Il circuito include un passaggio sulla celebre Strip, viale con gli edifici più iconici della città
La Formula 1 si arricchisce di una tappa esclusiva: dal 2023 le monoposto si daranno battaglia nella città di Las Vegas, terza gara statunitense della stagione dopo Austin e Miami. La corsa, prevista in notturna a novembre, toccherà i casinò più suggestivi della capitale del Nevada, oltre ai mega hotel e alla famosa Strip, che comprende gli edifici più iconici.
Nella via del lusso
E’ previsto un percorso di 6,12 km con una velocità massima stimata di 342 km/h. 50 giri in totale, con tre rettilinei principali e 14 curve, con una sequenza ad alta velocità e una sezione di chicane.
Il percorso prevede un passaggio nella famosa Strip, viale dove si trovano le principali attrazioni e hotel di Las Vegas. Strutture per soggiorni di lusso ma anche minicittà tutte da vivere. Basti pensare all’Hotel Flamingo, con i suoi fenicotteri rosa, al Caesar, che si ispira all’antica Roma, o al The Venetian, che riproduce uno scorcio della Laguna veneta.
La via accoglie un gran numero di ristoranti esclusivi guidati da chef di fama mondiale, come Gordon Ramsay, che gestisce 5 locali, Alain Ducasse, Nobu Matsuhisa, José Andrés (é by José Andrés), Wolfgang Puck (Spago e Cut) e Joël Robuchon dell’omonimo locale. Tra i più recenti si possono citare Olives (all’interno del Virgin Hotels) dello chef Todd English, quattro volte vincitore del premio James Beard, l’Amalfi di Bobby Flay al Caesars Palace, il Caviar Bar dello chef Shaun Hergatt, recente apertura nell’esclusivo Resorts World Las Vegas. Ampia scelta per gli amanti della cucina internazionale: dal thailandese Lotus of Siam, passando per il Rose Rabbit Lie, con tanta musica dal vivo, fino all’italiano Ferraro’s, che propone piatti tipici e di sostanza.
Una tappa decisiva
Si tratta di un ritorno della F1 nella ‘capitale dell’intrattenimento’. Qui si corse nel 1981 e nel 1982 in due gare che si rivelarono decisive per la corsa al titolo. Il primo anno il brasiliano Nelson Piquet conquistò il Mondiale, con il quinto posto che gli permise di superare in classifica l’argentino Carlos Reutemann. In quell’occasione, il Gran Premio fu premiato con il ‘Race Promoters’ Trophy’ quale miglior gara organizzata della stagione.
Nel 1982, la tappa statunitense fu decisiva per Keke Rosberg della Williams, con il quinto piazzamento e la vittoria del suo unico Campionato Mondiale. Una tappa ricordata con piacere anche dagli appassionati italiani, che in quell’occasione videro salire sul gradino più alto del podio Michele Alboreto con la Tyrrell.
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