Un esempio di investimento da polso? Ecco la top five dei segnatempo più costosi mai battuti all’asta.
Robb Report Italia ha individuato i 5 orologi più costosi mai venduti dalla nota casa d’aste internazionale Phillips. Ecco cinque storie affascinanti di altrettanti capolavori dell’orologeria.
Rolex “Paul Newman”
Sul podio è decisamente campione indiscusso, il Rolex “Paul Newman” in acciaio appartenuto all’attore (Rolex Daytona referenza 6239). Detiene il record assoluto di vendita: è stato battuto da Phillips per ben 17,7 milioni di dollari.
Uno degli orologi più mitici e riconoscibili del XX secolo, questo segnatempo appartenuto al divo Paul Newman può essere definito l’orologio che ha fatto nascere la mania del collezionismo di orologi Rolex vintage. La moglie dell’attore Joanne Woodward gli regalò questo orologio con un messaggio inciso sul fondello Drive carefully me. Ovvero guida con prudenza.
Una doppia testimonianza: del grande e duraturo amore di una delle più belle coppie del cinema americano e dell’adrenalinica passione per i motori di Paul Newman – attore e pilota – che con il Rolex al polso ha corso blasonate gare automobilistiche e ha senz’altro contribuito al fascino senza tempo di quello che poi è divenuto l’omonimo cronografo Rolex Cosmograph Daytona.
Orologi più costosi: Patek Philippe 1518
Al secondo posto si posiziona il Patek Philippe 1518 in acciaio inossidabile del 1943 venduto per 11 milioni di franchi svizzeri. Conosciuto come il “Santo Graal” di tutti gli orologi da polso Patek Philippe, la referenza 1518 in acciaio è il più mitico dei modelli vintage della manifattura.
Realizzato per la prima volta nel 1941, il 1518 è stato il primo modello di cronografo con calendario perpetuo prodotto in serie da Patek Philippe ed è considerato la referenza più rara mai prodotta dall’azienda. Se ne conoscono infatti solo quattro esemplari in acciaio e quello battuto da Phillips è stato l’unico a essere mai apparso all’asta.
Un “modello-sogno” che può dirsi senza ombra di dubbio il miraggio di qualsiasi collezionista di orologi. Un orologio mitologico, di certo emozionante poter dire di averlo visto o indossato anche solo una volta nella vita.
Patek Philippe ref 2523
In terza posizione il Patek Philippe referenza 2523 in oro giallo con quadrante in smalto cloisonné Two Crown World Time del 1953 battuto all’asta da Phillips per 7 milioni di franchi svizzeri.
Questo raro modello, che vanta diametro da 36 mm, è dotato di un meccanismo World Time brevettato Patek Philippe a due corone e di un quadrante in smalto cloisonné raffigurante l’Eurasia. Un segnatempo-gioiello di alta orologeria e alta manifattura: è infatti il primo Patek Philippe cloisonné referenza 2523 mai conosciuto.
Di tutti i 2523 noti, solo 12 hanno quadranti di questo tipo e, fra questi, solo tre esemplari sfoggiano la mappa eurasiatica con la sua grande complicazione tecnica.
Orologi più costosi: Patek Philippe ref 5711/1A-018
Il quarto posto è dello stiloso Patek Philippe referenza 5711/1A-018 in acciaio inossidabile Nautilus con quadrante laccato nella inconfondibile nuance turchese chiamata Tiffany Blue, venduto a New York nel 2021 per 6,5 milioni di dollari.
Un’edizione limitata realizzata in soli 170 esemplari di cui Phillips ha avuto il grande onore di battere all’asta il primo esemplare. Questo pezzo esclusivo celebra i 170 anni di storica partnership tra Patek Philippe e Tiffany & Co, una delle relazioni più durature di tutta l’orologeria.
Un doppio orgoglio in quanto i proventi della vendita del raro segnatempo sono stati totalmente devoluti al The Nature Conservancy, organizzazione no profit attiva in più di 30 paesi, che da oltre 50 anni tutela le specie naturali e la biodiversità.
Rolex “The Unicorn”
Chiude la scintillante top five il Rolex, referenza 6265 in oro bianco, con cassa da 37 mm, quadrante nero e bracciale con particolare lavorazione detta “corteccia”, l’unico conosciuto nel suo genere. Si tratta del famoso “The Unicorn” del 1970 venduto all’Asta da Phillips per ben 5,9 milioni di franchi svizzeri.
La sua storia? Quella di un capolavoro unico, una chimera, mitologico quanto un unicorno. Il motivo? Per molti anni Rolex ha realizzato solo Cosmograph a carica manuale in acciaio od oro giallo e mai in platino, in oro bianco o rosa. Eppure, per un fortunato cliente, Rolex ha realizzato questo unicum: un Cosmograph con cassa in metallo prezioso bianco.
Gli studi in merito hanno svelato che questo orologio è stato prodotto e consegnato nel 1971, realizzato su richiesta speciale per un rivenditore tedesco. Al momento della sua produzione, è stato molto probabilmente il Cosmograph più raro e lussuoso mai visto prima sul mercato.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti