A diciotto anni dalla sua creazione, la maison francese rende omaggio al profumo Do Son, presentando un cortometraggio d’animazione e arricchendo la collezione di novità ed edizioni limitate.
Dal Vietnam a Parigi, dal ricordo alla fragranza, dall’illustrazione all’animazione. Do Son Diptyque continua ad alimentare fantasie e collaborazioni artistiche.
A diciotto anni dalla sua creazione, con una storia già così ricca di immagini e di visioni, Do Son inizia un altro capitolo. In movimento, a colori e in musica, celebrando il disegno, passione inscindibile dall’identità della maison, in un’espressione nuova, dinamica, universale e cinematografica. Il film d’animazione, impareggiabile mezzo per evocare sensazioni ed emozioni.
L’ispirazione di Do Son
Ispirato da un ricordo d’infanzia di Yves Coueslant – uno dei tre fondatori di Diptyque – e dai profumi della città costiera vietnamita da cui prende nome, Do Son si racconta quest’anno attraverso un cortometraggio d’animazione realizzato dal giovane studio parigino Werlen Meyer, conosciuto per la collaborazione con Wes Anderson e Stromae.
Associando illustrazioni e disegni al tratto, caratteristica tipica dei paesaggi dei profumi Diptyque, il film è inoltre corredato dalla musica di James Blake, pluripremiato autore compositore e interprete britannico. Coueslant non avrebbe potuto sperare in una realizzazione più bella e più attuale quando, al suo tavolo di lavoro, sognava e immaginava Do Son. Il film lo riprende proprio in questo momento cruciale, caratteristico del processo creativo di Diptyque, in cui l’espressione grafica è dominante.
Il cortometraggio dedicato a Do Son
Blocco e penna alla mano, un giovane contempla i tetti di Parigi alla ricerca di ispirazione. Presto l’orizzonte si anima e si trasforma. Si delinea un paesaggio mentale. Un’immersione nella sua memoria e nei suoi ricordi. Una pagoda e una giunca tradizionali prendono vita sulla carta, tracciate con l’inchiostro di china.
Grandi conchiglie fanno da sfondo a una partita di Da Cau sulla spiaggia. Gigantesche ninfee delimitano la riva. Le nubi diventano pesci e battelli. I fiori, gli insetti e gli uccelli del Vietnam si trasformano in altrettante figure animate. Infine, appare l’illustrazione originale, identica a quella che incarna il profumo dal 2005.
L’ovale si arricchisce quest’anno di un’incisione blu, il colore delle acque del golfo del Tonchino, filo conduttore che contraddistingue questa serie di prodotti in edizione limitata. L’immagine rappresenta una donna seduta sotto una pagoda, mentre osserva il mare e l’orizzonte lontano. È
la madre di Yves Coueslant, che aveva la passione dei fiori e in particolare per la cây hoa huê, la tuberosa inebriante e leggermente speziata che, aggiunta ai fiori d’arancio, al gelsomino e all’accordo marino, definisce l’impronta olfattiva di Do Son.
Il profumo di un ricordo
Questo profumo, composto da Fabrice Pellegrin con il prezioso aiuto di Christiane Montadre- Gautrot e di Yves Coueslant, è stato concepito proprio pensando a lei.
“È stato un lavoro a sei mani, di condivisione e di ascolto. Ho assorbito i racconti di viaggio e di vita che i fondatori mi hanno confidato durante i nostri incontri. Do Son è nato da questi scambi. Con questa fragranza ho cercato di ricreare l’ambiente e la memoria di un’infanzia passata in Vietnam, nel profumo così particolare delle tuberose”, racconta Pellegrin. “È un fiore eccezionale e maestoso da ogni punto di vista, avvolgente e materno per Yves. Ne è diventato il fulcro. L’ho lavorato con delicatezza sviluppandone le sfaccettature verdi, acquatiche, floreali, cremose e solari. L’accordo è nato in questo modo”.
Immagini courtesy Diptyque
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