L’arredamento del superyacht Geneseas, progettato dai designer Andrea Sala e Francesco Ferrari, è in stile midcentury e ricorda una penthouse di Manhattan.
Non è raro che gli interni dei superyacht assomiglino a residenze di lusso, ma il nuovo concept Geneseas porta l’idea a un livello completamente nuovo. Firmato dai designer italiani Andrea Sala e Francesco Ferrari, il concept del 180 piedi presenta un ampio ponte superiore ispirato al layout di un attico di New York.
Geneseas, un attico a pianta aperta
Il progetto presenta un’ingegneria molto particolare. Il duo di progettisti ha deciso di collocare la timoneria all’estremità della prua, tra il ponte superiore e quello principale. Questa posizione, piuttosto anticonvenzionale, ha liberato spazio sul ponte superiore per un sontuoso attico a pianta aperta con un salotto, una zona pranzo e un cinema all’aperto.
L’esterno in acciaio, progettato da Ferrari, abbina linee semplici a una prua affilata per creare un’atmosfera contemporanea. Con un baglio di quasi 30 piedi, lo yacht offre un volume generoso e cinque diversi ponti.
Spazio all’intrattenimento
Come ci si potrebbe aspettare, il grande 180 piedi offre molto spazio per intrattenimenti all’aperto: il sun deck è dotato di salotti, zona pranzo, bar e vasca idromassaggio, mentre il ponte principale ospita un beach club e una palestra.
Gli interni realizzati da Sala rispecchiano lo stile moderno degli esterni. L’arredamento chic richiama il design di metà secolo degli appartamenti di New York, con soffitti in legno scuro, pareti bianche a contrasto e arredi lussuosi.
Un concept sostenibile
Geneseas può ospitare fino a 12 ospiti in una suite principale con terrazza privata, due Vip e tre cabine ospiti. Il ponte principale è ospita la cabina del capitano, mentre il ponte inferiore conta cinque stanze per l’equipaggio, una mensa, un salone e una lavanderia.
Il concept appoggia in pieno il concetto di sostenibilità. Il superyacht è ricoperto da pannelli fotovoltaici che possono generare fino a 22kW di energia solare per alimentare il carico dell’imbarcazione. I progettisti non hanno condiviso altri dettagli sulla propulsione, ma una configurazione ibrida sarebbe in linea con l’etica eco-compatibile.
Articolo di robbreport.com
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