La Corvette Convertible da 540 CV, dotata di servosterzo e compatibilità Bluetooth, viene offerta senza riserve da Barrett-Jackson.
Se in una macchina d’epoca si cercano gli stessi comfort delle auto moderne, la scelta non può che ricadere su un restomod. Ne è un esempio la Chevrolet Corvette cabriolet personalizzata del ’67 tra i lotti dell’asta Barrett-Jackson all’NRG Center di Huston, in Texas, che si terrà dal 20 al 22 ottobre.
Corvette Sting Ray: la più influente auto dell’epoca
Delle otto generazioni di Corvette, la Sting Ray (o C2 come è conosciuta dagli appassionati) è nota per essere la più influente, bella e duratura. Disegnato da Larry Shinoda e influenzato dal concept di Pete Brock del ’57, l’esemplare del ’63 sconvolse la scena automobilistica mondiale fino al ’67, prima di essere sostituita dalla C3.
Per tutta la durata della produzione della C2, vi furono numerose varianti, generalmente basate sulla cilindrata del motore. Il motore V-8 Chevy da 327 fu offerto per tutta la durata della produzione, mentre il cambiamento più importante avvenne nel ’65 con l’introduzione di un big block da 396 ci. Quest’ultimo fu sostituito da un V-8 da 427 ci nel ’66 e ’67 che, nonostante la potenza e le prestazioni, non era così equilibrato e divertente da guidare.
Classico e moderno in un unico restomod
La Corvette Convertible Restomod offre il meglio di entrambi i mondi: lo stile classico degli anni Sessanta da una parte, prestazioni, comfort e affidabilità moderne dall’altra. “Jeff Hayes continua a portare ai nostri eventi opere d’arte impeccabili. Questo specifico modello è un restomod notevole“, ha dichiarato Craig Jackson, presidente e Ad di Barrett-Jackson. “Sono particolarmente colpito dal livello di artigianalità che integra così tanti elementi contemporanei per rendere la Corvette divertente da guidare, senza sacrificare l’essenza dell’auto sportiva americana. Questo esemplare ha davvero tutte le carte in regola”.
Corvette Convertible Restomod, potenza e comfort
La vettura è dotata di un V-8 GM LS3 da 6,2 litri (378 ci) da 540 CV. Un notevole incremento rispetto ai 390 CV erogati dal 427 cv a quattro canne della Corvette datato ’67. Il cambio è un comodo automatico a quattro marce 4L70E, che aumenta il livello di comfort.
Altre dotazioni includono lo stereo AM/FM/Bluetooth, il servosterzo, gli alzacristalli elettrici e la capote elettrica. Gli scarichi laterali e l’assetto aggressivo distinguono la Corvette dalle auto di serie. La carrozzeria è costruita su un telaio sportivo Art Morrison, con freni a disco Wilwood ai quattro angoli e cerchi Schott personalizzati con pneumatici bianchi, che aggiungono il tocco d’epoca.
Salta all’occhio la vernice blu-argento, rifinita in modo diverso da qualsiasi altra vettura uscita dalla linea di produzione 55 anni fa. Gli interni sono raffinati e lussuosi, con pelle Oyster e capote in tessuto abbinata. L’auto sarà offerta senza riserva e potrebbe raggiungere un valore superiore a quello dell’esemplare originale, oltre le sei cifre.
Articolo di robbreport.com
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