La Lamborghini Huracán Sterrato ha una struttura rinforzata, l’assetto rialzato e pneumatici speciali che non temono forature. Obiettivo: arrivare dove le altre coupé devono fermarsi.
Cercasi nicchia (di mercato) disperatamente. Il Gruppo Volkswagen che, da Skoda a Bentley, ha già un piede in tutte le categorie automobilistiche note, si è inventato un ambito tutto per sé. Quello delle supercoupé attrezzate per andare fuoristrada, e forse l’ha anche già saturato presentando due modelli nuovi.
Ma se la Porsche 911 Dakar non disorienta, la Huracán Sterrato rappresenta una divagazione epocale dalla tradizione Lamborghini.
L’azzardo di Lamborghini
Si sentiva il bisogno di un’auto così? Probabilmente no, ma proprio per questo la Sterrato ha un altissimo tasso di seduzione. Al quale contribuiscono le caratteristiche tecniche eccezionali e l’esclusività, perché verrà prodotta solo in 1.499 esemplari destinati a tutto il mondo.
Il 5.200 a dieci cilindri da 610 cv è quello della Huracán Evo. Ma qui ci sono le quattro ruote motrici, seppure con regolazioni, che privilegiano la spinta delle ruote posteriori perché il temperamento rimanga da sportiva assoluta. Rispetto alle versioni puramente stradali, l’assetto è rialzato e le carreggiate sono allargate.
I pneumatici, studiati appositamente dalla Bridgestone, percorrono fino 80 km anche dopo una foratura (purché non si superino gli 80 all’ora) e sono rinforzati per cavarsela senza traumi fuori dall’asfalto. Essendo stati pensati anche per il fuoristrada avrebbero faticato a reggere i 325 km/h che sono nelle corde della Huracán. Quindi la Sterrato viene “fermata” elettronicamente ai 260, che rimangono tantissimi.
Ma lo scatto peggiora solo di un’inezia. Impiega 3,4 secondi anziché 3,3 per arrivare a 100 km/h e in meno di 10 secondi si toccano i 200. La struttura della carrozzeria è rinforzata, sotto il muso c’è un pannello di protezione in alluminio e i passaruota sono riparati da parafanghini rivettati sulla scocca.
L’assetto del fuoripista della Huracán Sterrato
Per i “fuoripista” notturni sono stati aggiunti proiettori aerodinamici supplementari a led e dal cofano posteriore spunta una presa d’aria per far respirare il motore nelle zone polverose. Come tutte le Lamborghini, può essere personalizzata all’infinito per assecondare ogni desiderio del cliente: il catalogo ufficiale elenca 350 possibili colori per la carrozzeria e oltre 60 per gli interni che però, nella configurazione ufficiale, sono in Alcantara Verde Sterrato.
E per tenere tutto sotto controllo anche quando si affronta l’imponderabile, alla strumentazione sono stati aggiunti un misuratore dell’inclinazione laterale, la bussola e gli indicatori delle coordinate geografiche e dell’angolo di sterzo. E il Drive Recorder consente di registrare i momenti più emozionanti di guida all’interno della memoria dell’app Lamborghini Unica.
Articolo tratto dal numero primaverile di Robb Report
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti