Con opzioni un tempo limitate a una sola nave, le imbarcazioni residenziali come The World, Ulyssia e Navigator stanno avanzando a tutta forza.
Nel 1999, John Demartini lesse un articolo su Robb Report riguardante The World, una nave da crociera residenziale lunga 195 metri e articolata su 12 ponti, che circumnaviga costantemente il globo, visitando sia grandi città sia remoti avamposti. L’autore e conferenziere fu attratto dall’idea di far parte di un villaggio galleggiante, immaginando la vita in mare come un’avventura senza fine e un rifugio ideale per scrivere e condurre ricerche. A quasi 24 anni dal suo imbarco come uno dei primi residenti della nave, Demartini vive ancora nello stesso appartamento, ha scritto decine di libri e visitato quasi 1.000 porti, “dall’Antartide al Borneo”, afferma. “La maggior parte delle persone sogna la vita che noi conduciamo”.
La nascita del concetto di imbarcazioni residenziali con The World
A lungo rimasta un caso isolato sul mercato, The World funziona più come un complesso condominiale di lusso che come una nave da crociera. I suoi 150-200 residenti, provenienti da 20 Paesi, trascorrono spesso mesi a bordo, in uno dei 165 appartamenti il cui valore varia tra i 2 e i 13 milioni di euro. Residenti e ospiti usufruiscono di ristoranti, palestra, spa, sale conferenze e strutture sanitarie, tutte a bordo. In qualità di azionisti, partecipano alla definizione dell’itinerario e prendono parte alle decisioni principali.
Gestione e refit delle imbarcazioni residenziali di lusso in navigazione continua
Un recente refit da 26 milioni di euro ha superato la consueta manutenzione della nave, secondo quanto dichiarato dalla ceo Jessica Hoppe, comprendendo il restyling delle aree comuni e l’installazione di una prua bulbosa per migliorare le prestazioni durante i lunghi viaggi in mare. La logistica operativa di una nave così grande e in costante movimento è notevole e richiede un team a terra. “A differenza delle navi da crociera, non torniamo negli stessi porti, quindi occorre organizzare i rifornimenti in decine di scali sempre nuovi”, spiega Hoppe. “E, a differenza dei superyacht o persino delle navi da crociera, dobbiamo pianificare le zone di ancoraggio con tre anni di anticipo”.
Ulyssia punta al top delle imbarcazioni residenziali di nuova generazione
Dopo che The World ha dimostrato la validità del concetto per oltre due decenni, nuovi concorrenti stanno tracciando le proprie rotte senza sosta. Tra questi vi è Frank Binder, fondatore e presidente del progetto Ulyssia. In passato aspirava a vivere a bordo di The World, ma ora punta a una clientela ancora più facoltosa. L’Ulyssia, lunga 320 metri, disporrà di 133 residenze private e 22 suite per ospiti, tutte con cucine a pianta aperta, zone living e terrazze private.
Questi spazi varieranno dai 110 ai 950 metri quadrati, rispetto ai 28–300 metri quadrati di The World. Sebbene i prezzi partano da 9,6 milioni di euro, le suite attico più grandi dovrebbero raggiungere i 92 miloni. Gli spazi comuni sono progettati da FM Architettura, mentre i proprietari potranno avvalersi anche di FM, Rémi Tessier, Sabrina Monte-Carlo, Jean-Michel Gathy, Jenan Hajjar e persino del vincitore di un Grammy diventato designer, Lenny Kravitz, per completare gli interni. Binder è diventato il primo futuro residente dell’Ulyssia acquistando l’attico inaugurale.
Design, benessere e lusso a bordo di Ulyssia
L’elegante profilo esterno di Ulyssia, disegnato da Espen Øino, richiama l’aspetto di un superyacht “potenziato”, con una silhouette scolpita e un beach club a poppa di dimensioni generose. I centri benessere e spa saranno gestiti dalla svizzera Chenot, mentre la struttura medica includerà tomografi computerizzati, apparecchiature per radiografie e risonanze magnetiche, tutte operate da personale specializzato. Le aree dedicate alla salute e al benessere copriranno quasi 1.900 metri quadrati.
A questo si aggiungono piscine interne ed esterne, campi da padel e pickleball, una pista da jogging di circa 550 metri, numerosi ristoranti con chef ospiti a rotazione, sale conferenze, due elicotteri e due sottomarini: questa imbarcazione residenziale si avvicina più a un resort a cinque stelle che a uno yacht. Con metà delle residenze già prenotate, la consegna della nave è prevista per il 2029.
Navigator rinnova il concetto di imbarcazioni residenziali rendendole più accessibili
A unirsi a questa ristretta flotta è anche la rinnovata Navigator di Crescent Seas, una nave da crociera di 170 metri destinata a una trasformazione da 60 milioni di euro. Le sue 210 cabine avranno una superficie media di 32 metri quadrati, con aree comuni e interni degli appartamenti curati da March and White Design, Journey, Lissoni & Partners e altri importanti studi di design. Con un costo d’acquisto di 3.000 euro per metro quadrato—ben inferiore rispetto ai concorrenti—Navigator promette “lusso a un prezzo accessibile”, afferma Russell W. Galbut, cofondatore e socio dirigente della società madre Crescent Heights.
Navigator, lancio previsto a dicembre 2026
Le operazioni saranno gestite da Norwegian Cruise Line (NCL), dove Galbut ha fatto parte del consiglio di amministrazione per 23 anni, inclusi gli ultimi sei come presidente. Il legame con Ncl garantisce economie di scala per beni essenziali come cibo e carburante, oltre a un team logistico a terra esperto e standard di servizio già collaudati; l’attuale equipaggio dovrebbe essere riconfermato. Se tutto procederà come previsto al lancio di Navigator nel dicembre 2026, la nave da crociera Insignia sarà la prossima candidata alla conversione, mentre un numero sempre maggiore di viaggiatori intraprendenti trasforma il sogno di una vita in mare in un indirizzo permanente.
Articolo di Robbreport.com
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