Dalla riqualificazione adattiva a Lower Manhattan, agli elementi di design eco-integrato in Costa Rica, fino alle infrastrutture predisposte per veicoli elettrici a Philadelphia, ecco come il settore immobiliare di lusso diventa sostenibile.
Dopo un anno segnato dal caos atmosferico (alluvioni, incendi, cupole di calore) il cambiamento climatico non è più un tema di sfondo nel mondo dell’immobiliare di lusso. Gli acquirenti più facoltosi oggi si aspettano sempre più che le loro abitazioni riflettano non solo il loro gusto, ma anche i loro valori e i costruttori più lungimiranti stanno rispondendo di conseguenza.
Riqualificazione adattiva del One Wall Street a Manhattan
One Wall Street a Manhattan (noto anche come Irving Trust Company Building e Bank of New York Building) incarna questa filosofia ripensando meticolosamente il grattacielo Art Déco nel Financial District, invece di demolirlo. Invece di cancellare il passato, gli sviluppatori hanno optato per una riqualificazione adattiva: installazione di vetrate ad alte prestazioni, sistemi Hvac a risparmio energetico e distribuzioni residenziali che privilegiano la luce, la fluidità degli spazi e l’accesso ad aree esterne private. Si pensi a terrazze panoramiche e angoli verdi, lussi ambiti e raramente accessibili nel cuore di Lower Manhattan.
L’immobiliare di lusso sostenibile e design biofilico
Questa primavera, i residenti di One Wall hanno celebrato la Giornata della Terra non con un elegante cocktail party, ma coltivando insieme il giardino sulla terrazza panoramica. “Oggi la sostenibilità significa più dell’efficienza energetica”, afferma Anna Zarro, presidente delle vendite dell’edificio. “È un approccio olistico: benessere, longevità e responsabilità ambientale”.
Manhattan non è certo rinomata per il suo legame con la natura, ed è proprio questo il problema che progetti come Flatiron House stanno cercando di risolvere. Frutto della collaborazione tra Anbau e Cookfox Architects, lo sviluppo abbraccia il design biofilico, il principio secondo cui l’essere umano prospera quando è connesso al mondo naturale. Qui, ciò si traduce in facciate in pietra calcarea e bronzo, interni rifiniti in noce e bronzo e, soprattutto, giardini individuali integrati in profonde logge.
Concepite come santuari urbani, molte unità sono dotate di piantumazioni auto-irriganti, che portano verde e gastronomia direttamente nelle residenze in verticale. “Abbiamo immaginato queste case come rifugi sereni dalla città”, spiega l’architetto Rick Cook.
Immobiliare di lusso sostenibile anche nelle ristrutturazioni
La tendenza non è limitata alle nuove costruzioni. Anzi, alcuni dei progetti più attenti all’ambiente sono ristrutturazioni, che trasformano edifici per uffici o strutture commerciali in abitazioni di alto livello. I benefici vanno ben oltre l’estetica: meno rifiuti, minori emissioni e conservazione del carattere dei quartieri. È una filosofia che sta prendendo piede in tutto il paese.
Tecnologia e sostenibilità a Philadelphia
Al 210 di South 12th Street a Philadelphia, la sostenibilità assume una forma tecnologicamente avanzata. Sviluppato da Midwood, il nuovo grattacielo residenziale nel Center City vanta in modo discreto uno dei primi garage completamente automatizzati e compatibili con veicoli elettrici degli Stati Uniti. Dimenticarsi di girare alla ricerca di un posto o di fare manovra in angoli stretti: i residenti entrano in una baia e il sistema prende il controllo. “Abbiamo osservato la crescita dei veicoli elettrici e progettato l’edificio per rispondere a quella domanda”, afferma Richard Young, vicepresidente senior di Midwood.
L’edificio è inoltre dotato di sistemi Hvac Vrf, illuminazione attivata dalla presenza, ventilazione naturale e tecnologia smart-home per il monitoraggio energetico. Un ulteriore vantaggio ecologico dell’immobile è la flotta di car-sharing Cadillac Lyriq, che offre un’alternativa a basse emissioni alla proprietà di un’auto.
Brooklyn ridefinisce l’immobiliare di lusso sostenibile
Altrove, Tankhouse e lo studio di architettura SO–IL stanno ridefinendo il panorama residenziale di Brooklyn con una serie di sviluppi audaci e attenti all’ambiente, che pongono al centro tanto il design quanto la sostenibilità. Particolarmente rilevante è il 144 Vanderbilt a Fort Greene. La sorprendente struttura in calcestruzzo rosa pallido, la cui apertura è prevista per il 2025, comprende 26 residenze uniche, ciascuna con spazi esterni privati, scale all’aperto e corridoi arieggiati per favorire la ventilazione naturale. È anche il primo edificio negli Stati Uniti a utilizzare un sistema Qahv per l’acqua calda elettrica alimentato da CO₂ come refrigerante naturale.
Sostenibilità integrata nella natura: le W Residences in Costa Rica
Se One Wall e Flatiron House rappresentano l’adattamento della vita urbana alla natura, le W Residences in Costa Rica sono state progettate per essere parte integrante di essa. Situato nell’enclave costiera di 930 ettari di Reserva Conchal, il progetto è costruito all’insegna della sostenibilità sin dalle fondamenta. Comprende un impianto privato di dissalazione, programmi di riforestazione, energia solare, compostaggio e persino un apiario che ospita due milioni e mezzo di api. “La sostenibilità non è una tendenza”, afferma Fabián Fernández, responsabile commerciale di Reserva Conchal. “È il nuovo standard del lusso responsabile”.
La proprietà protegge inoltre quasi 40 ettari di foresta tropicale secca e ha installato oltre 1.400 pannelli solari. Il paesaggio con piante autoctone si integra perfettamente con l’architettura, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale.
Boschi verticali e il futuro dell’immobiliare di lusso sostenibile
Questa convergenza di bellezza, prestazione e responsabilità sta ispirando altri progetti internazionali, tra cui i celebri Boschi Verticali dell’architetto Stefano Boeri, una serie di torri residenziali avvolte da vegetazione viva. Dal debutto a Milano nel 2014 (con 800 alberi e 20.000 piante che si innalzano accanto a vetro e acciaio) Boeri ha portato il concetto in città di tutto il mondo. A nord del confine, il 138 Yorkville di Toronto sta seguendo l’esempio. Una volta completata nel 2028, la torre progettata da Brian Brisbin offrirà 67 residenze private, incluso un super attico su due piani con oltre 550 metri quadrati di spazi esterni e una piscina a sfioro sul tetto, il tutto circondato da oltre 120 alberi piantati sulle terrazze. L’obiettivo? Un bosco verticale con vista sullo skyline cittadino.
Che si tratti di un condominio con un giardino per impollinatori o di un attico che respira, il futuro dell’immobiliare di lusso è sempre più radicato nella sostenibilità.
Articolo di Robbreport.com
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