Un mese di botteghe aperte per mostrare ai visitatori della Serenissima il savoir-faire degli artigiani veneziani. Dal 1 al 30 settembre torna Homo Faber in Città.
Le intricate trame dei merletti di Burano, la sofisticata lavorazione del vetro di Murano e le splendide maschere di cartapesta del Carnevale sono solo alcuni esempi delle antiche tradizioni artigianali che rendono Venezia famosa nel mondo. Tuttavia, è relativamente raro che i visitatori della città lagunare si avventurino oltre i monumenti più gettonati e presi d’assalto, esplorando i vicoli dove gli artigiani moderni continuano queste tradizioni con il loro tocco personale.
Homo Faber, fuori dagli itinerari turistici
La seconda edizione di Homo Faber in Città invita i turisti a uscire dai percorsi più battuti per scoprire i luoghi dove gli artigiani veneziani creano opere di rara bellezza. Dal 1° al 30 settembre, circa settanta botteghe sparse per la città lagunare apriranno le loro porte al pubblico. È un’opportunità unica per osservare maestri d’arte e giovani talenti al lavoro, scoprendo l’utilizzo degli strumenti, i materiali e le competenze che definiscono l’artigianato veneziano contemporaneo.
Attraverso un’app e un sito web dedicati, le persone potranno scegliere tra vari itinerari tematici a Venezia, Murano e Burano, oppure creare un percorso personalizzato per esplorare autonomamente i laboratori artigianali. Un’esperienza unica, da vivere al proprio ritmo, immergendosi nella creatività e nel savoir-faire che animano le strade di Venezia e dintorni.
Cosa vedere a Homo Faber in Città
Alcuni esempi delle esperienze di Homo Faber in Città sono legate alla maestria dei fratelli Sergio e Massimo Boldrin, che creano a mano le tradizionali maschere di cartapesta del Carnevale di Venezia. Si potrò visitare l’atelier di Lara Perbellini, giovane promessa della sartoria maschile tradizionale, oppure recarsi in barca a Murano per assistere a una dimostrazione di molatura e incisione del cristallo presso il laboratorio Panizzi Murano, un’impresa familiare di seconda generazione. Infine, osservare il maestro Saverio Pastor scolpire da un unico pezzo di legno la fórcola, il caratteristico scalmo per i remi delle gondole.
E ancora, seguire il processo di lavorazione del vetro, dalla sabbia grezza al prodotto finito, nella Fornace Mian, una delle più antiche vetrerie di Murano. Incontrare la regatante veneziana Anna Campagnari nel suo studio a Santa Croce, dove realizza le tradizionali bandiere premio per le competizioni di voga veneta.
Homo Faber in Città è il complemento perfetto e diffuso di Homo Faber 2024: The Journey of Life, la terza edizione della Biennale Homo Faber, una celebrazione della maestria artigiana contemporanea che si svolge presso la Fondazione Giorgio Cini sull’isola di San Giorgio Maggiore.
Venezia, capitale delle arti
Venezia è da sempre protagonista dell’evoluzione contemporanea delle arti, un luogo di incontro e scambio di visioni creative, ideale per un evento espositivo e culturale unico nel suo genere. Nel 2022, quasi 5mila visitatori hanno scelto Homo Faber in Città per scoprire i segreti di Venezia attraverso più di 60 botteghe e laboratori artigiani.
In questa nuova edizione, metà dei 70 atelier coinvolti partecipano per la prima volta. Le visite si svolgono senza prenotazione all’interno delle fasce orarie indicate, permettendo ai visitatori di scegliere liberamente giorno e ora. Oltre al programma principale, la città ospiterà una serie di iniziative speciali, tra cui una mostra e una serie di eventi ogni mercoledì sera per tutto settembre al Fondaco dei Tedeschi. Presso l’Hotel Splendid Venice – Starhotels Collezione, si terrà una mostra intitolata L’Italia nel cuore, curata dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.
Il programma completo di Homo Faber in Città, con l’elenco delle attività partecipanti e degli itinerari suggeriti, è disponibile su homofaber.com.
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