Alla scoperta del resort&winery by Fantini che sorge nell’Abruzzo rurale all’ombra della Maiella e a due passi dal mare.
Un luogo autentico di ospitalità italiana. Si chiama Borgo Baccile e si trova in Abruzzo, provincia di Chieti, a Crecchio, tra mare e montagna, con la Maiella e il Gran Sasso sullo sfondo. Un gruzzolo di case antiche riammodernate con tutti i comfort pur nel rispetto delle loro origini, architettoniche e storico-culturali.
Borgo Baccile, il recupero
Ad avviare il recupero di questo luogo incantato, già da sei anni rinato a nuova vita, è stata la famiglia Sciotti, che qui ha le sue origini. In primis Valentino, guida dell’azienda vitivinicola Fantini Wines. Una realtà, quest’ultima che, dalla vicinissima Ortona dove ha sede, arricchisce e integra, con esperienze e degustazioni, l’offerta del Borgo, operativamente curata dal figlio Nico insieme alle sorelle Alessia e Giulia che invece di Fantini è responsabile marketing. E come non citare nonna Rita, mamma di Valentino, che qui è nata e infine tornata, dopo essere stata costretta a lasciarlo quando la Guerra Mondiale aveva disegnato a due passi la linea Gustav.
“Un giorno, nel 2015, ero con tutta la mia famiglia in Sudafrica, per una vacanza nella zona di Stellenbosch, enologicamente straordinaria”, racconta Nico Sciotti. “Rimanemmo colpiti dal fatto che ogni cantina non solo producesse ottimi vini, ma risultasse meravigliosa, curatissima, perché oltre a essere un luogo di lavoro si proponeva anche come meta di un turismo enologico a 360° e tutto l’anno, aperta all’ospitalità e alla scoperta del territorio”. Da qui una domanda: “Perché non fare lo stesso anche noi?”.
L’ospitalità della famiglia Sciotti
Così è stato. I lavori sono partiti, le prime case restaurate. Oggi Borgo Baccile si compone di quattro appartamenti e sei camere, per una quindicina di posti e altri sono proprio ora in fase di recupero. Saranno disponibili presto, con anche un nuovo giardino e ulteriori spazi comuni che si affiancheranno alla piazza e alla piscina affacciata sul verde.
L’ospitalità è il vero fattore caratterizzante Borgo Baccile, un’isola di cordialità e discrezione sorta tra mura che raccontano il tempo e cantine che celano frantoi secolari: qui le curatissime colazioni di Elodia si alternano alle degustazioni, il tutto sempre sotto l’attenta cura dei due Gabrieli, il direttore e il suo braccio destro; e senza dimenticare la convivialità degli eventi, decine e decine in un anno, a loro volta arricchiti dalle creazioni di sapori locali dello chef Tany Moscone.
L’experience proposta da Borgo Baccile è una finestra sull’enologia locale. Il punto di partenza non possono che essere gli assaggi dei vini Fantini, sempre accompagnati da salumi e formaggi tipici abruzzesi. E ancora le visite in vigna, come la bellissima Ripari di Giobbe, a dieci minuti dal Borgo, immersa in una riserva naturale che letteralmente si tuffa, con la sua falesia rocciosa alta fino a 60 metri nell’azzurro cristallino del mare di fronte alla Costa dei Trabocchi, le antiche strutture in legno per la pesca da riva oggi trasformate in gradevolissimi ristoranti di pesce, meta ambita anche da appassionati cicloturisti e dove l’anno scorso è partito il Giro d’Italia.
Borgo Baccile, la tutela del territorio
Ulteriore cifra di Borgo Baccile è il rispetto assoluto del territorio: non soltanto perché la struttura ha adottato una politica no waste e di totale rispetto ambientale, con la scelta di materiali bio e riciclabili, e vive in gran parte grazie a energia rinnovabile, in quanto dotata di pannelli fotovoltaici, senza utilizzare gas; ma anche perché nel recupero delle antiche dimore utilizza il meno possibile cemento rispettando le strutture originarie.
“Non spostiamo muri, non disfiamo per rifare, non interveniamo pesantemente ma solo con materiali leggeri, naturali”, assicura Sciotti figlio. Del resto, son le stesse logiche, insieme al gusto conclamato per il bello, che il padre ha innervato nell’identità di Fantini Wines, che non a caso investe molto sul green e sperimenta sempre più i piwi, ossia le “viti resistenti ai funghi”, quelle che non richiedono di essere trattate con fitofarmaci. Sperimentazione che presto si estenderà anche alle vigne che circondano Borgo Baccile.
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