I pezzi del marchio svizzero sono sempre più richiesti e il gruppo di Louis Vuitton è intenzionato a capitalizzare il fenomeno.
Negli ultimi anni, i collezionisti sono sempre più interessati all’acquisto dei segnatempo neo-vintage Daniel Roth. Già nel 2021, l’importante commerciante malese Sean Song aveva dichiarato a Robb Report Usa di considerarlo un marchio “da tenere d’occhio” sul mercato secondario. A Collected Man ne ha venduti molti, tra cui un Monopusher con cassa in platino dei primi anni ’90 al prezzo di 110mila dollari lo scorso giugno.
La nuova era LVMH con Daniel Roth
Non a caso, il gruppo Lvmh ha capito subito le potenzialità del marchio, acquistando nel 2011 Bulgari (che possedeva Daniel Roth dal 2000). Ora, il gruppo ha deciso di trasferire Daniel Roth da Bulgari a La Fabrique du Temps di Louis Vuitton.
Il marchio continuerà a operare in modo indipendente, ma sarà gestito con “guida e incubazione”, secondo i maestri orologiai de La Fabrique du Temps Michel Navas ed Enrico Barbasini. Le aspettative sono quelle di un’orologeria di lusso, con pezzi ambiti e ben realizzati.
Da Patek Philippe a Louis Vuitton
Navas e Barbasini lavorano per Louis Vuitton, ma si sono formati lavorando con alcuni dei più grandi nomi dell’orologeria, come Gerald Genta, azienda acquistata da Bulgari nel 2000. I due maestri sono stati impiegati nel dipartimento di alta complicazione di Patek Philippe, dove si sono occupati di ripetizione minuti e di altri meccanismi notoriamente difficili. Presso Franck Muller, hanno contribuito alla creazione dei famosi orologi tourbillon Crazy Hours e Revolution.
All’apice della carriera, il duo ha fondato BNB Concept (insieme a Matthias Buttet) nel 2004, lavorando ad alte complicazioni per Hublot, Bell & Ross, Jacob & Co. e altri ancora. Dopo tre anni, Navas e Barbasini hanno deciso di lasciare l’azienda per iniziare a collaborare con Lvmh con il loro nuovo laboratorio, La Fabrique du Temps, nel 2007, fino all’acquisizione del gruppo francese nel 2011.
Fedele alla tradizione Daniel Roth
Il fondatore di Daniel Roth non fa più parte dell’azienda, ma rimane una leggenda vivente nel mondo dell’orologeria. Roth è considerato un maestro orologiaio ed è salito alla ribalta accanto a personaggi del calibro di François-Paul Journe e Roger Dubuis. Quest’ultimo è uscito dall’azienda, ora di proprietà della rivale Richemont di Lvmh I nuovi segnatempo, tuttavia, si discostano da quelli realizzati dal suo fondatore aderendo a un’estetica streetwear d’avanguardia rispetto ai codici tradizionali dell’orologeria svizzera.
Daniel Roth seguirà lo stesso percorso ora che Lvmh ha rinnovato la sua attenzione? “Il brand punterà a catturare il classicismo meccanico e contemporaneo che ha definito il lavoro di Roth nei suoi primi giorni”, riporta il comunicato stampa. Una buona notizia per i collezionisti che conoscono e amano il lavoro passato del marchio.
Vista la produzione di soli 100 pezzi all’anno, non saranno in molti ad avere un Roth al polso. Il primo orologio ordinabile sarà prodotto in una serie di 20 pezzi souscription, il che significa che i clienti dovranno pagare prima di vedere il prodotto finito. L’uscita dei nuovi segnatempo è prevista tra qualche mese.
Articolo di robbreport.com
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