La mostra di Philippe Hurel ha aperto al pubblico i pezzi iconici della maison, arricchiti dal talento del designer Tristan Auer.
Philippe Hurel, casa francese rinomata per l’eccezionale design d’arredo, è stata tra i protagonisti della Milano Design Week 2024. Alla prima apparizione alla kermesse milanese, la quarta generazione della famiglia ha presentato una nuova interpretazione dei suoi pezzi più celebri, arricchita dal talento e dalla prospettiva unica di Tristan Auer.
Per l’occasione, l’interior design e architetto ha selezionato dodici pezzi per offrire al pubblico quattro prospettive diverse. L’allestimento, frutto di un intenso lavoro sul colore e sul materiale, realizzato tra Auer e gli artigiani del laboratorio Hurel, vede protagonisti mobili drappeggiati di nuove personalità, grazie alla gamma di finiture offerte dal marchio. Ad arricchire l’esposizione milanese le opere dell’artista Bastian Ogel, selezionate dallo stesso Auer, capaci di donare a ogni composizione una dimensione onirica e accattivante.
Philippe Hurel: creazione, artigianato e ispirazione
Stabilito tra Parigi e Chartres, a Coulombs, dal 1911, Philippe Hurel è considerato un punto di riferimento dell’arredamento francese contemporaneo. Il marchio, guidato da Martin e Raquel Hurel, unisce l’esperienza dell’alta ebanisteria con un patrimonio centenario di creazione, artigianato e ispirazione.
Dal Palazzo Imperiale di Tokyo alle residenze più esclusive, Philippe Hurel diffonde le sue eleganti collezioni da 113 anni con dedizione e passione. Ogni creazione si caratterizza per la cura nella selezione di materiali e un’attenzione particolare rivolta alle finiture. Dal residenziale al contract, Philippe Hurel arreda con poesia ogni ogni spazio abitativo e si adatta a tutti i progetti personalizzati.
La storia di Bastian Ogel
Nato in Francia nel 1992, Ogel vive e lavora a Parigi. Artista dallo stile contemporaneo, con la sua pittura, ibrido di esperienze vissute e fantasia, riesce a trasformare la vita quotidiana in un mondo colorato, tossico e intrigante. Ogni sua opera rappresenta un mix di emozioni ed energia che colpiscono al primo sguardo.
I suoi quadri, già presentati alla mostra Angle de Vue, sono stati esposti al pubblico insieme ai mobili disegnati da Philippe Hurel, in un incontro tra due mondi uniti all’unisono. A partire dai colori delle tele, accostate alle lacche profonde dei mobili, per proseguire con la reciproca ricerca di texture, il gioco di trasparenze, che si fanno eco a vicenda per offrire un nuovo angolo di visuale.
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