Il potere terapeutico del Forest Bathing è ormai noto. La pratica giapponese riduce stress e cortisolo, migliora l’umore e rafforza il sistema immunitario. Ecco dove praticarlo in autunno, tra il Parco del Respiro in Trentino, il foliage dell’Alto Adige e i percorsi benessere in Austria
Immergersi nella foresta, respirarne i profumi, ascoltarne i suoni, rallentare il ritmo e lasciare che la natura diventi una compagna silenziosa: è questa l’essenza del Forest Bathing, pratica di benessere nata in Giappone negli anni Ottanta con il nome di Shinrin-Yoku e oggi diffusa in tutto il mondo. Il principio è semplice: trascorrere del tempo consapevole tra gli alberi, respirando profondamente le sostanze aromatiche che le piante rilasciano nell’aria, i cosiddetti monoterpeni, capaci di stimolare il sistema immunitario e ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Numerosi studi scientifici confermano come l’esposizione regolare agli ambienti boschivi migliori la pressione arteriosa, la qualità del sonno e l’umore, favorendo una sensazione di pace interiore.
La parola all’esperto
Maurizio Giuliani, tra i primi in Italia a conseguire il titolo di “Accompagnatore e conduttore di Forest Bathing” secondo il Csen e Coni, ha dedicato gran parte della sua vita professionale allo sviluppo del Parco del Respiro di Fai della Paganella, oggi una delle destinazioni più rinomate per questa pratica.
“Non esiste un vero e proprio periodo migliore per il Forest Bathing, in quanto l’emissione dei monoterpeni avviene da quando gli alberi sono nel pieno della propria produzione di foglie fino al tardo autunno, le conifere sempreverdi invece (pur emettendo meno essenze) le producono tutto l’anno”, racconta. “L’emissione, per essere precisi, è stagionale e dipende da temperatura, luce e stress idrico. Il picco annuale si registra in genere tra fine primavera e l’estate (maggio–settembre), quando le giornate sono lunghe, calde e con tanta fotosintesi. Ci sono anche dei picchi giornalieri: i livelli sono maggiori a metà mattina e nel tardo pomeriggio, quando la luce è buona e la temperatura è stabile ma non estrema”.
Giuliani aggiunge però un invito speciale a vivere l’esperienza in questa stagione. “In merito ai benefici fisici, il periodo autunnale aiuta, grazie ai suoi colori, a conferire una piacevolezza ancor maggiore al paesaggio, l’aria è ancora più tersa e fresca e, non ultimo, nel bosco i frequentatori sono in numero inferiore per cui possiamo riscontrare un miglior rilassamento”.
Dove praticare Forest Bathing in autunno, tre esperienze da non perdere
Trentino, Fai della Paganella Parco del Respiro e Sport Hotel Panorama
Ai piedi delle Dolomiti, il Parco del Respiro è diventato un riferimento italiano ed europeo per il Forest Bathing. Lo Sport Hotel Panorama, poco distante, organizza uscite settimanali anche personalizzate, con guide interne lungo sentieri tra faggi e camosci. Qui si respira un mix di monoterpeni e fitoncidi, mentre il Giardino Bioenergetico progettato da Marco Nieri aiuta a “fare il pieno” dell’energia delle piante. Dopo il bosco, la Dolce Vita Spa (1.200 m²) prolunga la sensazione di calma con saune, vasche e trattamenti olistici.
Alto Adige, foliage slow tra San Vigilio e San Martino
Tra larici dorati, aceri rossi e cieli tersissimi, San Vigilio di Marebbe e San Martino in Badia prolungano la stagione fino al 2 novembre con il progetto Autumn Special: 46 strutture aderenti e oltre 15 attività gratuite o scontate: dalle escursioni guidate nei parchi Fanes–Senes–Braies e Puez–Odle allo yoga in una yurta, dall’osservazione astronomica ai tour in bici con le guide, oltre alla mobilità pubblica gratuita in tutta la provincia. Un contesto perfetto per praticare Forest Bathing in silenzio, respirando il cambio di stagione e lasciando scivolare lo stress.
Austria, Tirolo e Carinzia, benessere alpino e natura protetta
Sul soleggiato altopiano di Serfaus-Fiss-Ladis, il cinque stelle Schalber è un rifugio di quiete con giardini, laghetto naturale balneabile e piscina a sfioro: un base camp ideale per camminate tra boschi dorati (e per ritrovare equilibrio in coppia, tra Spa e passeggiate all’alba). In Carinzia, i Trattlers Hof-Chalets offrono sauna panoramica e vasca esterna privata con vista sui Nockberge, mentre l’Hotel Die Post alterna uscite in bici e una grande area benessere (2.900 m²). Per chi cerca immersione totale nella natura, l’Hotel Eggerhof – partner del Parco Nazionale degli Alti Tauri – include ingressi al centro visite, escursioni guidate e mobilità dolce per esplorare un paesaggio che va dai 1.000 m al Großglockner (3.798 m).
Perché provare il Forest Bathing adesso
L’autunno, diversamente da quanto si crede, è la stagione perfetta per concedersi una pausa: meno folla, aria limpida, colori caldi e un bosco che invita alla contemplazione. Il Forest Bathing diventa così un potente strumento di abbattimento dello stress e di reset emotivo, un modo per prepararsi all’inverno con nuove energie e una mente più serena. Che sia tra i faggi del Trentino, nelle vallate dell’Alto Adige o nelle foreste austriache, regalarsi un bagno di foresta significa fare un dono a sé stessi: più equilibrio, più calma e un rinnovato senso di connessione con la natura.
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