetti più significativi c’è la sua mostra personale alla Fabbrica del Vapore di Milano, in programma da ottobre 2025 a gennaio 2026. Ha spiegato: “Sarà un’occasione per presentare opere inedite e approfondire nuovi linguaggi artistici in un contesto iconico per l’arte contemporanea. Parallelamente, sto lavorando a collaborazioni sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente il dialogo tra la mia ricerca artistica e il pubblico internazionale”.
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