Nella piazza restituita alla città di Milano grazie al progetto di Portrait, indirizzo dell’ospitalità di lusso di Lungarno Collection, ha appena inaugurato Beefbar. Il brand monegasco che serve carne pregiata con ricette dallo spirito internazionale, ha infatti scelto la città meneghina per il suo flagship italiano.
Beefbar apre a Milano
Ancora una nuova apertura nell’ex Seminario Arcivescovile in piazza del Quadrilatero. Stavolta, ad accogliere gli amanti del buon cibo e del bere di qualità ci pensa Beefbar, brand con all’attivo 20 ristoranti in giro per il mondo, tutti accomunati da un unico fil rouge. Quello delle carni di qualità, con tagli pregiati serviti con ricette dal respiro internazionale.
Dopo l’esperimento di successo con la stagione estiva a Porto Cervo, Riccardo Giraudi, CEO di Girardi Group e fondatore di Beefbar, ha scelto Milano per l’apertura del flagship store italiano del brand. “Mi emoziona sbarcare nel Paese di origine della mia famiglia, che da 60 anni porta avanti una tradizione imprenditoriale con passione e dedizione”, racconta Giraudi. “Quando scelgo un luogo, seguo il mio istinto e l’energia che mi trasmette. Mettendo piede nell’ex Seminario Arcivescovile, la folgorazione è stata immediata. Non avremmo potuto aprire in uno spazio più affascinante e ricco di storia”.
Il concept e il menu
Sono 20 i ristoranti del gruppo che animano città come Parigi, Londra, Dubai e Montecarlo, mentre nel 2023 sono previste ulteriori 10 nuove aperture. Una roadmap estremamente chiara, resa possibile dal successo del concept, facilmente replicabile su larga scala e al contempo sinonimo di grande qualità.
Il menu studiato dall’executive chef francese Thierry Paludetto valorizza i tagli pregiati attingendo dalla tradizione gastronomica locale e portando in carta spunti internazionali. Il Croque sando al prosciutto di manzo, mozzarella e salsa Beefbar, per esempio, è già il piatto più instagrammato di Milano.
La Miso Black Beef è servita su un supporto in rame e interpreta in chiave carnivora un grande classico della cucina di pesce orientale: il miso black cod. Da accompagnare con patatine fritte “fatte in casa” in versione classica o con tartufo. Per chi non rinuncia ai primi piatti ci sono la carbonara di kobe beef e le pappardelle al ragù di wagyu e vitello con Parmigiano 101 mesi.
Chi ama i dessert scenografici farà bene a ordinare il lingotto marbled chocolate. Realizzato in collaborazione con Valrhona, è dipinto con la texture marmorea del wagyu, ma all’interno nasconde un cuore di cioccolato.
I cocktail d’autore di Beefbar
Grazie all’esperienza di Francesco Cione, corporate bars & beverage director, Beefbar può contare su una carta cocktail dai sentori internazionali. In ogni miscela i distillati provenienti da diverse parti del mondo diventano protagonisti e si abbinano alle proposte di street food da condividere con i propri commensali.
Per un viaggio in Messico si può ordinare Oaxaca Day, con mezcal e soda al pomodoro giallo e pompelmo, perfetta in abbinamento alle quesadillas di manzo al tartufo e ai tacos di Angus marinati al burro di Kobe.
Rock N Rye è per chi non rinuncia a un cocktail a base whiskey. Si tratta di un twist sull’Old Fashioned con whiskey di segale, scotch single malt, bitter e sciroppo d’acero. Lo chef lo consiglia insieme al prosciutto di Kobe e ai crispy rolls, dei sigari croccanti di Angus.
Ampia scelta anche per chi vuole bere analcolico, con quattro proposte fresche e beverine servite in bicchieri highball.
Il progetto di interni
A completare l’atmosfera del Beefbar ci pensa il progetto di interni firmato dallo studio di architettura Humbert & Poyet di Montecarlo. Un mix di stilemi tipici del design degli anni ’40 e ’60 si fondono con gli elementi storici sapientemente restaurati. Come il pavimento con texture terrazzo dalle sfumature verdi, nere, bianche e burgundy.
La cucina a vista è circondata da teche vetrate dove sono conservati i tagli di carne più pregiati, mentre dalla parte opposta della sala, la cantina mette in mostra etichette internazionali. Una boiserie in legno di noce richiama l’ambientazione dei classici caffè meneghini, mentre gli alti soffitti ricordano la destinazione d’uso di un tempo: la cappella del Seminario Arcivescovile di Milano.
I tavoli in marmo e le lampade Asterios in bronzo e vetro realizzate su disegno, donano un tocco internazionale, pur restando ben ancorate allo spirito dell’ospitalità italiana che permea il Beefbar. Elegante, raffinata e sempre sensuale.
Immagini courtesy Beefbar
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