Nel novembre 2022, la Champagne è diventata la terza regione di produzione più ricercata dopo Bordeaux e Borgogna, con una quota del 18,7%.
Forse è il caso di riconsiderare di investire sulle bollicine. Negli ultimi anni, infatti, lo champagne è diventato uno dei migliori investimenti, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Lo champagne supera l’oro
Il vino francese ha registrato una performance migliore rispetto agli investimenti in vini più classici, come il Bordeaux First Growth e la Borgogna. Anche al di fuori del settore, lo champagne ha dato filo da torcere all’S&P 500 e all’oro, come rilevato dal Liv-Ex, o London International Vintners Exchange.
L’indice Champagne 50 tiene conto dell’andamento dei prezzi delle annate di una dozzina di grandi marchi. Nel novembre 2022, la Champagne è diventato la terza regione più scambiata dopo Bordeaux e Borgogna, con una quota del 18,7% (rispetto al 2% di dieci anni fa).
Alcune annate hanno addirittura visto i loro prezzi più che triplicati. Una cassa di Salon Le Mesnil 2012 è passata da 4.670 a 15.485 dollari tra gennaio e settembre 2022, con un aumento del 232%.
Previsioni positive per il 2023
Robbie Stevens di Liv-Ex ha dichiarato a Bloomberg che le persone hanno iniziato a investire di più nello champagne quando si sono rese conto della sottovalutazione di alcuni tipi di bollicine.
“Un catalizzatore è stato l’uscita della straordinaria annata 2008”, ha dichiarato, “e la serie di grandi annate che sono seguite fino al 2014”. Anche il cambiamento climatico potrebbe essere un fattore determinante sul tipo di investimento, con gli acquirenti preoccupati di come il riscaldamento globale influenzerà la qualità e lo stile delle vendemmie future.
Alcuni prezzi hanno iniziato a scendere verso novembre dello scorso anno, ma gli addetti ai lavori hanno detto di non preoccuparsi. Tom Gearing, ad della società di investimenti in vini pregiati Cult Wines, ha dichiarato a Bloomberg che il mercato dello champagne prospererà nel 2023 grazie all’elevata domanda e al forte posizionamento del marchio.
Il successo all’asta dello Champagne
Inoltre, la produzione è diminuita nel 2021 e nel 2022, e alcune case di champagne hanno esaurito le scorte in autunno. L’investimento su queste bottiglie potrebbe rivelarsi una buona scommessa.
All’asta, le bollicine francesi stanno andando meglio che mai. Jamie Ritchie, presidente mondiale del settore vini e liquori di Sotheby’s, ha osservato che la quantità di lotti di champagne nelle aste ha seguito una traiettoria ascendente.
L’asta di Hong Kong di inizio mese, per esempio, ha presentato 82 lotti di rare annate di Krug e 60 di Dom Pérignon. Viste le promettenti prospettive dello champagne, ai potenziali investitori non resta che presentare un’offerta.
Articolo di robbreport.com
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